"Il muro colorato delle idee" è un dipinto murale che intende collegare la scuola con il territorio, al fine di strappare idealmente i giovani dall'omologazione culturale, a favore della cultura intesa nel senso etimologico del termine ossia come ricerca e coltivazione di interessi in linea con le proprie inclinazioni, i propri sogni, le proprie aspirazioni, le proprie idee, in una parola il proprio sentire interiore.
Il progetto della realizzazione di un dipinto murale sulla parete esterna del Liceo Gassman (a Roma, zona Primavalle) ad opera degli studenti, è nato dalla collaborazione tra la prof.ssa di Storia dell’Arte Manuela Reggiani e l’associazione Progetto Tag Tendazioni-Cagmania Educativa di Strada. L’opera è stata completata da un video, un componimento poetico in romanesco e un brano di presentazione dell’iniziativa.
Il soggetto, ideato dagli studenti, nasce dalla volontà di creare in maniera autonoma e di denunciare il grande controsenso dell’uomo in quanto essere unico e irripetibile: l’omologazione culturale. Ecco la rappresentazione di una catena di montaggio dove studenti-uomini, ma a ben vedere esseri “informi”, vengono “creati” in serie come macchine e “istruiti” per mezzo di una chiavetta USB. Una mano che rappresenta il potere occulto plasma i vari individui che difficilmente possono ambire a diventare persone. Uno di questi però inaspettatamente si attarda nell’atto di recuperare un oggetto raro, si inginocchia e lo raccoglie come se si trattasse di un ritrovamento prezioso: un libro. Questa scena si svolge sullo sfondo colorato di una fiamma multicolore che rappresenta lo sprigionarsi della creatività artistico-letteraria, la dimensione delle idee, dei sogni, della fecondità che la cultura fruita nella maniera giusta e la scuola intesa come fucina di idee devono stimolare. Il libro è un oggetto materiale ma anche e soprattutto spirituale in quanto espressione di emozioni, ricordi, idee politiche, artistiche, frammenti di storia personale e sociale. Radicato nel passato, spesso ci parla di presente e di futuro.
I ragazzi non si sono fermati. In maniera del tutto autonoma hanno portato, amplificandolo, il messaggio nel territorio: ecco che viene realizzato in un tempo record di soli tre giorni, nel cuore del quartiere del mercato, un altro murales, connesso contenutisticamente al primo, per coinvolgere i cittadini, per ridare vita a uno spazio pubblico, per far rinascere un’area anonima attraverso una forma artistica immediata e diretta come uno slogan.
Non è questo il compito della scuola e degli insegnanti? Fornire mezzi, strumenti, occasioni di crescita personale, stimoli, per consentire ai giovani di potersi esprimere e di lasciare un segno nella società.
L’operazione ci sembra pienamente riuscita.
Il Muralismo, oggi fenomeno e forma d’arte sostenuta dalla municipalità, consente di tirar fuori in maniera diretta e chiara il proprio piglio polemico. Usare colori, pennelli e spray è divertente e conduce a uno spontaneismo creativo legato all’infanzia, età in cui si è liberi di esprimersi senza condizionamenti. Per queste e per altre ragioni un manipolo di studenti ha aderito con entusiasmo all’idea di realizzare un dipinto murale, dove gli studenti si schierano con chiarezza contro l’omologazione culturale.
La finalità non è semplicemente decorativo-ornamentale, ma vuole essere mezzo di libera espressione delle idee dei ragazzi e si inserisce nel progetto “Il muro colorato delle idee”, che in un secondo momento sarà aperto a tutte le classi in una sorta di work in progress , ossia un percorso che, come se si trattasse di un romanzo o di una storia che si presta a differenti finali, è aperto a vari contributi.
Il linguaggio visivo si presta all’integrazione tra le arti, collegate da un unico supporto, il muro, che ci riporta non solo al luogo fisico ossia la scuola ma anche al significato che questa istituzione deve assumere quello cioè di essere e proporsi come comunità di persone viva e operante all’interno della società.
Questa iniziativa ha anche una vocazione interdisciplinare, in quanto presenta un immediato collegamento con la musica, la danza, il teatro tutte forme d’arte correlate sia da un punto di vista contenutistico che sotto il profilo formale.
E’ un inizio di una storia, della nostra storia, non solo del nostro essere qui oggi, ma anche del nostro futuro sul quale , è evidente, abbiamo lasciato un segno… una traccia indelebile del nostro passaggio, un monumento destinato a “manere”, rimanere per sempre e a “monere”, veicolare un messaggio.
Il progetto è stato realizzato da circa dieci studenti appartenenti a diverse classi del liceo, ma trattandosi di un'iniziativa di stimolo creativo coinvolge l'intera scuola.
La promozione culturale giovanile, la creatività, la legalità, l'aggregazione e la cooperazione.