Nome della scuola:
I.C. ISA 13 - SARZANA (SP)
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: :
Siamo Daniela e Barbara due maestre di scuola primaria che da oltre 25 anni insegnano in una scuola organizzata a tempo pieno. Viviamo da sempre la scuola come ambiente di occasioni, di incontri, di relazione. La nostra missione è creare queste occasioni, renderle appetibili per i nostri alunni e stimolare in loro quella sana curiosità da ricercatore che muove il nostro agire didattico ogni giorno. La tecnologia digitale si è inserita in questo processo come una naturale evoluzione delle metodologie e degli strumenti pregressi: la biblioteca digitale ha affiancato e ampliato quella cartacea, lo spazio drive ha potenziato la memoria del nostro archivio, classroom ha dilatato gli spazi e i tempi della scuola... Non siamo docenti da "digitale a tutti i costi", ma la pratica quotidiana ci ha permesso di plasmare questi strumenti rendendoli utili, e in alcuni casi "vitali, per praticare un'azione didattica inclusiva, capace di parlare la lingua di tutti e di scovare tutti, ma proprio tutti, e riportarli al gruppo.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti::
"Ponte digitale" è la narrazione dell'impianto metodologico che ha dato avvio e sostegno al percorso di una classe prima di scuola primaria a tempo pieno che, viste le condizioni dell'anno scolastico in corso, ha condotto le docenti a ideare e mettere in atto azioni didattiche semplici, sostenibili e ampiamente inclusive.
I dati certi fin dall'inizio erano le mascherine, da indossare sempre, il distanziamento, che rompeva di schemi dell’aula organizzata ad isole, le numerosissime assenze degli alunni e l'altissima percentuale di alunni stranieri appena arrivati in Italia. Le insegnanti però, durante il periodo di DaD dello scorso anno, avevano maturato una significativa esperienza con la classe quinta uscente, grazie all’utilizzo dei servizi offerti da Google Workspace, in particolare di Meet e Classroom. Questo ha permesso loro di pianificare una (ri)partenza “organizzata”.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro:
Questa esperienza ha sviluppato nella classe una forte coesione, il gruppo è saldo e inclusivo, il cammino è sincronizzato, tutti procedono allenando e sviluppando l’autonomia, ma sempre tenendosi per mano, sostenuti e sostenendo. Le famiglie si sentono partecipi, coinvolte e messe in condizione di camminare al fianco dei bambini. I docenti fanno squadra e la condivisione e il sostegno reciproco hanno avuto un'impennata significativa. Il ponte è un'architettura che agevola il collegamento tra casa e scuola, tra culture e lingue diverse, tra risorse cartacee, analogiche e digitali, tra adulti, tra bambini e tra adulti e bambini.
Il futuro ci vedrà protagonisti, noi e i nostri piccoli-grandi alunni, di un percorso di quotidiana innovazione, dove semplicità e complessità si incontreranno per renderci cittadini consapevolmente migliori.