Come costruire un testo narrativo in una classe eterogenea con l'aiuto della Lim
L'idea de "La fiaba della I A" nacque con la necessità di elaborare un prodotto didattico che coinvolgesse tutti gli alunni: la competenza della comunicazione nella madrelingua si poneva quasi come un obiettivo irraggiungibile in una classe fortemente eterogenea quale era la I A. Pensai dunque di lavorare sul testo narrativo: gli alunni lessero il libro "Zoo di storie e versi" di Gianni Rodari, un insieme di favole, per poi passare a "L'incredibile storia di Lavinia", una fiaba moderna di Bianca Pitzorno. A seguire ascoltammo fiabe classiche quali "Il soldatino di stagno" e "La piccola fiammiferaia", che è la fiaba da cui "L'incredibile storia di Lavinia" prende spunto, con la Lim; decisi a quel punto che era giunto il momento che la classe realizzasse la SUA fiaba. Tutti gli alunni, dopo aver scelto, per alzata di mano, se la fiaba dovesse essere antica o moderna, chi il protagonista, quale il tempo, elaborarono una situazione iniziale. Sempre per alzata di mano fu scelta, fra le venti e più corrette, la situazione iniziale preferita che fu postata dall'insegnante sulla piattaforma apposita. A quel punto gli alunni crearono un proprio avatar, fiabesco, ed inserirono, nella community, ciascuno uno sviluppo. Il numero dei like decretò lo sviluppo da inserire nella stesura finale. Si cominciarono a realizzare e a scannerizzare i disegni relativi a determinate scene della fiaba, per poi elaborare tutti insieme, come si vede nel primo video su you tube, la conclusione. Partecipammo ad un concorso con questa fiaba, che ha come protagonista il cane Toby, che si è perso a New York. Ogni alunno, col suo avatar, votò i progetti preferiti, fra tutti quelli che partecipavano al concorso, e...come in ogni fiaba che si rispetti, anche noi avemmo il nostro lieto fine: vincemmo uno dei premi, con il quale abbiamo chiesto siano acquistati pc portatili per i DSA dell'Istituto.
Gli obiettivi del progetto sono stati lo sviluppo di abilità linguistiche di base per gli alunni stranieri e per i DSA, il potenziamento dell'abilità della produzione di testi scritti per gli altri allievi, l'inclusione di tutti i ragazzi della classe in un lavoro di gruppo che ha occupato buona parte di uno dei quadrimestri. Le strategie adottate sono state il cooperative learning, la lezione partecipata, il peer to peer; come mezzo abbiamo utilizzato prevalentemente la Lim, non avendo la maggior parte degli alunni collegamento Internet a casa. All'inizio la bacchetta magica era l'avatar della classe, una bacchetta magica che allegoricamente rimandava ora alla Lim ora all'insegnante, ma che poi si è scoperto essere la coesione del gruppo-classe. Una volta rivelatosi in tutta la sua potenza, questo mezzo magico allegorico è stato sostituito dall'immagine della classe che nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica ritira il premio!
La classe I A ha realizzato la SUA fiaba...
Ho proposto che il format sia inserito nei pc portatili acquistati col premio che abbiamo vinto, in modo da dare la possibilità a tutte le altre prime e seconde medie di ispirarsi a questa metodologia per creare testi narrativi.
Si può imparare a lavorare in gruppo, a potenziare il lessico, a sviluppare creatività e fantasia, ad utilizzare in modo corretto piattaforme didattiche adatte a minori di anni 13, a svolgere attività di peer to peer, a sviluppare competenze digitali e di comunicazione nella madrelingua.