Sono dirigente scolastico dal 1 settembre 2019 (prima ero docente di Matematica e Fisica nella scuola secondaria di I grado) e descrivere le cose avviate ed attuate , anche solo in 2 anni di dirigenza, significa avere a disposizione decine di pagine.
Dirigo una scuola su 3 comuni, 9 plessi. 3 Infanzie 3 primarie e 3 secondarie di i grado.
Provo a descrivere con dati ed evidenze i processi attuati dal Dirigente Scolastico.
Ambienti di apprendimento
Dal 2019 ad oggi (ottobre 2021) gli ambienti di apprendimento innovativi sono passati da 4 agli attuali 32.
In particolare è stato vinto il Bando nazionale Biblioteche scolastiche innovative, in rete con altre 5 scuole italiane, e ho portato alla costituzione di ben 3 nuove biblioteche scolastiche innovative tutte dotate di smarttv e accesso ad mLol per 3 anni (in Consip). L'accesso è stato garantito gratuitamente a tutti gli studenti, le famiglie, il personale scolastico. Attualmente è in corso la digitalizzazione della segreteria (anche con tavolette per firma digitale e di documenti), la distribuzione di ereader, nelle 3 biblioteche innovative, insieme ai Tè letterali.
Dal 2020 ad oggi sono in corso protocolli di intesa e progetti con le fattorie didattiche del territorio e progetti di pet Therapy con le asl del territorio.
E' terminata la realizzazione della sala docenti, un costo di circa di 15 mila euro, grazie a contributi di stakeholder del territorio. La sala ha tecnlogie quali Alexa, Imac, una sala da Tè, con spazi di relax, Spazi di coworking e presentazioni condivise.
E’ stato costituito un Fablab, con stampante 3D, plotter ex novo.
Un laboratorio di Tinkering e Robotica educativa (da 0 iniziali siamo passato a oltre 100 robot attuali, prettamente Lego, ma anche Halocode).
E’ stato avviato un laboratorio open per la primaria con pc Raspberry.
Alcune aule sono state dotate di sensori di dati ambientali gestibili da remoto via app, così è possibile conoscere dati quali poveri sottili, umidità co2 etc. dentro le singole classi.
Le sale docenti sono state dotate di spazi relax, come cyclette e tapis rouland, spazi di coworking.
Sono state costituite ex novo 4 aule a cielo aperto, con sedute in legno, e 2 nuovi orti didattici (in 1 caso produciamo farina, olio, ortaggi del nostro orto che vengono donati a famiglie bisognose)
https://www.iclozzoatestino.edu.it/servizi/ambienti-di-apprendimento
La scuola dell’Infanzia dell’istituto hanno adottato il modello di Scuola Senza Zaino nel 2020 plesso Lozzo Atestino, innovando profondamente organizzazione e didattica secondo i principi alla base del modello stesso (ospitalità, accoglienza, responsabilità). - La scuola secondaria di primo grado ha adottato l’organizzazione per ambienti di apprendimento/aule laboratorio disciplinari (suddivisi in dipartimenti) Scuole Dada.
Nella scuola secondaria è stato adottato, in via sperimentale, l’iPad one-to-one (uno per ciascuno studente):
È stato elaborato un curricolo unitario di istituto per tutte le discipline, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, fissando traguardi e obiettivi comuni (declinati anno per anno) e dando vita a commissioni miste tra ordini di scuola per la progettazione didattica.
E’ in corso un progetto di sperimentazione per l’introduzione di una programmazione mensile anche nella scuola secondaria di i grado
Nel plesso Pascoli primaria di Cinto Eganeo è attuato un modello di “scuola aperta” tutto il giorno, con attività e laboratori di arte, musica (orchestra e lezioni di strumento), teatro, coding e robotica educativa, videomaking e fotografia, pomeriggi alternativi di arte e inglese, corsi di recupero e potenziamento, spazi compiti.
