Nome della scuola:
Istituto di Istruzione Superiore "G. B. Pentasuglia" - Matera
Disciplina/e Insegnata:
Telecomunicazioni - Tecnologie Informatiche - Scienze e Tecnologie Applicate - Elettronica ed Elettrotecnica
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: :
La mia storia di educatore comincia nel lontano 1986. Ero stato assunto come progettista software Junior presso il Consorzio per la Ricerca e le Applicazioni di Informatica a Rende (CS). Dopo quasi due anni, pur amando quel lavoro, decisi di ritornare a Matera per stare insieme alla mia famiglia. Come docente precario cominciai ad insegnare con supplenze annuali nell'IPSIA "L. da Vinci" di Matera. La mia passione per l'innovazione fu sostenuta dal Preside Ing. Angelillo e con la collaborazione della segreteria riuscimmo a rinnovare i laboratori di elettronica e di informatica con strumenti di misura programmabili e PC affidabili e performanti collegati in rete locale. La realizzazione dei nuovi laboratori consentiva, oltre a migliorare l'offerta didattica, anche a formare il personale scolastico di tutta la provincia. In questa prima scuola ho seguito i miei studenti per tutto il corso dei loro studi superiori e insieme a loro, nelle ore di laboratorio cominciammo ad utilizzare gli strumenti programmabili ed i primi software per il CAD elettronico (Orcad). Ho seguito con interesse ed impegno tutte le azioni adottate dal MIUR riguardanti l'innovazione didattica e da circa dieci anni sono in organico nell'IIS "Pentasuglia". In questo ultimo istituto l'esperienza didattica precedente è continuata con i nuovi studenti, Anche qui abbiamo ripercorso insieme tutte le fasi della realizzazione di un sistema elettronico, dalla progettazione alla realizzazione usando usando i software Multisim e LabView. Lo studio della teoria consentiva agli allievi la progettazione di piccoli sistemi, la verifica della funzionalità con simulazioni al PC ed infine la realizzazione in laboratorio e la eventuale ricerca guasti.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti::
I miei studenti dell'IIS Pentasuglia, istituto che dispone di cinque specializzazioni, seguono le mie discipline nei primi quattro anni. Io ho insegnato prevalentemente nel settore informatico. I due terzi delle ore settimanali sono assegnate al laboratorio ed ho sempre organizzato le attività in modo tale da far esercitare gli studenti alternando la ricerca sul web alla realizzazione di progetti sui banchi del laboratorio. Purtroppo l'emergenza da COVID-19 ha bloccato i laboratori ed ha imposto la riprogettazione dei gruppi. L'organizzazione della didattica è stata stravolta, ma pur con tante difficoltà siamo riusciti, con l'aiuto delle piattaforme di SAAS quali Tinkercad Circuits, Multisim live, Code.org, Goggle Classroom ecc e con la collaborazione del codocente della disciplina, a continuare in modo soddisfacente le attività programmate.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro:
La mia visione dell'educazione risente fortemente della mia passione per l'innovazione. Una scuola che si possa definire efficiente e moderna deve permetterebbe a tutti di essere connessi in rete con una velocità ed una affidabilità che le scuole ancora non hanno. Mi immagino una scuola in cui l'adozione delle tecnologie 5G e della Banda Ultra Larga sia pervasiva. Per definire una scuola veramente inclusiva gli studenti non in grado di raggiungere l'istituto potrebbero collegarsi con la classe per svolgere le attività insieme agli altri studenti come abbiamo già sperimentato in questi ultimi due anni. Senza le continue difficoltà che si sono ripresentate quasi giornalmente. Eliminare la burocrazia e quindi tutte le attività ripetitive ed inutili che tolgono tempo alla socialità e alla didattica e che potrebbero essere automatizzate (p.e. il controllo delle presenze, la gestione della valutazione ecc.). Infine bisognerebbe dare la possibilità a molte più discipline di utilizzare laboratori adeguati ed aggiornati per dare la possibilità agli studenti di "imparare facendo" per evitare una didattica prevalentemente teorica e frontale. Insomma una scuola più flessibile e aperta!