Rita Bottari

Nome della scuola: 
ICS La Giustiniana
Città: 
Roma
Regione: 
Lazio
Disciplina/e Insegnata: 
materie dell'ambito logico-matematico e scientifico-tecnologico, attività artistico-espressive
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: : 
Sono un'insegnante da circa 10 anni. Insegno nella scuola primaria materie dell'ambito scientifico a cui sono legata per la mia carriera di istruzione e formazione. Mi sono avvicinata al mondo dell'insegnamento grazie alla partecipazione, in qualità di formatore, ai corsi regionali per i ragazzi che non avevano completato l'obbligo scolastico. Questa particolare esperienza mi ha stimolata a interagire sempre di più con l'ambiente scolastico. Il mio percorso è proseguito alla scuola secondaria di primo grado dove ho insegnato matematica e scienze, per poi passare alla scuola primaria, in cui insegno tutt'oggi. Ho sempre cercato di portare tra i banchi una didattica diversa, che stimoli la curiosità degli alunni e li renda attori principali nel percorso di apprendimento.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti:: 
Durante il primo lockdown insegnavo in una classe seconda della scuola primaria. La prima settimana è stata la più difficile perché non era ancora attiva la piattaforma di istituto, mi sono quindi attivata per raggiungere tutti i miei piccoli alunni e far sentire loro la mia presenza, sia dal punto di vista umano che didattico. Ho preparato presentazioni e videolezioni con la mia voce narrante che ho inviato ai bambini. Ho realizzato dei video con i disegni dei miei alunni per sentirci più vicini e ogni giorno cercavo di stare in contatto con loro. Nessun bambino è stato lasciato indietro, mi sono subito attivata con le videolezioni anche con lo smartphone per riuscire a seguire tutti i bambini anche mediante videolezioni a piccoli gruppi. Ogni giorno sono state organizzate le lezioni per garantire una routine necessaria a far vivere ai bambini la realtà nel modo più normale possibile. Abbiamo creato la nostra scuola senza confini e ci siamo legati ancora di più. La pandemia mi ha insegnato molto, soprattutto l'importanza del contatto con gli alunni. A scuola l'uso della piattaforma è ormai diventato naturale e con i miei ragazzi ho spesso uno scambio in chat inerente agli argomenti affrontati a scuola.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro: 
La scuola deve eliminare ogni tipo di barriera ed avvicinare emotivamente l'insegnante e gli alunni. Fare un percorso di crescita insieme in cui ognuno impara dall'altro. L'insegnante non deve essere un dispensatore di sterili nozioni ma deve coinvolgere nel percorso di apprendimento tutti i bambini. L'uso della tecnologia è alla base tra i per i nativi digitali, per loro apprendere è naturale attraverso un tipo di comunicazione più tecnologica. Lavorare attraverso i progetti innovativi rende la scuola migliore e al passo con lo sviluppo della società del XXI secolo.