Mariella Sorrentino

Nome della scuola: 
Liceo "V.Fazio Allmayer"
Città: 
Alcamo
Regione: 
Sicilia
Disciplina/e Insegnata: 
lingua inglese
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Sono laureata in lingue e letterature straniere ed insegno da quasi 30 anni sempre con la stessa passione e abnegazione; la mia innata curiosità e voglia di migliorare mi spinge ad un aggiornamento continuo e al desiderio di confrontarmi con realtà nuove ed innovative, sempre alla ricerca di nuove soluzioni per offrire ai miei alunni un ambiente di apprendimento inclusivo e motivante. Un periodo di grande sperimentazione e di risultati sicuramente molto gratificanti fu per me dal 2001 al 2006 quando, trovandomi ad insegnare in un piccolo istituto professionale di periferia, avviai vari progetti nuovi e stimolanti per motivare i miei alunni poco interessati allo studio in generale e alla lingua inglese in particolare. Mi fu di grande aiuto internet ed i finanziamenti PON e Comenius. Avviai un progetto Comenius della durata di 3 anni che permise ai miei alunni di andare all'estero per la prima volta e tre progetti PON , tra i quali “Internet a means to know other cultures” svolto in collaborazione con una scuola francese. Già allora utilizzai internet ai fini didattici quale strumento per una efficace comunicazione tra i miei alunni ed una classe straniera . Successivamente, insieme ad un’ assistente Comenius di nazionalità lettone , avviammo dei moduli CLIL di storia, geografia e cultura lituana in lingua inglese ed infine un progetto PON “For a sustainable development “, che diede ai miei alunni la possibilità di effettuare uno stage in Inghilterra della durata di 3 settimane per approfondire la conoscenza della lingua inglese e gli studi nel settore delle energie rinnovabili. I risultati furono per me eccezionali , i miei ragazzi acquisirono delle certificazioni linguistiche, realizzarono prodotti multimediali in collaborazione con coetanei di altri paesi stranieri e scoprirono nuove culture e realtà scolastiche. Il mio impegno è continuato successivamente nella scuola in cui lavoro da più di dieci anni, dapprima nell'indirizzo "economico sociale", e successivamente nell' indirizzo "linguistico", sempre con l'obiettivo di rendere attraente l'apprendimento della lingua inglese, coinvolgendo i miei alunni in progetti di cooperazione europea "Comenius" e progetti PON con stage di approfondimento linguistico all'estero. La formazione continua , con corsi di aggiornamento quali ad esempio "PON Didatec" ,"Formazione piano Digitale PSND : Lingue straniere e didattica digitale”, "Animatore digitale", mi ha aiutata ad integrare le TIC nella didattica. Tuttavia, è stato con la scoperta della piattaforma etwinning nel 2010 che ho rivoluzionato le mie lezioni. Da allora, ogni anno scolastico collaboro con docenti di altre nazionalità ed insieme pianifichiamo dei progetti da inserire nell'attività didattica giornaliera. La didattica digitale è quindi entrata a far parte delle mie lezioni e mi ha permesso di sperimentare insieme ai miei alunni e di realizzare con loro dei prodotti digitali di qualità quali: podcast, corsi di inglese online. Ho trasformato lo spazio fisico della classe, rimodulandone la sua organizzazione e creando diverse aree di lavoro in cui gli alunni hanno potuto utilizzare i loro dispositivi elettronici (telefonini, portatili) interagendo tra loro e costruendo personali percorsi di insegnamento/apprendimento e con la metodologia BYOD (bring your own device), ho potuto superare le difficoltà logistiche e strumentali incontrate a scuola e facilitare le attività di progettazione dei gruppi di lavoro e la conduzione di lezioni interattive attraverso l’uso dei dispositivi elettronici. Continuo instancabilmente il mio impegno a rendere attraente ed efficace la mia azione didattica attraverso la partecipazione a gruppi di aggiornamento e condivido con i miei colleghi meno esperti le mie esperienze sia in qualità di tutor per i docenti neoassunti che in qualità di relatrice in webinar , sul gruppo SOS didattica a distanza di etwinning (https://etwinning.indire.it/sos-didattica-a-distanza/) e ancora con la pubblicazione di articoli in lingua inglese su blog didattici (https://idialogue.com/blog/detailed/36, https://ltsig.iatefl.org/teacher-for-a-day/, https://ltsig.iatefl.org/voices-from-around-the-world-a-podcast/).
