LUCIA SORCE

Descrizione della propria visione di scuola innovativa ed inclusiva: 
Ho cominciato l’avventura della Dirigenza scolastica quando avevo appena 36 anni, divenendo la “preside” più giovane della Sicilia per molti anni. Adesso che il mezzo secolo si avvicina, mi sento abbastanza matura per affrontare un bilancio consapevole e critico del mio percorso quindicinale di dirigenza scolastica nel territorio Stazione_Magione_Kalsa, ubicato tra la I e la II circoscrizione della città di Palermo, tra centro storico e periferia anonima, tra grandi ricchezze monumentali e povertà socio-educativa. Per gli altri dettagli sulla storia e le caratteristiche del contesto dell’istituto comprensivo, si rimanda alla lettura del “PTOF 2019/22_Il contesto”: https://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/PAIC89800X/ic-rita-borsellino/ptof/naviga/ Dal bilancio dell’esperienza e delle competenze maturate in questi anni, emerge con recente chiarezza la visione di una scuola innovativa e inclusiva che - forse per parecchio tempo inconsapevolmente - ho sviluppato nella continuità del mio mandato. La prima riflessione nitida sta proprio sulla continuità temporale e territoriale. Non credo si possa sviluppare alcuna politica scolastica incisiva e innovativa se non vi è un coinvolgimento responsabile di tutti gli attori e le attrici che agiscono – direttamente e indirettamente – la scuola, poiché i processi da perseguire in uno specifico territorio sono lenti, faticosi e necessitano di costanza e continui rilanci nel tempo. Credo, dunque, che un dirigente debba contenere quella che io definisco la frequente “sindrome dell’Ape Maia”, concentrando le proprie energie sul territorio ove è chiamato a operare, perfezionando la propria vision triennalmente, contestualmente alla revisione del PTOF. Il territorio dove opero da 15 anni è parecchio cambiato dal 2007 ad oggi, e sono cambiata molto anche io stessa, lasciando alle spalle la ragazzina inesperta e spaventata, per lasciare il posto a una consapevolezza sempre più ingombrante di quanto un ruolo può essere strategico in un determinato arco di tempo e spazio. Il cambiamento lento ma trasformativo del territorio è legato anche alla continuità garantita dalla presa in carico della dirigenza che ha stretto un forte legame con famiglie, associazioni, cittadini e portatori di interesse di vario tipo, nonché personale docente e ATA nello slogan “Insieme, Compagni e Squadra”. La scuola, dunque, ha un enorme potere e potenziale trasformativo e inclusivo, se sviluppato nel tempo e nello spazio. I risultati duraturi non si ottengono ora e qui. Il cambiamento del territorio Stazione_Magione_Kalsa è certamente dovuto (anche) alla costante azione trasformativa messa in atto dalla Scuola. La trasformazione passa anche dai nomi legati al processo di dimensionamento della rete scolastica: 2007/09 Direzione Didattica “Amari”; 2009/12 Istituto Comprensivo “Amari_Roncalli”; 2012/20 I.C.S. “Amari_Roncalli_Ferrara” per arrivare, più di recente, a identificare l’intera comunità educante nella figura di Rita Borsellino, ex alunna del plesso Ferrara e grande donna con cui il nostro Istituto ha ampiamente collaborato attraverso il Centro Studi dedicato dapprima a Paolo e, dopo la morte, anche alla nostra Rita. Come si crea, dunque, una scuola innovativa e inclusiva? Come si sviluppa una visione personalizzata? Non credono vi siano ricette valide per tutti i contesti scolastici ma esistono capisaldi e fondamenta in cui molte realtà innovative e inclusive possono ritrovarsi: - LA CONTINUITA' DELLA DIRIGENZA per governare adeguatamente un processo trasformativo, attivando costanti azioni di progettazione partecipata con genitori e amministrazione locale, facendosi garante di una costante mediazione tra portatori di interesse; - IL RISPETTO DELLE IDENTITA' STORICHE, proprie di ogni plesso, attraverso il riconoscimento del nome durante i vari processi di dimensionamento della rete scolastica, fino alla identificazione in una nuova identità comune che rappresenta tutti e tutte, senza togliere a nessuno (nel caso dell’ICS Rita Borsellino, ciascun plesso ha mantenuto il proprio nome storico: Michele Amari, Angelo Roncalli, Francesco Ferrara); - LA VERTICALIZZAZIONE DEL PROCESSO EDUCATIVO, mediante la costituzione (purché territorialmente funzionale) di istituti comprensivi, al fine di garantire un confronto costante tra ordini di scuola diversi e complementari e la presa in carico di minori e famiglie da 3 a 14 anni, incrementando inoltre il rapporto con le realtà limitrofe dello 03. Il nostro Istituto - pur ubicato tra due circoscrizioni assai diverse per composizione e organizzazione - è un esempio fortunato di comprensivo, non essendo i plessi troppo distanti tra loro. La mappa del tour virtuale mostra dall’alto la localizzazione dei tre macro edifici che compongono l’istituto comprensivo, esteso da Piazza Magione (plesso Ferrara, infanzia e primaria) fino a via Archirafi (plesso Amari, infanzia e primaria), con al centro la scuola secondaria di via Randazzo (plesso Roncalli). Negli ultimi anni abbiamo lavorato moltissimo anche con le realtà dello 03 (Nido Palagonia, Spazio “libero gioco”, Nido Maria Pia di Savoia) per condividere una stessa idea di bambino, metodologie, fondamenta pedagogiche atte a favorire una continuità didattica e inclusiva, quasi “naturale”, aprendo preventivamente gli spazi della scuola dell’infanzia ai futuri fruitori. Importantissimo è stato il processo di ricercazione realizzato, nel biennio 2019/21, con il supporto della pedagogista Elena Mignosi dell’Università di Palermo sul curricolo 06 nell’ambito del progetto “Dappertutto_ Territori e comunità per inventare il futuro”, che sarà raccontato in un testo scientifico di prossima pubblicazione.https://percorsiconibambini.it/dappertutto/2021/07/05/zerosei-curricolo-dappertutto-presentazione/ - LO SGUARDO SCONFINATO SUL TERRITORIO, attivando reti di scuole e alleanze con il terzo settore, dotandosi di strumenti metodologici efficaci per mappare bisogni educativi e potenzialità inespresse, realizzare i percorsi educativi dentro e fuori gli edifici scolastici di pertinenza, organizzare eventi per la comunità, accogliere eventi proposti da terzi, divenire punto di riferimento per la collettività a prescindere dal principale servizio educativo offerto; un esempio rivoluzionario e riuscitissimo è stato aprire la scuola il sabato e la domenica per ospitare artisti e laboratori di tutti i tipi con Magione WE: https://www.youtube.com/channel/UCkZvEH2QGbFdBGiIp1GrHWA - LA TRASFORMAZIONE INNOVATIVA DEGLI SPAZI, mediante ambienti dinamici, multimediali, mediante ambienti recuperati, riadattati, rivitalizzati con l’acquisto di nuovi arredi e TIC ma anche con il contributo di volontari, artisti, donatori. Negli ultimi anni la scuola ha intercettato parecchie