È stato realizzato il grande orto didattico e e talvolta sono stati introdotti piccoli animali da cortile (maiale, capre, anatre e galline), al centro di progetti di cura quotidiana degli animali che vedono protagonisti i nostri studenti assieme ai volontari del paese
È stato elaborato con l’aulss di riferimento un protocollo di prevenzione per i disturbi specifici dell’apprendimento e l’introduzione di uno sportello di consulenza psico-pedagogica (la scuola ha ottenuto la certificazione avanzata di AID). -
Sono state promosse e direttamente organizzate attività di formazione continua per il personale nei principali ambiti di interesse del collegio (didattica, pedagogia, nuove tecnologie, etc.).
B Consiglio degli studenti
E’ stato istituito il Consiglio degli studenti, un percorso di democrazia e cittadinanza attiva che vede coinvolti gli studenti dalla quarta primaria fino alla terza secondaria di I grado (2 rapprsentanti per classi). Gli studenti sono coinvolti in processi che impattano sul miglioramento degli spazi scolastici, sui rapporti con il territorio (sindaci in primis), sul miglioramento delle pratiche didattiche.
C La classe tra le classi
Dal 2020 è stato istituito, su incipit del Dirigente , il progetto la classe tra le classi
Le attività prevedono prioritariamente, per la scuola primaria, il coinvolgimento delle classi dalla seconda alla quinta primaria (la prima primaria non viene esclusa a priori, ma per il primo anno abbiamo visto che è utile lavorare sul singolo gruppo classe da poco inserito in un nuovo percorso scolastico), mentre per la secondaria sono coinvolte tutte le classi (e con plessi adiacenti anche tra primaria e secondaria)., eventualmente, anche in modalità virtuale se necessario.
Le attività di "mescolamento" avvengono per almeno 1 ora a settimana, anche in contesti diversi dalla classe e con gruppi eterogenei, in luoghi distinti (le 2 classi mescolate fanno sostanzialmente 2 attività distinte).
Quando 2 classi si “mescolano” gli alunni sono impegnati in percorsi di laboratorio o tutoraggio e potenziamento.
I percorsi laboratoriali, al raggiungimento di almeno 10 ore di attività, prevederanno il rilascio di un diploma, a titolo esemplificativo:
Diploma di coding
Diploma di intelligenza artificiale
Diploma di scrittura creativa
Diploma di arte creativa
Diploma di tutor
Diploma di Tinkering
Diploma di expert teacher
Diploma di artista
Diploma di ecosostenibilità
Il modello si rileva utile per ripensare il curricolo verticale di istituto, in percorsi di continuità tra primaria e secondaria, per lo sviluppo di competenze soft e percorsi di pcto.
C Inserimento nella rete di Scuola Dada , Senza Zaino, Scuole Smart e Scuole Green
Con la mia dirigenza la scuola è entrata nella rete di scuole Dada https://www.iclozzoatestino.edu.it/didattica/dada (metodo e modello che è stato adottato contestualmente) in Scuola senza Zaino https://www.iclozzoatestino.edu.it/didattica/scuola-senza-zaino, nella Rete nazionale delle scuole Smart https://www.liceotelesiocosenza.edu.it/rete-nazionale-scuole-smart.html ed è referente provinciale della Rete nazionale delle Scuole Green https://www.retescuolegreen.it/
https://www.iclozzoatestino.edu.it/didattica/scuola-a-cielo-aperto
progetto “Una scuola a cielo aperto” nasce nel 2015, nella scuola che dirigo Ic Lozzo Atetsino, su proposta di alcuni genitori, in stretta sinergia con le insegnanti, per dare alla scuola una forte caratterizzazione naturalistico ambientale, valorizzando, nel contempo, il peculiare territorio in cui essa è inserita.
Gli insegnanti nelle programmazioni annuali hanno sempre dato spazio ad attività esperenziali e percorsi didattici in grado di valorizzare l’ambiente e le tradizioni del posto, ma tutte queste attività spesso venivano lasciate alla libera progettazione dei singoli docenti. Con il macroprogetto si è voluto dare unità e coerenza alla progettazione del plesso, un Project work capace di includere tutte le discipline con un unico grande tema comune.
Dopo una attenta analisi dei bisogni sociali e formativi dei bambini e dei ragazzi che vivono in questa bellissima zona del Parco regionale dei Colli Euganei, ma che con la sua conformazione geografica limita gli scambi comunicativi e i momenti di aggregazione, le insegnanti hanno iniziato a pensare davvero alla scuola come ad una grande agenzia educativa del territorio. La scuola doveva dare risposte ai bisogni di socializzazione dei bambini e nello stesso tempo fornire alle future generazioni forti e valide motivazioni per conoscere ed amare il loro territorio, individuarne risorse e sbocchi lavorativi per rinsaldarne le radici di appartenenza e limitare il più possibile il fenomeno dilagante dell’abbandono dei luoghi .
Il progetto “Una scuola a cielo aperto” è formato da quattro nuclei tematici:
Il Bosco: animali e piante
L’uomo tra territorio, storia e cultura
Elementi naturali: inquinamento, riciclaggio, energie rinnovabili.
L’orto a scuola.
Questi nuclei tematici ben descrivono le attività che la scuola può mettere in atto per raggiungere gli obiettivi prefissati e ne rappresentano la struttura portante.
Tale progettazione ha subito trovato l’appoggio di tutti i genitori, dell’Amministrazione Comunale e delle agenzie educative presenti nel posto (ProLoco, Parrocchia, agriturismi, associazioni culturali…) e così i percorsi delineati hanno iniziato ad entrare nelle attività curricolari definendole e rendendo il mondo della scuola molto più vicino al territorio e ai vissuti dei bambini perché basato su esperienze concrete.
Attualmente la scuola ha collaborazioni a distanza con scuole di New York, con Scuole del vicino territorio e con scuole di altre regioni italiane
La Didattica a Distanza (e poi la Didattica digitale integrata) ha restituito una immagine della scuola fatta di tante opportunità (e criticità). Alcune proposte nate durante la Dad possono continuare anche dopo; si pensi allo smartworking per la segreteria, le riunioni degli organi collegiali online (almeno nelle loro versioni di breve durata o pensati come laboratori di formazione), alcune attività formative a distanza.
Tra le attività pensate per la Dad e che devono continuare anche nella scuola in presenza, rientra sicuramente il tutoraggio online.
Amici in un click è un percorso di Pcto che ha visto gli studenti e le studentesse del Liceo Gullace di Roma fare da tutor (a volte anche di domenica) per gli studenti più piccoli della primaria e secondaria di I grado dell’Ic Lozzo Atestino.
Il percorso è stato pensato prima di tutto come supporto e sviluppo delle competenze trasversali oltre che un modo per mantenere la relazione a distanza.
Il percorso ha avuto inizio con un’analisi dei bisogni, attraverso un monitoraggio rivolto alle famiglie degli studenti più piccoli. Sono stati istituiti dei docenti referenti che hanno avviato una serie di incontri preliminari, da una parte volti a formare gli studenti più grandi, dall’altra volti a supportare e aiutare le famiglie degli studenti più piccoli.
Il percorso si è allargato anche ad alcuni docenti, che per 2 ore a settimana hanno fatto da tutor durante la Dad, promuovendo azioni di partecipazione e inclusione.
L’attività dei tutor integra, senza mai sovrapporsi, quanto fatto in classe. Gli studenti interagiscono nelle classroom per 1 ora a settimana tutti insieme, condividendo dubbi, riflessioni, condividono il percorso curricolare e i risultati raggiunti, insieme ai tutor docenti di riferimento (docenti e studenti senior).
