L'obiettivo del progetto Spazi Pop Pup: abbattiamo le barriere è promuovere nella scuola l’inclusione a 360° gradi attraverso l’eliminazione di ostacoli sociali, psicologichi e culturali. La presenza crescente di bambini più fragili o con bisogni speciali ha portato a una scelta strategica dal punto di vista metodologico e didattico: non più aule chiuse con bambini seduti ai loro banchi ma apertura degli ambienti per attività laboratoriali, con largo spazio alle attività manuali sostenibili integrate con attività di progettazione usando il linguaggio visuale ( coding).
La tecnologia antica (manualità, costruzione oggetti, coltivazione…) si è integrata perfettamente con quella moderna di programmazione (Scratch) e di progettazione con diverse strumentazioni (pc,tablet, robot) superando il digital divide. Sono stati sfruttati tutti gli spazi della scuola che da aule chiuse si sono trasformati in laboratori attivi di apprendimento lasciando spazio ai bambini che diventano protagonisti e veri artefici del sapere. In collegamento agli insegnamenti di Frenet è stata introdotta la metodologia eas, già in uso in alcune classi del plesso e ora estesa ad ampio raggio alle altre classi con il collegamento al coding e alla robotica.
L'intervista alla coordinatrice del progetto Angela Fumasoni, docente dell'Istituto comprensivo Paesi Orobici di Sondrio.
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