Alfredo Pudano e l'importanza di essere "in-segnante" nella "s.f.i.d.a." educativa odierna volta a generare futuro

Nome della scuola: 
ITE "Raffaele Piria" di Reggio Calabria
Città: 
Reggio Calabria
Regione: 
Calabria
Disciplina/e Insegnata: 
Scienze e Tecnlogie Informatiche
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Alfredo Pudano nasce a Reggio Calabria il 24/01/1979. Incomincia ad interessarsi di formazione e processi educativi fin dalla giovane età: l’incontro con Valerio Chiovaro (poi divenuto sacerdote e attualmente suo padre spirituale) a soli 14 anni, l’ha indirizzato da subito verso la passione di una testimonianza attiva e competente, circa il potenziamento delle risorse giovanili e la formazione olistica della persona. La passione diviene impegno specifico nel sociale: da giovane studente universitario di ingegneria elettronica, nel 2001 condivide da socio fondatore l’atto costitutivo dell’Associazione Attendiamoci Onlus (oggi associazione nazionale “Attendiamoci OdV” – www.attendiamoci.it , organizzazione di volontariato con sedi in differenti città d’Italia), finalizzata alla prevenzione del disagio giovanile, alla formazione d’eccellenza e al potenziamento delle abilità e competenze trasversali dei giovani. Si laurea con il massimo dei voti e la lode nel 2004 presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e nel 2005 intraprende il percorso accademico, ricevendo l’importante riconoscimento del “Premio Anassilaos Giovani” Sezione Ricerca Economica, Filosofica e Scientifica – con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - conferito in data 30 settembre 2006 a Reggio Calabria – Palazzo del Consiglio Regionale. Consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Fisica Tecnica Ambientale nel 2008 all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dove continua la propria attività di ricerca come assegnista e collabora nella qualità di Professore a Contratto fino al 2014, producendo 37 pubblicazioni scientifiche edite a stampa su riviste nazionali e internazionali. Contemporaneamente continua l’impegno sociale in Attendiamoci Onlus per un “volontariato di competenze” e per “cambiare il mondo” al motto di “pensa globalmente e agisci localmente”: è membro del Consiglio Direttivo, progettista e formatore responsabile delle azioni pedagogico-educative-formative per i percorsi destinati ai giovani over 18 (universitari) e per i Campus formativi di “Decision Making” e “Learning Empowerment - Metodologie Innovative di Apprendimento”. È al servizio dei giovani anche nella Pastorale Universitaria della Diocesi di Reggio Calabria e non abbandona mai la propria formazione trasversale, conseguendo master e specializzazioni sia nel settore scientifico di appartenenza, sia nell’ambito pedagogico-educativo, specializzandosi in “Didattica, Valutazione e Programmazione” e in “Internet e multimedialità nella scuola”. Continua altresì il proprio percorso di formazione personale e professionale specialistico e trasversale in termini di counselling, empowerment, innovazione metodologica e tecnologica. La trasversalità curriculare lo porta anche a collaborare come Cultore della Materia di “Abilità Relazionali e Competenze Trasversali” presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria; insegna, inoltre, come esperto esterno in oltre 50 corsi di formazione per docenti, con una particolare vocazione a coniugare la propria formazione tecnico-specialistica, ad un approccio trasversale di costante attenzione alla formazione olistica della persona, funzionale alla prevenzione del disagio giovanile. Particolare attenzione la indirizza al disagio informatico strettamente legato ai processi di “virtualizzazione” delle relazioni, con specifica attenzione alle dinamiche di interscambio simbiotico tra empatia-relazione e tecnologia: sono gli anni della diffusione dei social e delle prime problematiche sui nativi digitali in termini di IAD (Internet Addiction Disorder). Sono anni decisivi per le sue scelte professionali e per la sua formazione, infatti si affaccia anche al mondo della scuola, a cui si dedica a tempo pieno dal 2014. Nel 2016 vince