Dedicare tempo dell'orario scolastico al fare e alle passioni dei ragazzi, offre l'opportunità di valorizzare il talento e il genio di ognuno, la costruzione attiva dei saperi, l'inclusione e la possibilità di raggiungere obiettivi e competenze attraverso esperienze altamente motivanti.
Il progetto è una pratica educativa consolidata in anni di servizio nella scuola primaria. Il nome è ispirato all'aforisma di Confucio "Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco".
Nella quotidianità scolastica, oltre al fare, elemento indispensabile all'apprendimento, coniugo la motivazione offerta da interessi e passioni personali dei ragazzi. A queste dedico un tempo preciso, adottando la strutturazione classica della Genius Hour, la pratica diffusa in grandi aziende e scuole Oltreoceano. Questo è un tempo produttivo e strutturato in fasi ben definite che prevede lo studio, la ricerca attiva, la produzione e la condivisione di quanto appreso.
Il lavoro motivato da interessi personali permette di raggiungere obiettivi didattici, formativi e competenze di cittadini del III Millennio, anche in ragazzi poco motivati all'impegno scolastico.
I ruoli di alunno e insegnante sono diversi da quelli consolidati dalla tradizione.
L'insegnante non si limita a trasmettere saperi ma è un coach che sostiene e incoraggia i ragazzi nella scoperta di sé, dei propri interessi, valorizza talenti, la ricerca e l'acquisizione di competenze in ciò che appassiona fornendo stimoli e seguendo percorsi multipli.
Accompagna i ragazzi nel primo approccio responsabile e costruttivo all'interno del Big Data e incoraggia ad un utilizzo produttivo e responsabile dei Social.
Il ragazzo è attivo, protagonista del processo educativo ecostruttore dei propri saperi. Diventa ricercatore, progettista in miniatura ed è invitato a scoprire, cercare soluzioni e strumenti per rendere comprensibile un processo o un concetto. Impara divertendosi.
Le nuove tecnologie diffuse anche tra i giovanissimi, l'accesso al Web, gli smartphone e l'enorme potenziale esperenziale e didattico offerto dalle App, rendono possibili sperimentazioni, produzione e diffusione di elaborati e contributi di vario genere prodotti dai ragazzi a costo zero e in tempo reale.
Il progetto coinvolge in maniera sistematica i ragazzi della mia classe con momenti di apertura alla scuola, le famiglie e il territorio per la condivisione di quanto appreso attraverso conferenze, mostre e video.
Poichè inoltre per la diffusione dei percorsi e dei risultati si fa uso anche del Web, attraverso un blog, post online, canali YouTube e Social (con particolare riferimento a Twitter e Creatubbles) non è possibile quantificare il numero delle persone che riesce a coinvolgere.
La scuola può essere decondizionante, motivare all'impegno e anche alla fatica dello studio, accogliendo sia i ragazzi con capacità e strumenti differenti che il loro bagaglio in interessi personali. In questo modo è davvero inclusiva e propulsore di crescita. Accogliendo la sfida di valorizzare passioni e talenti, la scuola favorisce la costruzione attiva dei saperi, la condivisione dei temi e l'autoimprenditorialità e sostiene un rapporto attivo e creativo con le nuove tecnologie.
La strategia può essere preziosa in contesti con rischio dispersione scolastica.