Nome della scuola:
I.I.S.S. "Aldo Moro" di Trani (BT)
Disciplina/e Insegnata:
Informatica biennio ITES (trattamento testi)
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: :
Durante il percorso scolastico ho sempre vissuto il mio ruolo di educatore con molta responsabilità conscio del fatto che ogni insegnamento o consiglio destinato ai miei studenti può essere il seme che genera in loro curiosità e interesse per la materia o più in generale per il mondo che ci circonda. A tal proposito e in relazione anche alla materia che insegno, la spinta all'innovazione mi ha sempre animato ritenendola fondamentale affinché i ragazzi, già nativi digitali, possano acquisire tutti gli strumenti utili non solo nella professione futura che svolgeranno ma anche nella vita quotidiana. L'aver collaborato alla creazione dei laboratori informatici nella scuola dove insegno, dotandoli di computer di ultima generazione, supporti multimediali, collegamenti veloci in rete e wifi è per me motivo di orgoglio. Sono convinto che la scuola potrà essere per i ragazzi trampolino di lancio per il loro futuro se e se solo li renda consapevoli delle potenzialità dell'innovazione non come fruitori passivi ma come attori consapevoli e indipendenti.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti::
L'emergenza covid all'inizio ci ha colto impreparati, costringendoci a reinventare la nostra professione. Da docente il timore più grande era quello dell'impatto psicologico della pandemia sui miei alunni e sulle conseguenze che questo tempo strano avrà sui loro destini. D'altro canto mi sono reso conto di quanto le nuove generazioni, più' delle vecchie, siano così flessibili da riadattarsi alla nuova realtà trasformando un problema in un'opportunità. La mia didattica è stata centrata proprio su questo, ovvero ricostruire una nuova "normalità" attenta ai risvolti psicologici dei ragazzi. In questa nuova avventura loro mi hanno seguito con costanza e interesse, curiosi di questo nuovo modo di interfacciarsi e collaborare trovando ogni giorno insieme strade nuove percorribili.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro:
Il futuro prossimo dovrà necessariamente fare i conti con il presente incerto che stiamo vivendo. La didattica ne è uscita obbligatoriamente trasformata e questa sua evoluzione è ormai irreversibile, anzi ha accelerato un cambiamento che prima della pandemia era solo embrionale. La mia speranza è che verrà data maggiore importanza a quei valori che troppe volte nel passato abbiamo dato per scontati.
Anche la stessa sola vicinanza fisica per me come docente, e ritengo anche di poter parlare per i miei alunni, è da ritenersi un elemento imprescindibile per una didattica con la D maiuscola, perché se è vero che i contenuti possono essere trasmessi anche a distanza, è altresì vero che i sentimenti e i rapporti umani hanno bisogno di contatto fisico.