il concorso docenti e diviene docente a tempo indeterminato di Scienze e Tecnologie Informatiche. Forte del proprio curriculum e della propria trasversalità formativa, insegna come esperto esterno in numerosi corsi di formazione per docenti: dai PON, ai corsi per la formazione di ambito territoriale, ai corsi del Future Lab sull’innovazione metodologico-didattica, di cui è anche progettista, ideando e co-progettando il percorso “SFIDA EmpaticaMente Digitale” (oggi alla seconda annualità) da cui prende il nome l’intera azione formativa del FutureLab Severi di Gioia Tauro, in stretta connessione con la propria vocazione di educatore. Sempre attento all’innovazione al servizio della persona, le proprie azioni formative sono dirette ad un approccio multidimensionale e olistico: dal tecnologico al motivazionale, dagli aspetti psicologici-neurologici dell’apprendimento alle metodologie didattiche innovative, fin dai primi corsi d’ambito diretti ai docenti sostiene con forza la figura dell’“in-segnante” in chiave etimologica valoriale, come punto di riferimento capace di “segnare in profondità” il discente in chiave relazionale-affettiva come primo amplificatore del processo di apprendimento-insegnamento, funzionale realmente al lifelong learning. Empatia e vocazione alla professione dell’insegnamento e attenzione all’innovazione metodologica (prima ancora che tecnologica) divengono fulcro essenziale della sua attività da insegnante e formatore, i cui capisaldi spaziano dall’Intelligenza Emotiva di Daniel Goleman, alle teorie sull’empatia di Edith Stein, Carl Rogers e Martin Hoffman, alla scuola di Barbiana di Don Milani e al principio educativo di Don Giovanni Bosco, per un protagonismo valoriale dei discenti che passi in primis da un coinvolgimento effettivo nelle dinamiche potenzianti della relazione “discepolo-maestro”, secondo cui è necessario curarsi della formazione dei giovani in modo da prevenire anche il disordine morale della società, con una vera e propria funzione civile dell’educazione e della formazione. In tal senso, la tecnologia diventa strumento efficace del suo approccio metodologico altamente inclusivo, funzionale ad una progettazione adeguata del setting didattico per un pieno coinvolgimento nell’esperienza della relazione discente-insegnante, atta all’apprendimento significativo diretto al lifelong learning partendo dai bisogni emergenti degli appartenenti alla Z-Generation, in primis quelli relazionali. Appassionato di formazione, educazione, counselling, empowerment e tecnologia, è quindi da sempre dedito all’orientamento dei giovani e all’innovazione metodologica e tecnologica del contesto di riferimento: da referente di orientamento per l’ambito tecnologico, è stato ideatore e progettista del primo contest su tecnologia olografica tra gli studenti dell’IIS Severi di Gioia Tauro nell’A.S. 2014-2015 e ideatore e progettista del primo Laboratorio di Realtà Virtuale calabrese (HTC Vive Severi VRLab) presso lo stesso istituto nell’A.S. 2015-16, replicando il successo di queste attività anche negli ultimi anni presso l’Istituto Piria di Reggio Calabria (coinvolgendo numerosi studenti in differenti attività: cfr. Tour Virtuali https://itepiria.edu.it/PiriaVRTour/ - Piria WebTV https://www.youtube.com/c/PiriaRCStreaming - attività di orientamento https://www.instagram.com/alfredopudano/ - https://www.instagram.com/stories/highlights/18007592026060364/ ) Oggi, educatore e formatore impegnato nel sociale come probiviro di “Attendiamoci Onlus” OdV, in qualità di docente a Tempo Indeterminato di Scienze e tecnologie dell’Informazione, dal 2018 è dedito al potenziamento delle risorse personali dei propri discenti come referente Provinciale del Premio Scuola Digitale del PNSD per la provincia di Reggio Calabria, oltre ad essere ideatore, progettista e referente Nazionale della Rete Nazionale delle Metodologie Didattiche Innovative “S.F.I.D.A. (educativa) 4.0 P.I.R.I.A. – Scuola In Full Immersion In Didattica Aumentata – Progettiamo Insieme la Rete per Investire sull’Avvenire” in cui competenze digitali specifiche e trasversali si fondono in una visione d’insieme