Giulio Falco

Nome della scuola: 
ITCG A. Mapelli - Monza
Città: 
MONZA
Regione: 
LOMBARDIA
Disciplina/e Insegnata: 
INFORMATICA
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Insegno informatica presso l' I.I.S. “A. Mapelli” di Monza dal 1993. Nei sei anni precedenti al mio ingresso in ruolo, mi sono occupato di progettazione di Sistemi Esperti per il sistema bancario e assicurativo, in qualità di Knowledge Engineer presso “A.I.S.- Artificial Intelligence Software S.p.A.” di Milano. All'interno della stessa azienda ho avuto la possibilità di approfondire, per primo in Italia, il software “Mathematica” di Wolfram Research Inc., di cui la A.I.S. S.p.A. aveva l'esclusiva nazionale. Man mano mi sono appassionato ai possibili utilizzi didattici, oltre che industriali, del programma e mi sono occupato anche della formazione dei nostri clienti, tra i quali la European Business School di Milano, in cui ho insegnato. Da questa esperienza è scaturita anche la pubblicazione di un libro dal titolo “Mathematica- Principi e Applicazioni” - Editore Addison Wesley – gennaio 1993. Dopo l'esperienza come formatore ho maturato la scelta di intraprendere la carriera di insegnante, dettata soprattutto dal mio grande amore per la cultura e per la sua diffusione tra i giovani. Dal 2015 circa ho iniziato ad utilizzare la piattaforma innovativa ed open source “Moodle” per e-learning, che ho provveduto ad installare su un server Linux personalmente predisposto per la mia scuola. Inoltre, in precedenza, sono stato distaccato per un anno dall'insegnamento, avendo vinto un bando promosso dal Ministero dell'Istruzione per la realizzazione di un progetto di innovazione tecnologica (denominato scuole polo per l'innovazione) che mi ha permesso di dotare tutti i laboratori della scuola di una rete locale ad alta prestazione e successivamente realizzare il mio progetto iniziale consistente nell'informatizzare tutte le aule e dotarle di sistemi multimediali, progetto ambizioso per l'epoca e poi rivelatosi una necessità ormai oggi consolidata. Recentemente ho ricoperto il ruolo di animatore digitale e, in quest'ultimo anno scolastico, la figura strumentale per l'innovazione. Durante la mia carriera di docente ho sviluppato diversi software per l'utilizzo didattico coinvolgendo gli studenti del corso di Sistemi Informativi Aziendali nell'analisi e nello sviluppo, sul modello del learning by doing. Tali progetti sono stati realizzati in un'ottica di collaborazione con altri docenti della scuola Tra questi di rilevante importanza sono stati “Biblio-web” per la gestione ed il prestito dei libri della biblioteca scolastica, le “Mapelliadi” per gestione della classifica delle prove a squadre di atletica leggera di fine anno, ed il progetto “Supplenze” che permetterà di gestire le sostituzioni dei docenti assenti e la relativa comunicazione ai sostituti via web.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
Negli anni ho portato avanti la cultura dell'utilizzo di software open source e l'applicazione di metodologie didattiche innovative orientate alla pedagogia costruttivista. Tale esperienza, fatta in periodi meno critici di quello attuale, mi ha aiutato a comprendere che è necessario modificare l'approccio didattico classico, in presenza ma a maggior ragione a distanza, se si vuole non diventare schiavi del mezzo tecnologico ma protagonisti. In DaD si rischia infatti un atteggiamento passivo degli studenti dovuto anche ad un distacco fisico ed emotivo sia con l'insegnante che con la classe. Gli obiettivi si sono spostati quindi verso la diffusione di competenze riguardanti metodologie didattiche innovative di tipo partecipativo ad integrazione della didattica tradizionale, e sull'utilizzo anche asincrono delle attività didattiche. Questo perché è mia profonda convinzione, che i limiti posti dalla didattica a distanza, possano essere largamente annullati o almeno mitigati, adottando un approccio didattico maggiormente confacente alla didattica a distanza. Quest'anno ho tenuto un corso per i miei colleghi di “Metodologie didattiche e Strumenti nella DDI” . Negli incontri formativi sono stati affrontati i temi dell'evoluzione delle metodologie, in particolare costruttiviste, sulla valutazione formativa ed ho invitato i miei colleghi a contribuire ad un sito wiki che ho pubblicato presso http://mapelli.miraheze.org, nel quale condividere esperienze e conoscenze.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
Auspico un tipo di educazione che, sfruttando le innovazioni tecnologiche, lasci sempre al centro dell'attenzione pedagogica ed educativa la persona e le sue problematiche. Che si possano usare gli strumenti di comunicazione digitale, lasciando più spazio alle energie creative dei docenti, per un rapporto più stretto fra realtà didattica e realtà lavorativa e sociale. Che si sappiano utilizzare le possibilità offerte dalla connessione globale per incrementare la coscienza sociale, che si possa mostrare ai giovani che esistono modelli di sviluppo economico in grado di conciliare le necessità di crescita con le esigenze sociali ed ecologiche. A mio parere le metodologie per uno sviluppo culturale ed educativo per i nostri studenti devono basarsi sullo sviluppo di capacità creative oltre che esecutive, coadiuvate da attività di confronto e collaborazione e su metodi agili di pianificazione delle attività progettuali di tipo flessibile ed adattabili alle reali esigenze dei ragazzi, come ad esempio “Kanban”. “Insegnare vuol dire imparare ed imparare mantiene giovani. Almeno il cervello (credo).”