PROGETTO MENTORING
Il Mentoring consiste in una relazione tra un “esperto” e un “allievo”, il MENTOR e il MENTEE.
L’etimologia della parola Mentor è riconducibile all’Odissea di Omero: quando parte per Troia, Ulisse affida suo figlio Telemaco a Mentore, amico e consigliere, che si prende cura di lui e lo guida nel percorso di crescita e di successione al trono.
Nel mese di Febbraio, al termine degli scrutini di primo quadrimestre, è stata fatta una rilevazione degli alunni con carenze, contemporaneamente i coordinatori delle classi di secondo triennio hanno individuato i mentor tra i ragazzi con buone competenze disciplinari e relazionali.
I mentor sono stati formati in modo che ci fosse uniformità nelle azioni ed a ciascuno di loro è stato affidato un mentee. Mentor e Mentee si sono incontrati uno o due vlte a settimana, secondo un calendario concordato dai ragazzi in base alle esigenze di ciascuno, in video conferenza con meet, non solo per aiutare a svolgere i compiti ma soprattutto per sviluppare la capacità di imparare ad imparare.
Attività del MENTOR durante gli incontri:
o Dare consigli per ottimizzare lo studio
o Aiutare nell’organizzare gli impegni di studio settimanali
o Dare qualche piccola spiegazione disciplinare, ricordando che l’obiettivo non è spiegare concetti (per questo ci sono gli sportelli di recupero che il mentor eventualmente consiglia al mentee) ma piuttosto dare strumenti per comprendere il libro di testo, gli appunti, per costruire le mappe concettuali, ecc.
o Ascoltare il mentee ripetere concetti disciplinari, per consigliare come organizzare il discorso, insegnare tecniche di studio, valutare la consistenza delle informazioni date
o Spronare a non arrendersi alle difficoltà incontrate ma guidare il mentee a ricercare nelle sue abilità/conoscenze/competenze la forza per superarle
A MENTOR è stato dato un breve decalogo:
1. “mettiti nelle sue scarpe” sei il punto di riferimento di uno studente con qualche difficoltà nel processo di apprendimento, ricordati di quando ti sei trovato tu in difficoltà, con le domande, i dubbi, le difficoltà che probabilmente hai avuto.
2. “Impara dal mentee”: il mentoring è un’occasione per vedere il mondo con occhi diversi, avere una nuova prospettiva e guardare le cose da un punto di vista diverso. Non è solo il mentee che impara da te, come in tutti i rapporti sei anche tu a trarre ricchezza dalla vostra relazione.
3. “Stai accanto, non davanti” la condivisione della tua esperienza è preziosa per il mentee. Ascoltalo e dagli consigli sinceri e costruttivi. Aiuta il mentee a valorizzare i suoi punti di forza, spronalo e incoraggialo a trovare un metodo di studio che lo porti al successo formativo.
4.”Non è colpa tua”: non sei assolutamente responsabile dell’esito scolastico del mentee, lavora sempre e solo per dargli fiducia in sé stesso e un metodo di studio.
Anche il MENTEE ha avuto il suo decalogo:
1. “Obiettivo chiaro”: devi essere consapevole che devi acquisire un metodo di studio efficace e la fiducia in te stesso per raggiungere il successo formativo.
2. “Scusa una domanda”: fai domande, non avere paura, hai davanti a te un compagno/a che ti dedica il suo tempo, la sua esperienza, i suoi consigli, …senza mai dimenticare che ha i suoi impegni.
3.”Occhio”: ricordati sempre che il mentor non è un compagno/a che farà i compiti al tuo posto, non avere mai un atteggiamento passivo o negativo. Piuttosto, cogli tutti i consigli che ti dà per raggiungere il tuo obiettivo che è quello di superare le difficoltà scolastiche.
4.”Solo problemi scolastici”: ricordati che il mentor ti deve aiutare a raggiungere il successo formativo, non perdere il prezioso tempo che ti dedica con lamentele o chiacchiere fuori luogo.
I mentor maggiorenni, o i loro genitori se minorenni, hanno firmato un foglio di adesione al progetto e sottoscritto l'impegno di almeno venti incontri di un'ora ciascuno, da effettuare tra Febbraio e Maggio 2021.
Attività del MENTEE durante gli incontri:
o Preparare PRIMA DELL’INCONTRO tutto il materiale scolastico necessario per le attività
o Avere chiaro in mente quali sono le difficoltà di studio incontrate, da esporre al mentor, ed ascoltare/mettere in pratica i consigli dati
o Non perdersi in chiacchiere inutili ma provare a mettere in pratica quanto viene consigliato, con la guida del mentor, piano piano (senza avere fretta di avere subito risultati positivi), si acquisiranno metodo di studio e di lavoro
o Esporre al mentor le lezioni studiate in modo che possa valutare e consigliare quale aspetti migliorare, quali strumenti didattici utilizzare, quali strategie mettere in atto
I genitori dei mentee hanno firmato l'adesione al progetto e assicurato di comunicare al referente l'eventuale impossibilità di mantenere fede al calendario concordato.
Definiti i compiti di mentor e mentee è stata fatta una riunione iniziale in cui i 32 mentor hanno conosciuto i propri mentee, durante la riunione (sempre in videoconferenza) sono stati comunicati i codici delle videoconferenze, in modo che fosse possibile, tramite la console di gsuite education, monitorare tutti gli incontri.
Mentor e mentee hanno poi lavorato autonomamente, mensilmente è stato richiesto ai mentor un monitoraggio per rilevare eventuali problemi, sia organizzativi che relazionali. A seguito del monitoraggio è stato necessario sostituire qualche mentor e, a causa delle assenze, o dare opportunità ad altri mentee, tuttavia questo è successo pochissime volte (solo due casi).
Ai mentor è stato riconosciuto il credito formativo.
In una classroom di GSuite sono stati condivisi i materiali per i mentor (format dei verbali, griglie di osservazione del mentee con descrittori, format guida per gli incontri, moduli google di monitoraggio), gli stessi materiali sono stati pubblicati in un sito, fatta eccezione per i codici delle videoconferenze.
MONITORAGGIO FINALE
ESITO SCRUTINI
non ammesso alunni: 1 percentuale 3 %
sospeso con 3 debiti alunni: 11 percentuale: 32 %
sospeso con 2 debiti alunni: 5 percentuale 15 %
sospeso con 1 debito alunni: 11 percentuale: 32 %
ammesso senza debito alunni: 11 percentuale: 18 %