MAXXI A[R]T WORK

Nome dell'ente che lo ha realizzato /ORGANIZATION/INSTITUTE PRESENTING THE PROJECT: *: 
Fondazione MAXXI
Regione/Region: 
Lazio
Paese/ Country: 
Italia
Città/ City: 
Roma
Descrizione del progetto/Describe the project : 
“MAXXI A[R]T WORK – Sperimenta e condividi le professioni della cultura” è il Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento del MAXXI e si propone come punto di incontro tra i programmi didattici delle scuole secondarie di secondo grado e il mondo del lavoro dei Beni culturali. Grazie a modelli didattici particolarmente coinvolgenti che prevedono moduli dedicati all’esperienza pratica, il progetto aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini degli studenti. Il programma è declinato in più giornate e prevede incontri tenuti da professionisti del settore dei Beni Culturali con lo scopo di far conoscere il “dietro le quinte” dei mestieri della Cultura, presentando le figure professionali impiegate in un museo, le loro specifiche mansioni e il percorso formativo che le ha portate a lavorare in ambito museale. Grazie a MAXXI A[R]T WORK, gli studenti diventano protagonisti e rivestono i panni di reporter della cultura producendo contenuti multimediali (articoli, interviste, recensioni, audio, video e photo gallery) pubblicati sul blog dedicato. Il lavoro in gruppo, la didattica laboratoriale basata sul learning by doing, i diversi supporti adoperati e la metodologia coinvolgente e motivante, hanno lo scopo di stimolare l’interesse degli studenti al fine di renderli parte attiva e creativa del progetto. Il materiale prodotto è pensato per essere un utile supporto durante l’esame di maturità, l’Alternanza scuola lavoro è infatti tema del colloquio orale. E’ un percorso che incoraggia la trasversalità dei saperi e la managerialità umanistica, finalizzato all’orientamento agli studi e avviamento professionale degli studenti. I professionisti coinvolti nel PCTO sono specialisti del settore, addetti ai lavori, testimoni diretti del mondo della cultura ed è grazie a loro che gli studenti hanno la possibilità di avere informazioni sui corsi di studi post diploma più congeniali per meglio accedere al mondo del lavoro. Allo staff della Fondazione MAXXI si aggiungono esperti di altre realtà come Mibact, La7, Rai Cinema, UNHCR, La Repubblica, Agenzia Dire e Agenzia Contrasto, che offrono una visione articolata agli studenti e in qualche occasione diventano oggetto di progettazione condivisa del percorso. E’ il caso della collaborazione con il Teatro di Roma, Romaeuropa Festival e Rock in Roma, che hanno invitato gli studenti ad assistere ai propri spettacoli perché coerenti con le tematiche affrontate al Museo. Ancora, MAXXI A[R]T WORK offre un’esperienza di qualità equa ed inclusiva: il programma particolarmente flessibile si presta ad essere adattato a tutte le esigenze, e gli studenti diversamente abili partecipano senza difficoltà. Quando richiesto, è previsto il coinvolgimento di docenti di sostegno specializzati. Dopo tre anni di vita del progetto, è chiaro che questa esperienza di Alternanza Scuola Lavoro inneschi un meccanismo a catena che motiva gli studenti alla pratica e la partecipazione artistica e culturale, oltre ad arricchire le loro conoscenze, abilità e competenze. Inoltre, alimenta la loro curiosità, la loro fiducia in se stessi, lo spirito critico e la capacità di immaginazione e di pensiero creativo. Infine, abbatte le disuguaglianze nelle opportunità di pratica e partecipazione culturale e artistica dovute a motivi fisici, economici e sociali.
Categoria del progetto/Project category : 
Educazione fino ai 18 anni/Up to 18 years
Link al video di presentazione/Link to the presentation video: 
https://bit.ly/33vZ9fV
In che modo il progetto usa le tecnologie in modo innovativo/Use of technologies ...: 
Nell’era della comunicazione digitale fatta di giornali online, social e Youtube è importante diffondere tra le nuove generazioni la consapevolezza che smartphone e tablet possono diventare veicolo di buona informazione. Il progetto mira a formare “influencer della cultura”, ragazzi capaci di raccontare il loro punto di vista senza smaniare per like e follower. Durante i sei giorni trascorsi al MAXXI, gli studenti sperimentano quanto appreso attraverso workshop e simulazioni e tutti gli elaborati vengono pubblicati sul blog dedicato. Si tratta di progetti multimediali che vanno da reportage fotografici a video, da servizi giornalistici a audio guide, o audio narrazioni – come sarebbe più giusto definirle. Il tutto a partire dal proprio smartphone o tablet.