Lo studente tutor del Pcto lavora a piccoli gruppi (spesso 1 a 1), in modalità prevalentemente sincrona, in una classe virtuale
Il docente coordinatore del progetto monitora i percorsi degli alunni, anche attraverso un monitoraggio delle attività e delle presenza ogni quindici giorni.
Al tutor è richiesto in particolare di supportare il processo di apprendimento nell’aspetto relazionale, didattico e organizzativo delle attività, avendo cura di: incoraggiare gli studenti, cercando di comprendere le difficoltà specifiche, orientandoli verso le possibili soluzioni; conoscere tempi e stili di apprendimento; promuovere la familiarità con la piattaforma per gestire le attività proposte; conoscere i materiali didattici e i relativi obiettivi formativi, assicurandosi che anche gli studenti ne siano consapevoli; fornire supporto nella fruizione e nella organizzazione dei materiali promuovendo una progressiva consapevole autonomia; facilitare il piccolo gruppo nelle attività e nelle discussioni, stimolando la collaborazione fra pari; promuovere lo sviluppo della competenza imparare a imparare affinché l’alunno utilizzi le proprie competenze per portare a termine i compiti assegnati; promuovere, in base alle diverse età, una visione metacognitiva del proprio percorso di apprendimento che, nel tempo, possa permettere loro anche di assistere altri studenti (peer to peer).
D Creative.lab: una startup in ogni scuola
E’ lo spinoff dell’Ic Lozzo Atestino. La nostra scuola offre spazi e strumenti per avviare startup, imprese, fornire opportunità ad assoziazioni del territorio.
E’ in corso una rete di scambio di strumenti anche con scuole viciniore alla nostra
Progetto https://www.iclozzoatestino.edu.it/didattica/blog/116-partito-creative-lab
E I Patti educativi di COmunità.
Completamente avviati nella fase iniziale della dirigente, oggi dopo 2 anni costituiscono uno dei nostri fiori all’occhiello.
Tutto il progetto qui: https://www.iclozzoatestino.edu.it/didattica/patti-educativi-comunita
F Spazi di coworking per i docenti
A scuola come a casa: organizzare gli spazi di coworking
Il dirigente scolastico organizza un gruppo di lavoro che intercetta le esigenze e i bisogni dei docenti affinchè possano lavorare a scuola con le stesse modalità con cui si lavora a casa.
Si stabilisce, insieme agli enti locali, un protocollo per una adeguata connessione (meglio se con una banda riservata esclusivamente al personale scolastico). La scuola mette a disposizione un numero di dispositivi (pc o tablet) per il personale docente.
Si organizza la sala docente con arredi flessibili e spazi di coworking, riservando anche zone di relax (dalla cucina, all’angolo per il Thè, ad ambienti informali per la lettura e la musica).
Si trovano nuovi ambienti per progettare e condividere idee.
Si focalizzano spazi e tempi per riunioni di design thinking o di peer education.
Orario flessibile
In alcuni momenti dell’anno (in relazione al carico di lavoro, in riferimento ad alcuni progetti etc.) può essere utile riorganizzare l’orario sia del personale docente sia della segreteria. La flessibilità oraria, prevista anche dall’autonomia scolastica, favorisce la distribuzione del carico di lavoro, consente la sperimentazione didattica (ad esempio in alcuni momenti può essere utile ri-organizzare l’orario per discipline, o un diverso orario della segreteria).
All’orario flessibile si accompagna anche l’utilizzo dello smart working per alcune riunioni.
Abitare la scuola per progettare insieme
I docenti della scuola dell’infanzia e primaria sono abituati a progettare insieme (alla primaria la programmazione settimanale è obbligatoria), alla secondaria i momenti di progettazione e condivisione si limitano spesso alle riunioni di Dipartimento e a incontri informali tra i “soliti” docenti.
All’inizio dell’anno il Dirigente Scolastico condivide con il Collegio un piano di lavoro che possa consentire ai docenti, al termine delle attività didattiche (sostanzialmente il mese di giugno), di vivere la scuola come un luogo di serendipity, dove aggiornarsi insieme ai colleghi, sperimentare delle pratiche didattiche efficaci, condividere qualche applicativo o suggerimento.