donazioni di TIC e attualmente è in lista di attesa per godere di arredi d’ufficio dismessi da una nota compagnia telefonica che sta rinnovando la propria sede a Palermo. Miriamo a rendere gli ambienti accoglienti, colorati, morbidi, funzionali, nonostante le strutture architettoniche ospitanti siano rigidamente strutturate. Un esempio: https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1sgpIwG3wV-qldQLri1gpoO_dvU1mn6wM - L'INCLUSIONE COME PRASSI, NON COME SLOGAN, ricordando che tutti si coniuga con ognuno. Il Ministro Patrizio Bianchi, durante la sua visita lo scorso 23 maggio, ha definito la nostra una scuola affettuosa, riprendendo il concetto espresso nella trasmissione di Fabio Fazio, conduttore di “Il tempo che fa”, alla domanda su quale fosse la sua idea di scuola. Il ministro ha risposto senza esitazioni “una scuola affettuosa”, capace di ricostruire la dimensione relazionale e cooperativa, la socialità, dopo anni di individualismo spinto, contro una scuola colabrodo che disperde ogni anno troppi studenti e studentesse. Per essere davvero “affettuosa” la scuola dovrebbe occuparsi di tutti i suoi alunni, e soprattutto dei più fragili, rimuovendo le cause principali della loro fragilità: la rigidità dei programmi e degli standard di apprendimento, le ripetenze, la scarsa attenzione alla dimensione emotiva e al benessere di tutti gli studenti. Da anni nelle nostre classi convivono minori con background assai diversi tra loro e la politica della scuola mira non alla concorrenza ma alla benevolenza, allo stare insieme compensando alcune storture sociali. Non è facile ma possibile. Il motto del nostro istituto è “Oltre le parole, l’esempio” per ricordarci reciprocamente l’arte del praticare sul campo piuttosto che quella di declamare senza fatti. Risulta un impegno molto gravoso che porta spesso a chiedere scusa quando si sbaglia, sorreggendoci gli uni con le altre quando si inciampa rispetto a un esempio dato male. E’ necessario un continuo lavoro che permetta un confronto tra parti diverse, in cui ognuno può essere chi è veramente, a partire da bambini e bambine di qualsiasi provenienza socio-culturale e geografica. Sfida quotidiana complessa da affrontare, soprattutto per chi ha la pretesa di educare, provando a contaminare positivamente contesti che ostacolano sincerità e autenticità, soprattutto nel nostro contesto che ha la fortuna di avere un elevato numero di alunni/e con CNI. ● IL FUTURO COME TRAGUARDO VICINO. La scuola deve essere il luogo in cui far crescere capacità critiche, visioni del mondo oltre il presente, il luogo in cui – issandosi sulle spalle dei giganti del passato – imparare ad affrontare un futuro che oggi appare come non mai incerto e fragile. Dobbiamo coltivare unna scuola molto diversa da quella che abbiamo conosciuto e praticato, che ha prodotto risultati insufficienti, come dimostrano ormai tantissimi indicatori. Una scuola come quella ipotizzata da Alessandro Baricco nella sua lectio magistralis dello scorso 2 settembre per INDIRE, attuando politicamente le sette rivoluzionarie mosse per la scuola, proposte dal noto scrittore https://www.youtube.com/watch?v=NIq4jt7rJY0. Il futuro è già presente se abbiamo la convinzione che non possiamo accontentarci di tornare alla situazione precedente alla pandemia, ma è divenuto urgente e indifferibile avviare una vera fase costituente per la scuola, che divenga il motore di una crescita del Paese.