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
L’inizio della pandemia con il conseguente lockdown , la chiusura delle scuole ed il repentino passaggio alla didattica a distanza ha accelerato il cambiamento di didattica che avevo avviato negli anni precedenti con l’integrazione dei progetti etwinning nel curriculum scolastico. Grazie alla disponibilità, all’interno delle nostre abitazioni, di una connessione stabile, è stato molto più semplice implementare una didattica digitale basata su progetti. Nel progetto “Language, media and communication”, la nostra classe virtuale è diventata un ambiente online vivo e creativo all’interno del quale i miei alunni hanno potuto condividere idee, creare storie usando app collaborative, realizzare dei video motivazionali per sostenersi a vicenda . L’idea di realizzare un podcast si è rivelata fondamentale per rompere l’isolamento imposto dal lockdown. Insegnanti, formatori, tra cui anche John Peter Sloan e Russell Stannard, e studenti di diverse parti del mondo hanno accettato di farsi intervistare e di esprimere le proprie paure e speranze per un mondo post-pandemia nel podcast “Voices from around the world”. https://www.spreaker.com/episode/27218718 (“Voices from around the world” gives voices to teachers around the world) https://www.spreaker.com/episode/27878862 (Let teenagers speak). Il percorso progettuale è stato premiato con il certificato di qualità europeo. Con il progetto “My virtual English classroom”, ho messo in atto il “peer teaching”: gli alunni del V anno hanno realizzato un vero e proprio corso online di lingua inglese e hanno seguito a distanza i progressi linguistici dei compagni del terzo anno e di una classe turca, di seguito un esempio di lezione https://spark.adobe.com/page/7dgvRXm8eJDJT/ Durante l’anno scolastico appena terminato, l’attività didattica è stata sicuramente più complicata a causa delle ripetute quarantene. Tuttavia, ho pianificato il mio lavoro in maniera flessibile, tenendo conto di diversi scenari possibili: in remoto, in presenza, in modalità “blended”. E anche questa volta i progetti di cooperazione europea etwinning sono stati molto utili per sostenere i miei alunni nel processo di apprendimento e fare loro acquisire nuove competenze quali la creatività, la capacità di collaborare , di comunicare in L2 e lo spirito critico. Gli alunni hanno affrontato alcune tematiche legate all’Agenda 2030 , hanno svolto dei compiti di realtà che hanno permesso loro di approfondire la conoscenza della realtà esterna, in particolare l’inquinamento e la sostenibilità ambientale in “Let’s act for a clean environment”, l’istruzione di qualità in “English and maths: two universal languages”, le competenze del 21 secolo in “4Cs in 4 colours”, l’uso corretto dei social media in “New faces of today” ed infine la pandemia, i vaccini e la loro efficacia, la didattica online e i suoi vantaggi e svantaggi in “Podcasting project: content creation at your fingertips”. Divisi in gruppi gruppi multinazionali , gli alunni hanno dato vita ad ambienti di apprendimento fisici, virtuali e ibridi dove hanno dato libero sfogo allo spirito critico, imparando a smascherare le fake news, alla loro creatività, alle loro capacità di ricerca e ad un forte spirito di collaborazione con la realizzazione di un compito di realtà quale il podcast "News injections from the frontlline": una serie di interviste ad esperti per una visione della pandemia da molteplici punti di vista. Sommersi dalle informazioni sul contagio da Covid 19,da notizie anche discordanti sull'uso dei vaccini, abbiamo sentito la necessità di superare l'approccio tradizionale di insegnamento trasmissivo per implementare una didattica attiva in cui ogni alunno potesse costruire le proprie conoscenze attraverso lo studio ma anche e soprattutto la ricerca e l'esperienza. I ragazzi hanno intervistato medici, virologi, infermieri, psicologi e poi dirigenti scolastici ed insegnanti per potere conoscere anche il loro punto di vista sulla didattica a distanza e potere insieme trovare delle soluzioni più efficaci. La qualità del lavoro realizzato e l'innovazione metodologica sono state riconosciute con l'attribuzione del certificato di qualità europeo. E’ stato un anno molto impegnativo, ma credo di essere riuscita a creare un ambiente di apprendimento stimolante ed inclusivo ricco di attività coinvolgenti e motivanti . I risultanti sono stati sorprendenti sia per quanto riguarda la motivazione all’apprendimento che il miglioramento della competenza comunicativa in lingua inglese e sono stati la conferma che " He or she who does the work learns the most" (Belt ,2008)
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
Una scuola fatta da docenti che non siano ossessionati dai “programmi”, ma sappiano concentrare la propria attività didattica su nuclei tematici pluridisciplinari da affrontare anche attraverso il “project based learning”, che permette di attivare dei percorsi di apprendimento attivo coinvolgendo gli alunni in una didattica per competenze. L'integrazione della tecnologia può essere di supporto nel superamento della didattica tradizionale di tipo trasmissivo e nel trasformare lo spazio fisico dell'aula, creando ambienti di apprendimento con aree di lavoro di tipo collaborativo e cooperativo in cui gli alunni possano sperimentare e dare spazio alla creatività. Lo strumento digitale dà anche la possibilità di mettere in atto una didattica inclusiva che tiene conto dei diversi stili di apprendimento degli alunni i quali ,sentendosi protagonisti del percorso progettuale, contribuiscono al raggiungimento delle mete e degli obiettivi con una forte spinta motivazionale. Credo che sia opportuno non dimenticare quanto è stato appreso durante questo terribile periodo di pandemia in termini di integrazione del digitale nella didattica ed impiegare le nuove conoscenze per la messa a punto di una azione didattica che possa riconoscere e valorizzare ogni singolo alunno.