Protagonisti del mondo che vogliamo

Il progetto è stato sviluppato con la metodologia del PBL seguendo lo schema metodologico delle 5 E “Engage”: ho presentato l’argomento su cui lavorare, cercando di suscitare nei miei alunni curiosità e facendo riaffiorare delle conoscenze pregresse legate all’argomento; “Explore”: per rispettare le distanze,ho creato dei piccoli gruppi in corridoio in modo che i bambini potessero insieme esplorare i materiali , raccogliere i dati ed appuntare le loro osservazioni lavorando con gli Ipad; “Explain”, i bambini, a casa, purtroppo individualmente per la sicurezza, hanno rielaborato i dati raccolti durante la fase precedente e i genitori in questa fase sono stati di grande aiuto; “Elaborate” è stata la fase più intensa perché molti bambini hanno portato informazioni dopo aver discusso in famiglia e a volte queste informazioni erano contrastanti da famiglia a famiglia. Questo ha generato molte discussioni ( ad esempio quando abbiamo affrontato l’obiettivo 5 e il ruolo della donna in famiglia)e dibattiti inaspettati da bambini così piccoli che sembrano avere le idee chiare.“Evaluate” ho adottato forme di autovalutazione e di autobiografia cognitiva con la quale i bambini hanno riflettuto sul percorso intrapreso ma soprattutto ho puntato sulla capacità espositiva in pubblico per la presentazione dei lavori di piccolo gruppo superando la timidezza e l’incertezza. Abbiamo lavorato su quattro obiettivi dell’agenda 2030: l’obiettivo 5-6-14-15 abbiamo scelto questi perché concreti e verificabili all’interno di contesti esperenziali e di senso per bambini piccoli: la famiglia (e il ruolo della donna), l’ambiente naturale e antropico( e la salvaguardia dell’ambiente), il trattamento dei rifiuti( e la riduzione di sprechi) Il progetto è stato inserito pienamente all’interno del curriculum scolastico e sviluppato nelle ore antimeridiane in un percorso di educazione civica con numerosi raccordi interdisciplinari con italiano, arte tecnologia, scienze, motoria e musica. Le attività previste all’interno del progetto hanno favorito lo sviluppo di competenze comunicative, relazionali, digitali e progettuali. Il progetto è stato rimodulato rispetto alla fase iniziale per far fronte ad alcune esigenze sorte a causa di episodi di isolamento delle classi. Si sono affrontate tematiche relative al tema Covid-19, agli obiettivi dell'Agenda 2030, e sono state celebrate insieme molte date importanti: World Water day,Earth day,Europe Codeweek. Gli alunni hanno mostrato sempre vivo l’interesse per le tematiche trattate dal progetto mostrandosi molto sensibili e propositivi. I miei bambini di seconda primaria hanno mostrato un grande interesse per tutte le attività svolte nello sviluppo dell’obiettivo 5 dell’agenda 2030 Li ha molto incuriositi il confronto tra la situazione della donna raccontata dalle loro nonne nelle piccole interviste strutturate che hanno preparato perché, pur non vivendo in un contesto estremamente emancipato per il concetto del ruolo della donna, il racconto delle nonne gli è sembrato a tratti impossibile. Le bambine sono state molto incuriosite dalle donne che facevano “mestieri da uomo”(loro definizione) e a questo proposito, integrando con l’italiano e la narrativa per bambini e attività STEAM, abbiamo letto in classe due libri “Ada la scienziata” e “Rosie Reverse l’ingegnera” di Andrea Beaty di cui ho fornito ai partner la mia videolettura per i bambini e documentata nel TwinSpace. Attraverso queste attività i bambini hanno riflettuto sul fatto che in realtà non esistono mestieri, giochi, studi da donna o da uomo e che potenzialmente ognuno può essere ciò che desidera.