Descrizione dei traguardi ad oggi raggiunti con la tua comunità educante: 
Provo a elaborare questo punto trascrivendo l’incipit di un articolo del maestro Franco Lorenzoni che cita l’esperienza della nostra comunità educante, in un articolo del 23.10.2021 su “Internazionale” intitolato “I patti educativi che sostengono la rigenerazione culturale dei territori”: Tutto è nato dalla difesa di un campetto di calcio nella grande piazza della Magione, a Palermo, dove Giovanni Falcone e Paolo Borsellino giocavano da ragazzini. È intorno a quel rettangolo di gioco in cui si svolse per protesta una mitica partita infinita, durata 24 ore, che si sono cominciate ad aggregare alcune associazioni nel Patto educativo Stazione-Magione-Kalsa. Durante la pandemia, insieme alla parrocchia e a due scuole dirette da due donne intelligenti e intraprendenti, sono stati raccolti fondi per garantire l’essenziale distribuzione alimentare a famiglie in povertà assoluta e per distribuire subito tablet per la dad, senza attendere l’arrivo dei fondi dal ministero.  A dare una mano c’è stato anche l’impegno del presidente della circoscrizione, che ha promosso dei “consigli di strada”, che spesso si svolgono proprio a piazza Magione, di fronte alla scuola che porta il nome di Rita Borsellino.  La biblioteca Booq, che si autodefinisce bibliofficina e luogo di tutte le ipotesi, è un altro spazio di aggregazione per gli abitanti del quartiere della Kalsa. Insieme a diverse organizzazioni del terzo settore, ha stabilito un rapporto organico con due istituti comprensivi e insieme progettano e promuovono iniziative di rigenerazione urbana. (…) Ascolto le storie di queste esperienze narrate a distanza in un incontro promosso tra gli altri dal Forum disuguaglianze diversità, e mi domando cosa abbiano in comune questi tentativi di aggregazioni comunitarie intorno al tema dell’educare. Certamente le parole di Franco Lorenzoni sono più accattivanti delle mie ma provo a rendere ancora più concreto e analitico l’insieme dei traguardi raggiunti con la comunità educante negli ultimi dieci anni: - 2013/!4_ Contrastare il progetto di riqualificazione di Piazza Magione proposto dall’amministrazione comunale e salvare il campetto dall’area di sgambamento cani; avviamo i lavori di progettazione partecipata per presentare il progetto di una piazza a misura di bambino; - 2014/15_ Contrastare lo sgombero non organizzato di bambini e bambine per i lavori di ristrutturazione di un plesso e trovare locali adeguati nel territorio, dove garantire un adeguato diritto allo studio (prima forma di “sconfinamento”); dirigente, docenti e genitori occupano la scuola; - 2015/16: Seguiamo i lavori di ristrutturazione e inauguriamo la consegna di alcune aule con la piantumazione dell’albero Aylan nel giardino storico della scuola, in presenza di Rita Borsellino - 2016/17: Otteniamo la riqualificazione del campetto spontaneo e – grazie al crowfounding di addiopizzo – sono istallati in piazza i giochi progettati da bambini e bambine, con il supporto di architette volontarie; è inaugurata anche la palestra san Basilio dopo una lunga chiusura triennale (dalle porte murate alle porte aperte) - 2017/18: Continua il crowfounding di addiopzzo per acquistare attrezzature per la palestra e organizziamo la mostra “C’era una volta la scuola” durante la quale esponiamo per la prima volta in pubblico i registri di classe con Paolo, Rita e Salvatore Borsellino alunni; Rita partecipa commossa. - 2017/18: Sottoscriviamo il “Patto per il territorio Stazione_Magione_Kalsa” in presenza del Sindaco e lanciamo il progetto “Magione WE” aprendo la scuola il sabato e la domenica al territorio e alla città, in compagnia di musicisti, giocolieri, narratori e artisti variegati. Un successo! E’ inoltre avviato il progetto pluriennale “Dappertutto_ Comunità e territori per inventare il futuro”; Presentiamo al pubblico “Altritudini” una bibliografia i cui volumi sono acquistati grazie all’iniziativa promossa dalla scuola e dal Comitato Addiopizzo presso il ristorante Sciurum; realizziamo il laboratorio “Memorie in rima” con