Indicare gli elementi di innovazione del progetto:/ What are the technological aspects of the project?: 
1. Ribaltamento del punto di vista. Il principale elemento di innovazione del progetto risiede nel ribaltamento del ruolo dello studente, da visitatore a creatore di contenuti, attraverso l’utilizzo di tecnologie a lui familiari che, durante i giorni trascorsi al Museo, diventano strumenti di lavoro. 2. Approccio territoriale e coprogettazione. La partecipazione degli stakeholder culturali locali al fine di ampliare il raggio del patrimonio presentato e la collaborazione con le scuole per creare progetti coerenti con il programma scolastico. 3. Storytelling. Il progetto insiste sul tema della narrazione per il public engagement, proponendolo sotto diversi aspetti: dalla scrittura di una recensione, alla creazione di un’audionarrazione alla produzione di video e contenuti social. 3. Audience development. Il progetto diventa così un’opportunità di coinvolgimento del pubblico giovane, sfruttando dinamiche di conoscenza e condivisione, con l’obiettivo di abbattere quelle barriere che spesso limitano l’accesso degli adolescenti ai luoghi della cultura. 4. Adattabilità dei contenuti in base alle capacità, anche tecnologiche, degli studenti coinvolti. 5. Consapevolezza. Utilizzare smartphone e tablet come strumenti di lavoro, consente ai giovani di scoprirne le potenzialità e promuoverne un uso attento e consapevole.
Quali sono gli aspetti tecnologici del progetto?What are the technological aspects of the project?: 
Il progetto utilizza la tecnologia in modo innovativo grazie all’uso del blog dedicato. L’aspetto più rilevante è lo sviluppo di prodotti multimediali da pubblicare sulla piattaforma online a partire da un proprio device (smartphone o tablet). Il blog diventa così un mezzo di divulgazione dei contenuti ed è funzionale a lasciare traccia del lavoro svolto durante il PCTO.
Con quanti utenti interagisce il progetto?/How many users does the project interact with? : 
Ogni sessione del progetto prevede la partecipazione di 50 studenti. Ad oggi sono 39 le scuole cha hanno partecipato per un totale di circa 2.000 studenti.
Di quali mezzi o canali si avvale il progetto?/Which media or channels does the project use?: 
Il blog dedicato: http://artwork.maxxi.art. Inoltre, l’Agenzia Dire è media partner del progetto.
Il progetto è già stato replicato? /Has the project already been replicated? : 
Il progetto viene replicato dal 2016 ogni mese del calendario scolastico (Settembre – Giugno). Inoltre, sono nati dei progetti satellite che utilizzano MAXXI A[R]T WORK come format: è il caso della summer school con i FabLab di LazioInnova, dell’esperienza con l’Accademia di Belle Arti di Palermo e, recentemente, di alcune sperimentazioni con i licei dell’Aquila.
Quali sono le aspettative future?/What are future expectations?: 
Il successo dell’offerta e l’esistenza di una domanda ingente è dimostrato dal fatto che sono sempre di più le scuole che ogni anno aderiscono e altrettante sono le scuole in lista d’attesa. Il 30% delle domande arrivano dalla Regione Lazio ed il 20% dal Sud Italia. Si stanno valutando possibili soluzioni per andare incontro alle crescenti richieste da parte di docenti e studenti interessati a scoprire il dietro le quinte del patrimonio culturale italiano. Al di là dell’iniziativa personale, MAXXI A[R]T WORK si è rivelato un format adattabile alle più diverse circostanze. L’organizzazione in moduli scorporabili tra loro e la scalabilità del progetto lo rendono adattabile a molteplici realtà. L’intento è quello di promuoverne la diffusione come buona pratica al fine di incoraggiare i piccoli e grandi attori del sistema culturale italiano ad intraprendere percorsi analoghi che motivino gli studenti ad avvicinarsi alle professioni della cultura.