Anna Guzzi

Nome della scuola: 
IC di Sellia Marina
Città: 
Catanzaro
Regione: 
Calabria
Disciplina/e Insegnata: 
Italiano
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Insegno italiano, storia e geografia in una scuola secondaria di I grado, a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Qui sono entrata di ruolo nel 2014 dopo una serie di esperienze professionali sia in ambito scolastico che universitario. L’attitudine per la ricerca mi ha sempre spinto a trovare nuove forme di rielaborazione/comunicazione del sapere, così, nel 2019/2020, davanti a una classe terza disomogenea dal punto di vista della provenienza socio-culturale, situata in un’aula priva di LIM, mi sono chiesta: come potrei creare un ‘ampliamento’ tecnologico dell’aula, riorganizzando lo spazio d’apprendimento? Come potrei valorizzare le eccellenze presenti nella classe e motivare, nello stesso tempo, i ragazzi più in difficoltà per vari motivi (con lacune linguistiche perché di origine straniera, per esempio)? Mi rendevo conto, infatti, che molti studenti avrebbero desiderato qualcosa di diverso rispetto alla solita lezione. Da questi interrogativi è nato il progetto curricolare AVAN-SMART: AVANGUARDIE EDUCATIVE e SMARTPHONE in collaborazione anche con l’insegnante di matematica e scienze dell’allora II D. Si è svolto periodicamente nel corso dell’anno, sia nel I che nel II quadrimestre. L’idea di fondo è stata quella di impiegare gli smartphone a scopo didattico-educativo, lavorando sia sul versante dell’approfondimento disciplinare, delle competenze linguistiche e di Cittadinanza/Costituzione, sia sul versante del comportamento e delle buone norme da adottare quando si esplora o si produce materiale digitale. Le metodologie impiegate sono state molteplici: dal cooperative learning con obiettivi diversificati e peer tutoring alla didattica per problem solving fino al learning by doing. Inoltre, come componente di Avanguardie educative, ho collegato il progetto ad alcuni modelli teorico-operativi elaborati da Indire e dal Project Zero del gruppo di ricerca della Harvard Graduate School of Education di Boston. In particolare, si tratta di 1. MLTV – rendere visibili il pensiero e l’apprendimento - le routines Headlines e Creative comparisons incrociate tra loro 2. flipped classroom (questo per la futura applicabilità del progetto). È stato necessario, inoltre, progettare dei compiti autentici (tre) da contestualizzare all’interno della classe e produrre le registrazioni audio da inserire in un sito specifico. Le registrazioni hanno riguardato testi poetici e narrativi analizzati in precedenza per le UdA di italiano: - Poesie del Romanticismo: Alla sera, A Zacinto di Foscolo, Un sogno dentro a un sogno di Poe, Alla finestra, durante la notte di Victor Hugo, alcune poesie di Leopardi - Brani tratti da I promessi sposi di Manzoni e Il giorno della civetta di Sciascia - Poesie a ricordo dell’Olocausto: Auschwitz di Quasimodo, Se questo è un uomo di Levi (poesia introduttiva al romanzo), Quando i nazisti, Nessun uomo è un’isola di Brecht, La farfalla di Friedman SCANSIONE DELLE ATTIVITÀ 1. Breve introduzione dell’insegnante per chiarire gli obiettivi, il senso del progetto e, soprattutto, per mettere in chiaro le regole nell’utilizzo dello smartphone 2. Definizione dei gruppi di lavoro con nomina dell’alunno ‘responsabile’ (quest’ultimo ha avuto il ruolo di guidare le attività e collaborare in modo attivo con l’insegnante, motivando i ragazzi ‘difficili’, in particolare un’alunna con BES, di origine straniera, che seguiva un PDP e aveva bisogno di maggiore coinvolgimento). I gruppi sono stati eterogenei e ristretti, con divisione dei ruoli (Cooperative Learning). 3. Progettazione di compiti autentici con una consegna ‘problematizzante’ e contestualizzazione del prodotto finale da realizzare: - il sito della scuola ha bisogno di registrazioni su argomenti di studio in modo da creare una specie di bacheca con audio-lezioni. Perciò, occorre creare dei file usando il registratore vocale dello smartphone e inserendo degli sfondi sonori strumentali, mentre un compagno legge in maniera espressiva e commenta alcune delle poesie romantiche studiate (Alla sera, A Zacinto di Foscolo, Un sogno dentro a un sogno di Poe, Alla finestra, durante la notte di Victor Hugo). Le poesie di Poe e Hugo, a volte, sono state lette sia in traduzione che in lingua originale (sperimentazione CLIL??). In occasione del 27 gennaio 2020, Giornata della Memoria, il compito autentico è stato contestualizzato in maniera diversa: - Devi leggere davanti ai rappresentanti dell’ONU una poesia per sensibilizzare il pubblico e far riflettere tutti sui pericoli dell’antisemitismo, un problema ancora