il rap Cristian Picciotto il cui risultato è presentato al Teatro Garibaldi; si tengono i primi Consigli di strada davanti la scuola e i giornali documentano la “Rinascita della Magione” - 2018/19: Avviamo una ricerca per creare un Osservatorio sulla qualità della vita con il supporto di Aislo e una serie di associazioni interessate al tema; avviamo il progetto pluriennale #Tu6scuola volto a cambiare il volto del plesso Roncalli mediante una riqualificazione degli spazi e una sperimentazione didattica attraverso il cinema; - 2019/20: Inauguriamo la stradella davanti la scuola trasformata – grazie all’ennesima azione di progettazione partecipata – da pantano a playground! Partecipiamo al festival “Un mare di libri” e presntiamo al Teatro Montevergini i risultati della ricerca sulla qualità della vita; affrontiamo il durissimo lockdown in squadra e in estate avviamo un campus estivo, dopo avere intercettato la donazione di una piscina che posizioniamo nel cortile esterno della palestra San Basilio, a pochi passi dalla piazza; - 2020/21: Affrontiamo la pandemia garantendo la dad e il sostegno alle famiglie più fragili e vulnerabili e ospitiamo – nel cortile del plesso Amari – la locale ASD Roller Academy che ha tra le proprie allieve una campionessa regionale! In estate – nel pieno rispetto delle normative anticontagio – ospitiamo presso l’auditorium del plesso Ferrara lo spettacolo teatrale “Una misura precauzionale”, testimoniando concretamente l’idea di una scuola che vive il connubio dentro-fuori come reciprocità e complementarietà. - 2021/22: in pochi mesi sono stati organizzati già moltissimi eventi con il territorio: la giornata delle Fondazioni; il Festival delle letterature migranti, La giornata dei diritti al Teatro Massimo e molto altro. Risultati concreti: - Riduzione sostanziale dell’indice di dispersione scolastica; - Scuola selezionata da INDIRE come esempio virtuoso e documentato di comunità educante - Scuola selezionata dal “Forum disuguaglianze diversita” come esempio virtuoso di comunità educante - Partecipazione a moltissime iniziative cittadine, sconfinamenti vari e promozione di numerosi eventi culturali di quartiere: https://percorsiconibambini.it/dappertutto/eventi-diffusi-di-quartiere/, https://percorsiconibambini.it/dappertutto/2021/09/30/non-sono-un-murales-segni-di-comunita-a-cura-delle-reti-di-partenariato-dei-progetti-stemlab-tu6scuola-e-dappertutto/, - Pubblicazione di una “Guida pedibus per il quartiere Kalsa”: https://percorsiconibambini.it/dappertutto/2021/07/23/comunitachegioca-guida-pedibus-quartiere-kalsa/ - Pubblicazione della guida “Dappertutto_Guida collettiva di quartiere" - Partecipazione al film di Paolo Piacenza sulle povertà educative - Apertura della bibliofficina Booq: https://www.produzionidalbasso.com/project/sostieni-booq/ - Confronto con altre comunità educanti locali e nazionali, grazie anche al supporto della fondazione Villa Montesca - Aumento trand iscrizione del ceto medio e progressista in un contesto considerato degradato fino a pochi anni addietro; - Sede del coworking sulla destinazione d’uso del Collegio della Sapienza in Piazza Magione, alla presenza dell’amministrazione comunale, Università e circa 30 realtà associative; - Sede decentrata del “Teatro dei ragazzi”, grazie ai cui volontari creiamo un coro di voci bianche, promuovendo possibilità soprattutto a chi non ha molte altre possibilità. - Pubblicazione del Manifesto della comunità educante, presentato durante il Consiglio di strada del 15.10.2021 alla Comunità educante e al Sindaco. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla lettura della rassegna stampa "Dicono di noi": https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1ZmeJ03ODOpaRbpmAMw2YiPBKUQAesNl2 Per una sintesi dei risultati finora ottenuti, si integra il testo con il Manifesto della comunità educante, sopra accennato. LA PIAZZA CHE EDUCA Manifesto della Comunità educante, 15 ottobre 2021 Caro Signor Sindaco, Gentili intervenuti, presenti, assenti lontani e vicini, Non sono certo brava come Rodari o Bruno Tognolini Ma scrivo lo stesso in rima per conto di bambine e bambini. Rappresento la Scuola e l’intera comunità educante Che finora ha camminato insieme, unita e trionfante, Passo dopo passo, traguardo dopo traguardo, Condividendo battaglie, conflitti e allargando lo sguardo. Da circa dieci anni uniamo idee, visioni, progetti e forze Per migliorare il territorio e levigare alcune scorze, Per contrastare la miseria e la povertà educativa Con progetti, Magione WE e ogni altro tipo di iniziativa. Faccio un veloce salto indietro, andando lontano, Quando non c’era nulla in piazza e la stradella era un pantano! Abbiamo salvato il campetto dallo sgambamento cani, Abbiamo progettato e posizionato i giochi per i piccoli sovrani. La palestra è diventata una fucina di sport e possibilità, Soprattutto per chi un’altra possibilità proprio non ce l’ha. Il giardino della scuola allestito con giochi, sedie e tavolini, ha accolto spettacoli, convegni, giocolieri e ballerini! Associazioni, terzo settore e volontari si sono dati da fare, Per trovare fondi e persino il covid anche contrastare. Abbiamo offerto servizi, aperto la scuola la domenica e il sabato, Abbiamo portato la spesa, sollevato gli animi e fatto coraggio. Persino una piscina abbiamo intercettato, E un campus estivo in breve tempo organizzato, La bibliofficina Booq aperto, diffondendo libri e cultura, Per chi è lettore forte e per chi ha la testa dura. E persino la Chiesa di Santi Euno e Giuliano occupato Per ospitare scrittori e agire l’aggettivo “sconfinato”. Questo “abbiamo” è un collettivo plurale, Fatto di attivisti, genitori, associazioni che migliorano il sociale. Fatto da docenti e personale ATA che ogni giorno fatica Per garantire a tutti e tutte migliori prospettive di vita. Che prospettive dunque abbiamo per questo territorio? Vogliamo pensare ai bambini o la loro presenza è connessa al purgatorio? Vogliamo certezze perché questo lavoro di squadra non vada perduto E “Dappertutto“ risuoni l’eco del nostro collettivo contributo. Vogliamo una piazza a misura di bambino, Senza cacche e bottiglie o cartacce di panino. Vogliamo la manutenzione del campetto, dei giochi, della stradella, Per rendere questa zona ancora più sportiva e bella. Un prato sempre verde in cui al sicuro giocare, e l’area attrezzi per gli atleti presto da realizzare, per convivere insieme senza danneggiare. I giochi dei bambini e gli interessi di chi si vuole allenare. Vorremmo avere il Teatro Garibaldi affidato alla scuola, Per farci le recite, organizzare convegni, appendere lenzuola. Vorremmo la copertura per la nostra grande piscina, Da usare tutto l’anno, dalla sera alla mattina, Per piccoli e grandi, mamme, papà e bagnini, Organizzare corsi, far nuoto a scuola, evitando gli acquitrini. Ma soprattutto vorremmo capire di questo Colosso1 cosa ne volete fare, Un museo, un covo per turisti, un ostello o un centro sociale? Avremmo bisogno di servizi educativi, di una prospettiva rivoluzionaria, di asili nido, scuola dell’infanzia e di una scuola secondaria. Ascoltate i bisogni dei bambini, questo è un vero appellatorio Dal futuro Convento dipende il futuro di questo territorio, Facciamoci qualcosa di utile e bello, un “conciliatorio”, Qualcosa di simbolico per la città, come fosse un villino Florio. Senza sottovalutare esigenze di abitanti, commercianti, artisti e cittadini, Ricordiamoci che il futuro è nelle mani di bambine e bambini. Offriamo a chi meno ha molte più possibilità, Pareggiamo i conti con la sfiga e le scale della società. Ed essendo un consiglio di strada, mi perdonerete una digressione Se arrivo a sconfinare anche in seconda circoscrizione. Allargate lo sguardo fino a via Tiro a segno e dintorni, Abbattiamo gli ecomostri e coltiviamo pure in quella zona sogni, Respingiamo la monnezza con nuovi spazi gioco, Pedonalizzate strade per biciclette e pattini: non è cosa da poco! Progettate con la gente, con chi desidera un futuro migliore, Con chi non si arrende davanti al degrado e vuol premere l’acceleratore. Vogliamo certezze e chiarimenti per continuare a sognare, Per resistere insieme, in squadra e ancora più in alto volare! Vogliamo ricordare Rita, Giovanni e Paolo che qui hanno studiato e giocato, e a loro dedicare ogni nobile risultato finora ottenuto. LUCIA SORCE Dirigente Scolastica ICS Rita Borsellino_Palermo 1 Convento SS- Maria della Sapienza, al centro di Piazza Magione