funzionale all’innovazione metodologico-didattica per oltre 192 scuole del territorio nazionale, enti e associazioni: il fine è creare un sistema sinergico tra scuola, agenzie educative, enti, associazioni e tutti gli attori della comunità educante del territorio locale e nazionale, in rete per promuovere i principi e gli obiettivi dell'innovazione metodologico-didattica e digitale, sia per studenti che per docenti, con particolare attenzione a pensiero computazionale, coding e robotica educativa, intelligenza artificiale e media education funzionali alla formazione di una consapevole cittadinanza digitale. Secondo la sua vision, tale obiettivo è raggiungibile attraverso un sistema di empowerment utile a fornire le adeguate conoscenze, abilità e competenze trasversali, metodologiche e tecnologiche per la creazione di un sistema di accompagnamento significativo valoriale (in primis) e continuativo in una visione di lifelong learning: innovazione e tradizione si fondono mettendo al centro la formazione olistica dell'uomo proiettato al futuro. Tale sfida la attua in percorsi multidisciplinari che partono dalle competenze trasversali e passano, attraverso l'intelligenza emotiva, alla piena realizzazione della formazione olistica della persona, con l'innovazione metodologica e tecnologica come passo imprescindibile per una scuola rivolta al futuro. Proprio in tal senso, Alfredo Pudano oggi è dedito alla formazione docenti in qualità di esperto per le azioni di Formazione di Ambito Territoriale, esperto in Metodologie Didattiche Innovative, Virtual Learning Environment e Tecnologia Immersiva, membro dell’Equipe Formativa Territoriale Calabria del Ministero dell’Istruzione, Animatore Digitale del Piria di Reggio Calabria.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
Le azioni portate avanti da Alfredo Pudano hanno contribuito profondamente ad affrontare la pandemia da Covid-19, non solo a supporto dei propri studenti, ma supporto di tante istituzioni scolastiche come membro dell'Equipe Formativa Territoriale della Calabria del Ministero dell'Istruzione, catapultato improvvisamente in un ruolo emergenziale a fronte del ruolo prospettico e progettuale che avrebbe dovuto avere. Difatti, ha dato supporto diretto ad oltre 1700 docenti di tutta la Provincia di Reggio Calabria (ideando e supportando l'innovativa azione di solidarietà digitale) per permettere loro di rispondere prontamente all’emergenza con azioni di accompagnamento a distanza in termini di didattica blended secondo il modello SAMR. Inoltre, ha attivato una partnership con la Ibik di Mosca per l’utilizzo gratuito per un anno dell’innovativo software “Aster Multiseat” (https://www.ibik.ru/) con supporto a studenti e famiglie per ridurre le problematiche relative all’affollamento dell’utilizzo di dispositivi digitali a casa e le relative problematiche in termini di disponibilità di postazioni (https://bit.ly/AsterITA ) Ha creato occasioni di confronto sinergico per un’azione di accompagnamento efficace che, in termini emergenziali, corrispondesse adeguatamente alle necessità di attuare dinamiche di empatia-digitale, fondamentale per assumere un ruolo sistemico significativo come punto di riferimento agli occhi delle giovani generazioni. In particolare, in termini di emergenza COVID, si sono potenziati i servizi digitali intesi nell’ottica di accompagnamento dei giovani con l’utilizzo della tecnologia digitale: il fine è stato ridurre le distanze legate ai protocolli sanitari, per far prevalere l’aspetto relazionale e di accompagnamento, il valore educativo e l’importanza della relazione discente-insegnante, prima ancora del valore contenutistico della lezione. Sono state attivate esperienze formative che permettessero di rivedere il focus dell’azione didattica, rendendo il docente regista dell’ambiente di apprendimento, costruito attraverso le tecnologie digitali con al centro lo studente in termini di protagonismo autonomo e responsabile. Un esempio di azione in tal senso è quello attuato con la tecnologia immersiva (realtà virtuale e aumentata): particolare attenzione è stata posta anche al rapporto con le