Barriers and Solutions (max. 1000 characters):
In breve le principali difficoltà sono state: necessità di fondi per dotarsi delle strumentazioni digitali, necessità della banda larga per consentire accessi numerosi in simultanea; necessità della presenza di un tecnico esterno per l’assistenza e la manutenzione delle strumentazioni; accoglienza della nuova modalità di lavoro da parte dei docenti; rinnovo degli ambienti e degli spazi; necessità di formazione dei docenti.
Il primo anno è stato faticoso: oltre alla progettazione, alla costruzione dei materiali, alla correzione dei prodotti dei ragazzi, alla reperibilità via mail praticamente 24h/24, c’erano gli iPad da tenere in carica, le app da scaricare e i problemi tecnici non sempre alla portata di docenti curricolari. Inoltre, se famiglie e alunni rispondevano con entusiasmo, non tutti i docenti vivevano il cambiamento con lo stesso spirito. Ora al quarto anno di sperimentazione, dopo aver visto i risultati raggiunti, quasi tutti i docenti usano l’iPad dato loro in comodato d’uso dalla scuola, molti ne hanno acquistato uno personale, tutti chiedono la formazione ai pionieri o meglio la disseminazione di quanto sperimentato in questi anni.
In questa esperienza la fase della progettazione didattica resta certamente la più delicata e la più impegnativa: il lavoro a casa è di gran lunga più oneroso in termini di tempo e di energie che quello in classe; questo però consente al docente riappropriarsi di un ruolo culturale ben più gratificante del semplice trasmettitore di conoscenze.
Future plans and wish list (max. 750 characters):
Si auspica che il progetto diventi il punto di partenza per la certificazione delle competenze della scuola di base ed europee raggiunte dagli alunni. L'attuale sperimentazione vuole inoltre consolidare la continuità con la scuola primaria diventando una prassi metodologica di tutto l'Istituto per costituire un unico iter di educazione e formazione dello studente.
Per la realizzazione servono: disponibilità dei docenti e continui investimenti sulla formazione, sulle strumentazioni e sugli spazi non più idonei a questo nuovo modo di essere scuola.