Descrizione di come è stata gestita l’emergenza sanitaria nelle propria scuola/scuole: 
Sarebbe banale dire che la nostra scuola, come qualsiasi altra scuola, ha provato a fronteggiare la devastazione del lockdown utilizzando al meglio le proprie risorse umane, professionali e strumentali, favorendo la didattica a distanza e supportando a distanza anche le famiglie. Probabilmente il valore aggiunto del nostro istituto, nella gestione della pandemia, è stato il background maturato come consapevolezza dell’esistenza di una comunità educante capace di coadiuvare la scuola nel difficile compito di fronteggiare gli effetti della pandemia, in un contesto in cui chi era povero è divenuto più povero. Tra le scelte più significative affrontate vi è stata quella di virare l’offerta formativa programmata prima del lockdown per contrastare i danni della pandemia. In particolare, seppur con enormi sforzi, è stata realizzata una confluenza degli obiettivi di tre macroprogetti pluriennali caratterizzanti il nostro POF (Dappertutto, #Tu6SCUOLA e STEMLab) verso un unico obiettivo: supportare adulti e minori fragili. Lo abbiamo fatto concordando a ciascuna associazione partner di varare il proprio operato nella medesima direzione, previa autorizzazione delle modifiche progettuali. E’ stato così possibile: - Aprire uno sportello solidale https://percorsiconibambini.it/dappertutto/2021/02/12/sportello-solidale-2021/ - Aprire uno sportello di ascolto e di supporto socio-psicologico: http://paic89800x.istruzione.site/attachments/article/3469/SPORTELLO%20DI%20ASCOLTO%20E%20PSICOLOGICO%20.jpg - Aprire uno sportello informatico a supporto delle famiglie per gestione classi virtuali e registro ARGO: http://paic89800x.istruzione.site/attachments/article/3461/Locandina%20Supporto%20Informatico.pdf - Aderire all’iniziativa di raccolta fondi per una spesa solidale "Facciamo rete" promossa con il contributo di Addiopizzo per le famiglie della Kalsa: https://www.addiopizzo.org/index.php/raccolta-alimentare-facciamo-rete/ - Diffondere l’operazione “Risorgimento Digitale” promossa da Telefono Azzurro Palermo presso le famiglie, anche tramite i citati sportelli: http://paic89800x.istruzione.site/attachments/article/3455/Telefono%20Azzurro_Risorgimento%20digitale%20.pdf - Diffondere l'iniziativa "CiStoDentro" per offrire ai genitori uno strumento per scoprire idee, attività e giochi da realizzare e sperimentare con i propri figli, a casa, durante il lockdown: http://famiglia.governo.it/ci-sto-dentro/il-progetto/ - Allestire nuovi spazi didattici durante il periodo del lockdown per predisporre una scuola ancora più accogliente e calorosa per il rientro in presenza: STEMLab plesso Amari, STEMLab plesso Ferrara, Music Read Lab_plesso Ferrara; BiblioLab_plesso Ferrara; Auditorium teatre_plesso Ferrara; Flowers Room_Plesso Ferrara; MultiLab_Plesso Ferrara; - Allestimento del giardino storico plesso Ferrara e cortile plesso Amari con tavoli, sedie, panche e giochi per favorire la didattica all’aperto; - Realizzare dei tour virtuali con tecnologia immersiva 3D per consentire alle famiglie di “entrare” della la scuola, almeno virtualmente, mostrando loro i nuovi ambienti didattici allestiti durante il lockdown: http://icsritaborsellino.edu.it/index.php/cerca-nel-sito/10-news-in-evidenza/129-lunedi-18-gennaio-2021-scuola-aperta-presentazione-tour-virtuale Un esempio di pagina sito durante il lockdown: http://paic89800x.istruzione.site/index89e7.html?start=44 A breve, partirà il progetto sperimentale di un docufilm con il regista italo-svizzero Nicola Bellucci per documentale un quinquennio di vita scolastica (dalla prima alla quinta primaria) durante la pandemia ma soprattutto al fine di documentare le pratiche di rilancio della comunità educante rispetto a questo particolare momento storico.