famiglie, specialmente durante il periodo delicato dell’orientamento, in cui i protocolli covid non hanno permesso un accompagnamento e un confronto in presenza a causa del lockdown. Il momento di profonda crisi è stato trasformato in opportunità, attraverso la realizzazione di incontri specifici su tematiche trasversali (decision making e learning empowerment) e la realizzazione di contenuti virtuali e immersivi (visionabili con tecnologia VR e/o con quella tradizionale) per permettere alle famiglie di “visitare” la scuola almeno virtualmente (un esempio di prodotto è visionabile al seguente link: https://itepiria.edu.it/PiriaVRTour/ - video illustrativo: https://youtu.be/u2YFEybdlOU ) Sono state attivate anche dinamiche di potenziamento attraverso la gamification, mediante lezioni mediate da Quizizz, Kahoot, Slido, Mozilla Hubs, Coding e DST in tecnologia immersiva per rendere il discente protagonista consapevole, autonomo e responsabile dell’esperienza di costruzione dell’apprendimento (https://itepiria.edu.it/ReteSfida/EftSfidaVR/ - https://hubs.mozilla.com/DDLMZDd/acropoli-2 )
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
La mia visione di educazione è strettamente connessa all'esigenza innata dei giovani: avere punti di riferimento credibili, testimoni autorevoli che sappiano indicare una via, da cui farsi coinvolgere e “stravolgere” in chiave empatica-affettiva-relazionale per un reale potenziamento delle risorse personali, funzionali alla piena realizzazione di sé e del proprio sogno di felicità. Ciò è possibile solo riscoprendo il proprio ruolo di "sentinelle dell'alba", di "in-segnanti": persone capaci di segnare in profondità affascinando e coinvolgendo il giovane discente, in una esperienza multidimensionale, sia in chiave relazionale-affettiva-empatica che metodologica-tecnologica, che divengono elementi potenzianti dell'esperienza di insegnamento-apprendimento. Oggi più che mai, nell'era della comunicazione globale e delle fake news, è fondamentale educare “con” ed educare “ai” media digitali, indicare e far riscoprire la forza della cultura e della comunicazione di senso; bisogna riscoprire l'attivatore-amplificatore che passa dalla relazione discepolo-maestro di peripatetica memoria, per un accompagnamento significativo che si serva di metodologie didattiche innovative e della tecnologia come elemento amplificante di azioni positive funzionali ad una formazione olistica dell’uomo. La tecnologia è uno strumento: in quanto tale è “neutra” dal punto di vista etico… Ha un ruolo di amplificatore: se amplifica un processo negativo, il cambiamento è peggiorativo; se amplifica un’azione positiva, il risultato è un miglioramento con valenza etica migliorativa. È proprio in tal senso che va vissuta l’innovazione metodologico-didattica-tecnologica: nativi (non competenti) digitali nascono immersi in un palese rischio di protagonismo di basso livello che va orientato in termini di consapevolezza e autonomia responsabile, per il miglioramento di sé e per il sostegno a dinamiche di coping ed empowerment. In tal senso, essere “in-segnante” diviene chiave di volta educativo-formativa per un’azione che contempli un servizio alla persona in chiave culturale e, ancora più, in chiave esistenziale, per aiutare il giovane a costruire identità e futuro. Solo così la scuola si potrà riappropriare di quel ruolo di centralità che le spetta, in cui l’obiettivo comune in termini di risonanza parta dall’intelligenza emotiva e arrivi all’intelligenza logica per un atto creativo su di sé che indirizzi ad un futuro di pienezza in termini di realizzazione personale e professionale dei giovani discenti: competenze trasversali e competenze digitali divengono, quindi, due facce della stessa medaglia, per eludere il rischio del disagio dell’incomunicabilità generazionale, e tendere empaticamente a quell’ “I Care” della scuola di Barbiana che torna in auge prepotentemente, indicando la via su cui giocarsi la partita in termini di accompagnamento significativo e competenze utili alla piena realizzazione di sé che parta dai nuovi “bisogni”, per trasformarli in “bi-sogni”, cioè in sogni condivisi.