Medma Storytelling touch

Nome della scuola: 
Istituto D'Istruzione Superiore R.Piria
Paese: 
Italia
Regione: 
Calabria
Città: 
Rosarno
Link al video di presentazione: 
https://www.youtube.com/watch?v=JGfdGNqSbas&feature=youtu.be
Visione di scuola innovativa: 
L’istituto di Istruzione Superiore “R. Piria” di Rosarno (RC), da sempre sensibile alle problematiche legate alla fruizione e valorizzazione al patrimonio culturale ha ideato e portato a compimento un progetto di fruibilità multimediale del museo di Rosarno. La città di Rosarno possiede uno dei Musei più importanti della Magna Grecia dove sono custoditi i reperti provenienti dagli scavi dell’antica colonia locrese di Medma rinvenuti nei lunghi anni di ricerche dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici della Calabria che ha effettuato a Rosarno, già a partire da Paolo Orsi e fino ai giorni nostri. Il progetto comprende il rilievo completo dei reperti del museo di Medma con tecniche di foto modellazione analitica e la successiva restituzione dei modelli tridimensionali foto realistici. La creazione di un catalogo 3D di tutti gli oggetti, sotto le specifiche dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione che possono essere integrati in applicazioni multimediali, permettono una visita virtuale del museo e la possibilità di effettuare studi approfonditi dei reperti archeologici direttamente online. La riproduzione analogica di alta precisione con diversi materiali di alcuni modelli significativi per qualità e tipo, al fine di integrare le strutture del museo con un approccio tattile utile per uso multisensoriale. Le barriere da demolire, infatti, non sono solo architettoniche ma anche percettive e sensoriali. Sono stati censiti 150 pezzi, modellati e catalogati scientificamente in ambiente digital vision, che oggi sono disponibili per valutazioni sia diretta che via web. È stata, inoltre, sperimentata un’applicazione per persone non vedenti, basata sull’uso di webcam ad alta risoluzione con tecniche di rilevamento del movimento che consentono un approccio completamente a mani libere. La persona avvicinandosi all’oggetto fa attivare un sensore che racconta la storia del reperto facendo immergere il visitatore nelle antiche dimore dei greci. Tale sperimentazione è in corso di realizzazione anche presso il Museo Nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia in collaborazione con Il Rotary club Nicotera-Medma e la Soprintendenza ABAP della città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia.