“Senza cittadinanza digitale, la cittadinanza non si realizza”.
Pensiamo sia necessario istruire fin da piccoli i bambini nell'uso intelligente delle TIC. Siamo fermamente convinte che solo con una corretta gestione ed uso, le tecnologie possano essere d'aiuto e considerarsi strumenti e sviluppatori di conoscenza. Ma tutto questo,però, non basta se non è affiancato da una metodologia e una didattica non più per conoscenze ma il cui vero obiettivo è costruire le competenze. Un apprendimento che sia personalizzato e che abbia l’obiettivo di valorizzare i talenti di ciascuno. Il progetto è stato avviato nel mese di novembre 2014,in una classe seconda primaria composta da 20 bambini di cui due stranieri e un bambino fortemente disabile. I tablet sono stati dati in commodato d’uso dalla società CONVERGE e il progetto è stato attivato in collaborazione con la fondazione Mondo Digitale.
Poiché non tutti avevano il proprio device si è divisa la classe a gruppi di due, a cui era assegnato un tablet, si è così lavorato in un ambiente collaborativo e cooperativo.
Il progetto nasce da alcune convinzioni:
- le tecnologie ci sono, il mondo del lavoro le richiede, la scuola lavora per costruire cittadinanza e quindi senza cittadinanza digitale la cittadinanza non si realizza;
- quella di impegnarsi a formare cittadini che abbiano un nuovo tipo di competenza, quella digitale, per poter affrontare non solo il mondo del lavoro ma anche la vita quotidiana, in maniera cosciente e critica;
- il bisogno di cambiare, insieme allo strumento, anche la didattica, passando dalla lezione frontale tradizionale a modalità di lavoro più operative e più vicine alla forma mentis dei cosiddetti “nativi digitali”;
- le tecnologie non vanno viste come panacea per risolvere tutti i problemi. Le tecnologie sono solo strumenti: sono mezzi e non fini. Saper utilizzare bene le tecnologie è importante, ma solo per sfruttarne adeguatamente le potenzialità per raggiungere più facilmente gli scopi prefissati e semplificarsi la vita.
Un altro beneficio da non trascurare è il fatto che la pratica in classe all’uso consapevole, responsabile ed appropriato degli strumenti di comunicazione ed informazione può aiutare i ragazzi a prevenire i pericoli della Rete: quasi mai essi parlano di tecnologie in famiglia e possono essere esposti al rischio di trovarsi in situazioni in Rete difficili da gestire.
L’idea è nata dopo aver partecipato, a un corso di formazione, organizzato da mondo digitale sulla classe capovolta. L’entusiasmo ci ha coinvolto e abbiamo voluto trasferire questa esperienza alla nostra classe. Si voleva in questo modo potenziare la curiosità e la motivazione che i nostri piccoli alunni (età 7 anni) già mostravano e quindi per non spegnere questo loro entusiasmo verso la scuola e verso tutte le attività proposte abbiamo voluto accogliere, valorizzare e potenziare questo loro entusiasmo che hanno presentato fin dalla prima primaria.
Abbiamo così deciso di avventurarci e introdurre nella prassi quotidiana appunto questo strumento: il tablet.
Inizialmente, prima che i bambini facessero la conoscenza con il tablet abbiamo svolto un brainstorming sulle conoscenze pregresse che i bambini avevano su questo strumento. Dalle loro risposte è emerso che l’uso di questo strumento era legato alla funzionalità di scaricare giochi o di usufruire di facebook o addirittura fare telefonate e mandare messaggi. Lo hanno paragone a un telefono grande, a una televisione più piccola a un mini computer senza la tastiera oppure a un quaderno ma aggiungono ti devi ricordare di salvare altrimenti perdi tutto quello che hai scritto....continua nell'allegato
Quest'anno l'uso dei tablet ha permesso e permetterà di affrontare diversamente le questioni legate alla comprensione, ma anche alla costruzione dei significati.
Obiettivi:
La predisposizione di metodologie didattiche innovative
L’uso delle nuove tecnologie in associazione all’apprendimento cooperativo per:
favorire il successo scolastico degli alunni in difficoltà attraverso l’acquisizione di tre competenze linguistiche:
scrivere
raccontare
studiare
favorire la piena integrazione degli alunni di recente immigrazione
favorire la piena integrazione degli alunni con disabilità
Favorire l'autonomia personale, attraverso l'uso di strumenti multimediali
continua nell'allegato
I bambini che utilizzano il progetto sono della classe prima primaria. I tablet vengono presi due volti la settimana. I bambini sono 20 di cui due stranieri(uno di recente immigrazione) e un bambino fortemente disabile.
L’uso delle tecnologie motiva l’apprendimento oltre a creare un clima cooperativo