"Siamo una scuola complessa, 7 plessi, 1200 alunni, nei quartieri Sperone e Brancaccio, lo stesso territorio di padre Pino Puglisi", racconta Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo. A lei la giuria ha aggiudicato il “Premio Tullio De Mauro alla scuola che innova e include", per la sua visione "Percorsi di partecipazione verso nuovi immaginari" [vedi la notizia La scuola vince le sfide].
Per la tenacia visionaria con cui interpreta ogni giorno il suo ruolo nella costruzione di una scuola per tutti e per ciascuno. Per aver realizzato, in un contesto complesso e deprivato, una scuola viva, generativa, radicata sul territorio, luogo di riconoscimento ed emancipazione verso l’autonomia e la libertà. Una scuola in movimento, ricerca e innovazione, che promuove il benessere e la partecipazione dell’intera comunità, chiamando tutti per nome. Ai più giovani sta restituendo il futuro.
"È un premio da condividere con tutti, perché un dirigente da solo non va da nessuna parte", afferma con grande determinazione la preside al termine della cerimonia di premiazione della nona edizione del Gobal Junior Challenge. "Noi consideriamo Tullio De Mauro un faro nella nostra azione quotidiana", aggiunge e condivide anche l'emozione di ricevere il premio dalla moglie Silvana Ferreri che è stata la sua professoressa di Linguistica generale all'Università di Palermo.
"La scuola non deve mai abbassare la guardia, deve raccogliere le sfide della contemporaneità", aggiunge la preside nella breve intervista realizzata da Ilaria Bonanni.