Il mese di Giugno o anche le ore buche diventano un’occasione anche per rendicontare quanto svolto durante l’anno (insieme al DS, al DSGA, alle figure strumentali) e progettare serenamente l’avvio del nuovo anno scolastico, evitando di fare “tutto di fretta” nei primi giorni di settembre. In questa fase è importante arrivare ad una proposta condivisa dalla maggioranza del collegio, superando le possibili resistenze con proposte funzionali all’azione didattica, ben sapendo che le rivoluzioni si compiono a piccoli passi.
E’ utile individuare all’interno dell’organizzazione scolastica delle figure che possano farsi carico delle richieste di supporto e che monitorino lo stato delle proposte.
Le attività di progettazione possono riguardare azioni di rinforzo ai patti educativi di comunità, percorsi di formazione interna (giornate pedagogiche), stesura di progetti per il nuovo anno scolastico, peer to peer, preparazione di attività didattiche multidisciplinari, sperimentazioni di tool digitali e tanto altro.
La Scuola può fare leva sulla propria autonomia per ridisegnare i propri ambienti come luoghi di benessere, spazi da abitare fuori dall’aula e dall’”ora di lezione” Il percorso, pur complesso, richiede il coinvolgimento di tutta la comunità scolastica ed una azione di forte leadership diffusa da parte del Dirigente Scolastico
G Le giornate pedagogiche: per una formazione sistemica
Utilizzando l’autonomia scolastica la scuola che dirigo ha introdotto le giornate pedagogiche. 2 giorni dove le lezioni sono sospese e i docenti si autoformano, anche atraverso mini ted talk, condivisione di buone pratiche etc.
Le variazioni al calendario scolastico regionale non possono comportare una sospensione delle lezioni superiore a tre giorni annuali. Ogni adattamento dovrà essere preventivamente concordato con gli Enti erogatori dei servizi connessi alle attività didattiche, auspicando un coordinamento territoriale laddove i servizi interessino una pluralità di istituzioni scolastiche.
Nell'apportare modifiche al calendario scolastico, le istituzioni scolastiche devono tener conto delle possibili chiusure disposte dalle autorità competenti es. per eventi imprevedibili sopraggiunti ovvero per utilizzo dei locali scolastici come sede di seggio elettorale.
Ogni variazione deve essere comunicata alla Regione, agli Enti erogatori dei servizi di supporto e alle famiglie degli alunni, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche e di supporto e l'ottimale organizzazione delle stesse.
Alla luce del quadro normativo, in questa sede proponiamo un modello di sospensione dell'attività didattiche, che chiameremo giornate pedagogiche.
I recenti studi sui processi gestionali efficaci nelle istituzioni scolastiche indicano tra questi il trasferimento della conoscenza da tacita ad esplicita all'interno dell'organizzazione (Modello Seci).
Se pensiamo alle riunioni degli organi collegiali, agli incontri di Dipartimento, agli incontri di inizio anno scolastico, ci rendiamo conto che è molto difficile organizzare una formazione sistemica, e per tutti gli operatori della scuola, che riesca a trasferire le competenze e le conoscenze dei singoli ai molti.
Gli strumenti come l'onboarding, il peer to peer, il Valorigramma, come anche le attività per classi aperte, vanno sicuramente in questa direzione, ma potrebbero non bastare.
Se guardiamo alle esperienze estere, notiamo che diverse scuole (ad esempioin Gran Bretagna) sospendono le lezioni per diversi periodi dell'anno, ed in questi periodi i docenti si formano rimanendo all'interno della propria scuola.
La proposta di 1 o 2 giornate pedagogiche di fatto va nella direzione di organizzare giornate tematiche dove i docenti della scuola si autoformano su temi individuati dal collegio docenti (in relazione anche al Rav) .