Descrivere la sfida più grande per il futuro della tua scuola: 
RAFFORZARE IL DIALOGO TRA SCUOLA E FAMIGLIA Mantenere le aspettative di scuola aperta al territorio, sensibile all’ascolto e ai bisogni di ciascuno non è facile, considerando la complessità burocratica di questi anni e la mancata semplificazione di molte procedure amministrative o, più semplicemente, un organico docente e ATA non sempre adeguato a corrispondere davvero ai numerosi bisogni educativi speciali emergenti. Non è semplice essere un leader educativo ma è essenziale posizionare al centro di ogni scelta di politica scolastica i bambini e le bambine, le famiglie, il territorio, attivando continui momenti di confronto e scambio. QUALIFICARE L'OFFERTA FORMATIVA COME CONTRASTO ALLA DISPERSIONE Calibrare una offerta formativa che non abbia fretta, evitando gli interventi “mordi e fuggi” ma programmando percorsi ampi, pluriennali, in cui tutti i soggetti coinvolti abbiamo modo di riconoscersi e svolgere una parte attiva e consapevole. E’ difficile selezionare le “cose da fare” tra una molteplicità di stimoli importanti ma è altrettanto capire “cosa non fare” e – tra queste – va evitata la sovrabbondanza dell’offerta formativa, se non funzionale a un tempo e uno spazio adeguato POSIZIONARE PEDAGOGICAMENTE LA PROPRIA VISION Il nostro modello di scuola si centra tra le Avanguardie educative di INDIRE (a cui probabilmente aderiremo tra qualche anno, quando condivideremo la stessa idea di innovazione all’interno del Collegio docenti) e il Movimento di Cooperazione Educativa che proviamo a sperimentare soprattutto nelle relazioni con i soggetti esterni. L’obiettivo grande a cui aspiro è sensibilizzare il personale docente circa il ruolo politico insito nel processo di insegnamento-apprendimento e in ogni scelta di politica scolastica e lavorare affinché ciascun/a docente sviluppi soprattutto le “8 competenze di Montecastrilli”: https://www.giuntiscuola.it/articoli/e-noi-insegnanti-che-competenze-dovremm/. Mi auguro che continui fruttuosa la collaborazione con Franco Lorenzoni e mi propongo di sviluppare percorsi di autoformazione su questi temi assai presto. PROMUOVERE UN APPROCCIO IN LINEA CON LE PIU' AVANZATE ESPERIENZE INTERNAZIONALI Per essere veramente innovativi e inclusivi occorre una visione ampia e curiosa che superi i confini del nostro contesto cittadino, regionale, nazionale e spazi in Europa e verso altri continenti. Bisogna guardare a chi è più avanti, a chi fa meglio, a chi ha trovato soluzioni prima di noi, a chi ha superato problematiche simili invertendo paradigmi e formule ristrette. I progetti europei sono importanti occasioni di formazione e crescita professionale ma non bastano se gli effetti della contaminazione finisco con il progetto. E’ fondamentale curare questa visione allargata nei prossimi anni e aumentare la possibilità – anche solo virtuale – di approcciarsi alle più avanzate esperienze nazionali, europee e internazionali. Molto interessanti la scuola-citta' Pestalozzi, modello utopico e unico in Italia insieme ad altre due scuole, la Don Milani a Genova e la Rinascita a Milano. Fare formazione o uno scambio, un gemellaggio con una delle tre sarebbe molto interessante.
Nome della scuola: 
ICS RITA BORSELLINO
Regione: 
SICILIA
Città: 
Palermo