attuale. Lavora con i tuoi compagni sul testo in modo da essere convincente (testi: Auschwitz di Quasimodo, Se questo è un uomo di Levi, Quando i nazisti, Nessun uomo è un’isola di Brecht, La farfalla di Friedman) - Devi sensibilizzare il pubblico al rispetto della legalità, condannando gli atteggiamenti omertosi, simili a quelli che si colgono nel brano antologico Il venditore di panelle (tratto da Il giorno della Civetta di Sciascia). Perciò, discutete su mafia e legalità, costruite in gruppo una scheda sull'argomento, organizzate una breve scenetta da riprodurre e registrare in classe con smartphone COSA FANNO I RAGAZZI: Rileggono le opere assegnate ai gruppi; scrivono una breve introduzione o commento sul significato dell’opera; leggono in modo espressivo il testo; riflettono sui testi poetici che parlano dell’orrore nazista e della persecuzione antiebraica; creano disegni ispirati alle poesie o al tema; creano le registrazioni audio da inserire sul sito; inviano i file alla docente tramite piattaforma Google Suite) REPOSITORY DEI PRODOTTI A completamento di questa prima fase sperimentale, i lavori sono stati assemblati e caricati sul sito delle Buone Pratiche della scuola e sul Drive di Google Suite, insieme a un power-point di sintesi ragionata. Potrebbero servire per attività di flipped classroom, svolte con altre classi (applicabilità futura del progetto).
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
Dallo smartphone in presenza al sito in videolezione sincrona Durante l’emergenza Covid-19 non ho voluto rinunciare al progetto che stava dando ottimi risultati, inoltre volevo far sentire ai ragazzi che, comunque, la scuola continuava a essere un punto di riferimento per loro. Così ho deciso di proseguire le attività sostituendo agli smartphone, ormai inutilizzabili per la distanza e per ovvi motivi di sicurezza sanitaria, la videolezione in sincrono, la costruzione e la preparazione/condivisione di un sito specifico. Il progetto, quindi, è stato ricalibrato attraverso le opportunità offerte dalla G Suite di Google e dalla classroom online. Inoltre, ho pensato di rafforzare il focus sul progetto MLTV – Rendere visibili pensiero e apprendimento (Indire/PZ – Project Zero). In particolare, ho adattato alla classe e incrociato due strategie: 1. Headlines (che incoraggia gli studenti a cogliere la parte essenziale di un argomento tramite i titoli, facendo, poi, emergere un insight diverso, cioè un cambiamento rispetto al punto di partenza) 2. Creative Comparisons (che stimola il pensiero metaforico, aiutando gli studenti a capire soggetti non familiari collegandoli a ciò che già sanno). Abbiamo strutturato il sito concependolo sia come raccolta dei materiali prodotti, sia come riflessione metacognitiva sulle attività svolte. Per esempio, c’è una pagina sulla documentazione: per osservare e condividere i processi e i prodotti, rendendo VISIBILE ai soggetti coinvolti l’apprendimento stesso (la documentazione era costituita dai video girati da me in classe e non visibili per motivi di privacy e dagli stessi file audio prodotti dai ragazzi: riascoltandoli, si notano i miglioramenti di alcuni studenti nel vincere la timidezza e comunicare, come anche il permanere di alcune insicurezze emotive nella lettura. Mi ha colpito positivamente il coinvolgimento di una ragazza straniera, giunta qui in Italia con pregresse difficoltà linguistiche, che pure ha letto, insieme ai compagni, la parte iniziale de Il sabato del villaggio, si è messa in gioco, senza paure; come lei, anche un altro ragazzo che non ha mai molto amato la comunicazione orale, si è ‘gettato nella mischia’ e ha letto più parti di una poesia. Il rinforzo tra pari ha, quindi, funzionato in questi due casi). ‐ Nel sito, poi, abbiamo inserito una pagina sulla comunità di apprendimento: per sottolineare l’importanza di dare, insieme, un senso a quanto prodotto, creando uno spirito comunitario, in linea con le competenze di Cittadinanza. ‐ Una pagina su Sviluppo di protocolli e strategie comuni (le Thinking Routines): illustra il modo in cui il lavoro si è collegato alle strategie Indire/PZ di Harvard. Nelle varie sottopagine del sito si precisa, poi, come queste strategie siano state lanciate e applicate in classe nel I e nel II quadrimestre, sia in modalità pre-DaD che in modalità DaD. Le strategie MLTV applicate nel progetto (sintesi analitica) Divisione dei ragazzi in gruppi eterogenei a ciascuno dei quali è stata assegnata un’opera da sintetizzare e ‘animare’ (Cooperative Learning con obiettivi diversificati). Modalità Pre-dad Headlines [applicata nel I quadrimestre per sensibilizzare i ragazzi allo studio del testo letterario, abituandoli alla sintesi]. Step 1: Domanda