Dalla nostra esperienza suggeriamo la sospensione di 1 o 2 giorni durante l'anno, meglio se nel periodo di novembre o dicembre, quando si ha la certezza di avere tutti i docenti in cattedra stabili.
Di contro, occorre condividere con i genitori una tale proposta meglio se con un questionario ad ampia adesione.
Occorre far capire alle famiglie che se la sospensione delle attività didattiche comporta un disservizio, dall'altra parte una formazione sistemica, tra tutti i docenti della stessa scuola, impatta fortemente sullo spirito di squadra sullo scambio di buone pratiche, sulla progettazione didattica.
Le giornate pedagogiche possono prevedere la sospensione anche dei soli pomeriggi e può essere organizzata con sessioni formative da 1 a 2 ore, anche con specifici interventi di esperti del territorio.
H On boarding, valorigramma, peer to peer
I Introduzione della robotica educativa come disciplina.
COn delibera degli organi collegiali la scuola che dirigo ha introdotto la robotica educativa ed il coding come disciplina fin dalla prima primaria
La "Robotica educativa" è una scienza emergente che fonde discipline appartenenti sia alle scienze umane sia alle scienze naturali. Nella attività di insegnamento nelle scuole sta diventando un potentissimo strumento di apprendimento e studio per comprendere meglio l'ambiente che ci circonda. La robotica aiuta ad applicare metodi di ragionamento e sperimentazione del mondo per prepararsi al "nuovo umanesimo delle macchine".
La robotica esalta la creatività degli studenti, la cooperazione ed il lavoro di gruppo. Si sperimenta "per errore" e si raggiungono obiettivi applicando concretamente il "learning by doing". La robotica è educativa: non solo si studiano i concetti teorici o virtuali, ma si applicano concretamente ad oggetti fisici coniugando il mondo digitale a quello analogico.
Con la robotica educativa si ricerca, si sperimenta, si schematizza, si incuriosisce, si stimola la creatività, si rinforza la capacità descrittiva, si sdrammatizza l'errore.
La robotica oltre che stimolare le abilità manuali infatti, induce a risvegliare la creatività perché lo scopo consiste nel costruire da singoli pezzi un robot completo, che poi deve essere programmata per svolgere determinati automatismi. A questo riguardo si deve sottolineare che alla robotica si arriva dopo una preparazione adeguata sui linguaggi di programmazione (software), che hanno uno dei loro fondamenti nella logica. Come ha sintetizzato bene un esperto della materia, “la robotica, essendo metaforicamente un'officina, dove si acquisiscono e si mettono in atto delle competenze, dà modo di vedere subito un risultato concreto; inoltre essa coinvolge la sfera creativa. Questi due aspetti fanno sì che con la robotica si attivi la motivazione nei ragazzi.”
L Formazione per i docenti
Fin dal primo settembre (si trovano tracce in rete) ho formato i docenti della scuola che dirigo , direttamente e gratuitamente, su temi di cui sono esperto (robotica educativa, cofing , making, tinkering, digitale nella didattica, ambienti di apprendimento)
Ho introdotto una selezione del personale da Mad attraverso una commissione interna e con colloqui di gruppo in situazione dove emergono le softskill e le capacità di fare squadra al fine di selezionale il miglio personale per la nostra scuola e i nostri studenti.
Ho introdotto il Valorigramma. All’interno delle istituzioni scolastiche i lruolo e le funzioni dei docenti e in generale degli operatori della scuola sono disciplinati da strumenti quali organigramma ed il funzionigramma (chi fa cosa e come lo fa). Eppure questi strumenti non ci danno alcuna informazione sulla relazione tra le parti, anzi spesso non fanno emergere i valori (taciti o espliciti) di una organizzazione.
Il valorigramma analizza i valori e le competenze che ogni singola persona può mettere a disposizione della scuola. La ricerca ci dice che tra le pratiche , in capo ai Dirigenti Scolastici, che hanno una elevata efficacia vi è il Knowledge Transfer ovvero la capacità di “mobilitare” la conoscenza, di rendere esplicitare e visibile la conoscenza tacita.
