Tipologia dell'ente/Kind of organization:
Nome dell'ente che lo ha realizzato/Organization-institute presenting the project:
ISTITUTO SCOLASTICO SUORE FRANCESCANE - CIVITA CASTELLANA
Descrizione del progetto/Describe the project :
I bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia, vista la loro confidenza con gli ipad, smartphone e altri dispositivi digitali, possiedono le capacità per programmare un robot educativo?
Da questo interrogativo ha preso spunto il progetto “Il mio amico Robottino”, che ha coinvolto i bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto scolastico Suore Francescane di Civita Castellana.
Obiettivo del progetto dimostrare che i bambini, anche in età precoce, sanno approcciarsi al coding e possono a loro volta ricavarne benefici, arrivando a programmare in piena autonomia un robot educativo.
Dai dati raccolti sui 12 alunni coinvolti emergeva che quasi tutti utilizzavano strumenti tecnologici ma non possedevano una lateralizzazione definita, quindi non sapevano orientarsi nello spazio.
Sono state allora strutturare una serie di esperienze con l’obiettivo di aiutarli a scoprire e utilizzare consapevolmente le direzioni, abilità necessaria per poter poi programmare in autonomia il robot educativo. Così hanno giocato a campana, vestito i panni di un robot, cantato e ballato, eseguito esercizi in palestra.
È proprio con l’esperienza corporea che il bambino può iniziare un percorso di introduzione al coding, in quanto l’intervento psicomotorio, facendo leva sul movimento e sul gioco, facilita l’espressione delle risorse e delle potenzialità.
Il lavoro sul coding è stato effettuato in modalità unplugged, senza dispositivi digitali, praticando attività che sostengono lo sviluppo del pensiero computazionale, attraverso esperienze che chiamano in causa la logica e i concetti di base della programmazione.
Si è quindi passati alla conoscenza del robot educativo.
Sapete come si muove un robot? Si muove un passo alla volta, risponde ai nostri comandi e se sbagliamo i comandi, sbaglia.
Dopo averne parlato tra loro, i bambini hanno scelto di chiamarlo “Robottino”. Questo il nome assegnato al piccolo robot educativo ‘Sapientino’con il quale hanno giocato con successo a programmare, avvicinandoli alla robotica educativa in modo creativo e divertente.
Il progetto ha dimostrato che agendo sulla zona di sviluppo prossimale dei bambini, questi possono diventare capaci di programmare in piena autonomia un robot educativo. Ciò dimostra chela sfida dell’educazione nell’era digitale non si risolve con una maggiore quantità di tecnologie a disposizione, ma dando centralità ai modelli di interazione didattica che le utilizzano. In questa direzione il coding e il pensiero computazione rappresentano un valido ausilio.
Link al video di presentazione/Link to the presentation video:
https://youtu.be/Vb_pcVssAO8
Categoria del progetto/Project category :
Educazione fino a 10 anni/Up to 10 years
Uso delle tecnologie / Use of technologies:
Il progetto è stato realizzato con l'uso esclusivo di materiale analogico (coding unplugged). L'unico dispositivo utilizzato, inserito a conclusione del percorso di introduzione al pensiero computazionale, è stato il Robot educativo della Clementoni.
Con quanti utenti interagisce il progetto?/How many users does the project interact with? :
Il progetto ha coinvolto tutti gli alunni dell'ultimo anno della scuola dell'Infanzia e quelli della classe Prima, per un totale di 55 bambini.
Di quali mezzi o canali si avvale il progetto?/Which media or channels does the project use?:
Il progetto è stato sostenuto unicamente dall'Istituto.
Il progetto è già stato replicato? /Has the project already been replicated? :
Il progetto che presentiamo è stato avviato tre anni fa e viene da allora replicato annualmente, sempre con i bambini dell'ultimo anno della scuola dell'Infanzia e della classe Prima. Gli alunni della classe Prima, in quanto già formati, sono chiamati a formare i loro amici della scuola dell'Infanzia attraverso un'educazione tra pari.
Quali sono le aspettative future?/What are future expectations?:
Dal prossimo anno attiveremo dei laboratori settimanali per l'implementazione del pensiero computazionale e lo sviluppo delle capacità di programmazione, con step di difficoltà progressive, che coinvolgerà gli alunni delle classi Seconda, Terza, Quarta e Quinta.
Durata progetto/project duration:
Risultati ottenuti/Results:
Il dato finale conferma l’aspettativa che si era creata a seguito delle verifiche sul possesso del prerequisito della conoscenza delle direzioni, dove le bambine erano prevalse. Un aspetto che è stato considerato fondamentale per l’affermazione da parte delle bambine nei tentativi di programmazione del Robot educativo, è stato quello dell’attenzione riservata a tutte le fasi del progetto. Le bambine, che in ingresso possedevano statisticamente una minore quotidianità con i dispositivi tecnologici, hanno affrontato il lavoro con particolare serietà, destinando particolare attenzione alle informazioni che venivano trasmesse. Questo dato finale conferma la tesi che la programmazione non è solo “roba da maschi” e che basta impararla fin da bambine. Le ricerche in materia sostengono che la maggior parte delle giovani europee viene attratta dalle materie scientifiche e tecnologiche – soprattutto nella fascia di età tra gli 11 e i 12 anni – per poi vedere il loro interesse calare drasticamente . Tra le cause alla base di questo vertiginoso abbandono, la mancanza di creatività nelle attività di divulgazione di queste materie, che invece è stata centrale nell’impostazione e nello svolgimento del progetto realizzato con i bambini della scuola dell’infanzia. È, quello ottenuto dal progetto, un dato da sottoporre obbligatoriamente al vaglio della recente letteratura scientifica in materia, che attestano quanto le bambine, intorno ai sei anni, iniziano a mettere in discussione il proprio valore e la propria intelligenza, sviluppando un senso di inferiorità, tendendo a declinare l’intelligenza al maschile e a rifiutarsi di prendere parte ai giochi per i “più intelligenti”, non ritenendo le loro capacità all’altezza .
Il rischio, anche nella scuola, è che alcuni modelli educativi e didattici possano contribuire a far sorgere e radicare un senso di inadeguatezza nelle bambine: i dati conclusivi del lavoro, decretano invece la loro palese affermazione. Questo il dato più importante conseguito, unitamente al rafforzamento e alla definizione della lateralizzazione degli alunni, fondamentale per riuscire nella programmazione.
Cognome del coordinatore del progetto/project coordinator surname :
Nome del coordinatore del progetto/project coordinator name :
Il Progetto ha contribuito ad affrontare la pandemia da Covid-19? / Has the project helped facing the emergency of Covid-19? :
Sì, perché lavorare con il Coding significa adottare strategie diverse e creative, come quella di inventare nuove modalità per lavorare insieme in tempi di Covid-19.