iniziale: “Se dovessi catturare il nocciolo dell’opera che ti è stata assegnata attraverso un brevissimo commento o una breve presentazione, cosa scriveresti?” Step 2: i ragazzi hanno lavorato insieme sulla comprensione, sulla lettura, prima in silenzio, poi ad alta voce, sulla ricerca di sottofondi musicali Step 3: i ragazzi hanno creato dei file audio con smartphone condividendoli, per e-mail, con la docente Step 4: i ragazzi hanno condiviso il loro lavoro con tutti, mentre la docente registrava con video. Step 5: conclusioni su quanto emerso durante le performances, in particolare, ho chiesto se ritenevano efficace e chiaro il lavoro prodotto In modalità Dad e in vista dell’esame conclusivo nel II quadrimestre: Creative Comparisons In videolezione ho chiesto ai ragazzi un feedback complessivo su quanto svolto, non solo nel progetto, ma anche nel loro percorso triennale (trattandosi di una classe in uscita). Successivamente, sempre condividendo il sito durante la videolezione in sincrono, ho proposto una lista di immagini familiari tra le quali i ragazzi avrebbero dovuto scegliere quella che più si adattasse al progetto, che ne racchiudesse il nocciolo, trovando una relazione inedita. Di qui la costruzione di un’immagine-logo significativa e l’idea di raccontare il progetto stesso attraverso una serie di immagini che sono state rielaborate da me con GIMP in base alle indicazioni dei ragazzi. La parte conclusiva del progetto incrocia, quindi, le due strategie utilizzate e fa capire come la pratica didattica sia in grado di arricchire i modelli teorici (in questo caso, le Thinking Routines elaborate da Indire/PZ). Step 1: raccolta di immagini-campione tramite pixabay.com e sensibilizzazione dei ragazzi alla questione del copyright Step 2: creazione della pagina del sito Step 3: condivisione con la classe e discussione collettiva Step 4: creazione di un’immagine-logo per il sito in base a quanto emerso nella discussione con i ragazzi Step 5: ‘narrazione’ del progetto attraverso disegni e immagini dei ragazzi Qui il sito realizzato durante il periodo critico https://sites.google.com/icselliamarina.edu.it/avan-smart/home-page Ricaduta didattica complessiva: - maggiore coinvolgimento della classe, anche dei ragazzi poco motivati allo studio della letteratura - concretizzazione dell’apprendimento tramite un learning by-doing che include strumenti e prodotti digitali, come i file audio e il sito stesso - raccolta e documentazione del materiale che si può rendere disponibile per la comunità educante, sia ai fini della flipped classroom, sia per la produzione di contenuti digitali integrativi (alcuni dei file audio prodotti dai ragazzi sono stati trasformati in QR code). - Forte trasversalità anche per l’unione dei linguaggi (letterario, digitale, visivo, musicale ecc.) che ha aiutato i ragazzi a esprimersi a 360 gradi - Creazione di un’immagine-logo personalizzata per il sito/progetto: le mani unite su sfondo con chiave di violino e libro (secondo le immagini scelte dai ragazzi e ‘mescolate’ dalla prof.ssa tramite Gimp). Quest’ultimo lavoro rientra anche nella media education (priorità dell’obiettivo) perché fa superare la logica del ‘copia/incolla’ per orientare i ragazzi verso quel contributo creativo alla soluzione dei problemi in cui consiste la competenza - Possibilità di raccontare le fasi del progetto anche tramite i disegni dei ragazzi (digitalizzati e caricati)
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
Vorrei un’educazione colorata, creativa, basata su scuole aperte non solo al territorio, ma anche connesse tra di loro, capaci di creare ponti, relazioni e scambi. Al momento, infatti, ogni scuola mi sembra troppo chiusa in se stessa. Quando parlo di scambi, intendo collaborazioni che coinvolgano non solo gli studenti, ma tutte le figure professionali, magari non affidate soltanto a progetti sporadici, ma rese sistemiche e soprattutto libere. Dove non c’è libertà o possibilità di scelta, non c’è neppure reale motivazione. Un altro aspetto cruciale è la capacità di trovare e curare un nesso tra manualità/laboratorialità e nuove tecnologie, evitando l’astrazione e puntando sempre sulla concretizzazione del sapere. Ogni conoscenza, infatti, va animata in maniera personale e questo non avviene semplicemente perché si ha un tablet in mano, ma poiché è stato acquisito un metodo critico e riflessivo di apprendimento. Infine, correi una scuola che parli di umanità e cultura a partire dal setting d’aula: per esempio, la realtà aumentata potrebbe diventare un modo per arricchire e trasformare le aule scolastiche con pareti ‘animate’ che permettano al ragazzo un’esplorazione, in parte autonoma, in parte guidata, delle discipline.