Ho avviato lo strumento dell’onboarding.
https://www.iclozzoatestino.edu.it/servizi/on-boarding
Abbiamo siglato negli ultimi 2 anni protocolli di intesa con scuole del territorio per formazione sistemica
M Introduzione dei giudizi e abolizioni dei voti nella sec di I grado
Attualmente la Scuola secondaria di primo grado, classi prime, ha in corso un progetto di ricerca azione dove sono stati aboliti i voti nelle verifiche intermedie e sono stati introdotti i giudizi come nella scuola primaria (in continuità con essa)
M Scuole dell’infanzia
Nella scuola dell’infanzia ho accelerato il processo di innovazione, avviando e potenziando l’aula a cielo aperto. E’ in corso di costruzione un nuovo polo 0-6 nel comune di Lozzo Atestino, una scuola super innovativa ed ad impatto ambientale zero.
E’ stata introdotta una pista di coding ed educazione stradale a cielo aperto di oltre 600 metri quadrati.
Abbiamo avviato i laboratori dell’inciampo. Si tratta di laboratori creativi e generativi che vedono gruppi di docenti discutere su una tematica comune, insieme a figure che hanno ruoli definiti come il controllore dello spazio e del tempo, il mediatore culturale, l'amico critico etc.
Nei laboratori dell'inciampo le tematiche che abbiamo affrontato sono state: inclusione, digitale, alleanza educativa con le famiglie.
Il laboratorio inizia solitamente con una serie di domande condivise su un file di scrittura editabile (ad esempio: quali le volte in cui mi sono sentito in difficoltà con il digitale? Cosa è per me il digitale? Una esperienza significativa con il digitale che mi ha visto coinvolto attivamente? ).
La conduzione del laboratorio funziona molto bene in approccio design thinking.
Condotto in modalità online o in presenza, ogni percorso può essere sviluppato in 2 fino a 5 incontri massimo. I laboratori dell'inciampo sono un percorso di formazione per adulti, dove i protagonisti riflettono con obiettività sui loro percorsi, attraverso un linguaggio informale descrivendo obiettivi, criticità, orizzonti di senso possibili.
N le relazioni con il territorio
Il territorio è visto come una risorsa, una opportunità per i nostri studenti. Lo è ancora di più nella nostra scuola.
Dai patti educativi di comunità, fino ai nonni ortolani, fino all’introduzione di piccoli animali domestici (nel 2019 ho portato una incubatrice elettrica per la nascita dei pulcini).
O Funzione strumentale Didattica innovazione e Commissioni Inclusione
SOno le figure ad hoc che si occupano della formazione sistemica della nostra scuola
Attualmente il territorio rafforza le progettualità della scuola sia attraverso contributi economici sia attraverso azioni volontarie (servizi educativi)
O Comunicare
La nostra scuola comunica attraverso il canale Telegram Il canale Telegram dell'Ic Lozzo Atestino: https://web.telegram.org/#/im?p=@iclozzoatestino
Che insieme al Canale Didattica e notizie informali rende la comunicazione con le famiglie costante e trasparente.
Ho fatto installare sanificatori in ogni aula ed impianti vmc, oltre a sperimentazioni con fotocatalisi con 2Gnanotech e vernice antivirale con Vestatis GMBNH (tutte esperienze rintracciabili in rete
Ho implementato la metodologia CLil, ed è in corso l'approccio MLTV e DEBATE.
Il mio atto di indirizzo, pubblicato sul sito ancora a 3 capisaldi l'organizzazione scolastica: formazione, innovazione e ambienti di apprendimento.
https://www.corriere.it/scuola/medie/21_marzo_17/vo-euganeo-preside-bussa-porta-vieni-scuola-me-048754ac-872c-11eb-83f9-db14ce9af997.shtml