Nome della scuola:
Istituto Comprensivo Camerano
Disciplina/e Insegnata:
Italiano, Matematica, Storia, Arte e Immagine, Tecnologia, Musica
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: :
Sin da ragazza, appena diplomata e intrapresi gli studi di teologia, sono venuta a contatto, nell'ambiente scolastico, con situazioni di forte degrado sociale. Nel ruolo di educatore e poi d'insegnante, ho prestato servizio anche come volontario presso il famoso hotel House di Porto Recanati e per la provincia di Ancona ho collaborato ad un progetto di aiuto per una bambina disabile e caratteriale con una situazione famigliare gravissima. Insomma L'esperienza scolastica si è accompagnata ad una esperienza di vita. Tutto ciò ha plasmato la mia formazione come insegnante, temprando il mio carattere e rafforzando la passione per quello che per me resta il mestiere più bello del mondo. Ho deciso durante il mio percorso didattico di arricchire e sostenere il sapere dei miei alunni con esperienze indimenticabili all'insegna dell'impegno, del coinvolgimento e soprattutto dello spirito di collaborazione. Ho attinto alle mie due grandi passioni l'arte e la scrittura e le ho messe a disposizione dei miei alunni cercando di infondere in loro l'amore per queste discipline. Con la mia collega Sofia Frontini, molto competente nell'uso del computer, si è creato un un sodalizio tra arte, scrittura e digitale che nel tempo si configurerà come un vero e proprio metodo di lavoro. I concorsi e i progetti proposti dal Miur e da enti nazionali e regionali sono stati il terreno fertile su cui applicare la nostra visione di insegnamento: un insegnamento che nutre la didattica di esperienze dirette, di studio e riflessione profondi relativi a tutte quelle vicende umane che hanno segnato e segnano tutt'oggi il percorso dell'uomo. Così facendo, il bagaglio culturale dei nostri alunni non si è limitato al libro di testo ma si è arricchito di vicende, incontri, approfondimenti e soprattutto si sono alimentati la curiosità, la libertà di espressione, il desiderio di condivisione, l'accettazione e la comprensione delle diversità e in particolare la libertà di espressione ha giovato alla motivazione che è il motore del sapere. I nostri alunni non dimenticheranno mai il loro percorso scolastico alle elementari perchè hanno vissuto esperienze uniche, difficilmente ripetibili, che li hanno fatti sentire unici e parte integrante di un gruppo forte e coeso. La novità del nostro insegnamento dipende dall'integrare le discipline con una metodologia che usa la tecnologia come strumento, come mezzo per documentare e come una risorsa necessaria a rendere più bello, avvincente, completo il percorso e il lavoro fatto nelle altre discipline. Le discipline e in particolare quella che sembrava la più lontana dal mezzo tecnologico e cioè l'arte, si sono incontrate con noi e per noi dando senso al nostro operato attraverso la realizzazione di elaborati strepitosi. Ebbene, abbiamo voluto dimostrare che l'arte si sposa perfettamente alla tecnologia e anzi entrambe con l'apporto vicendevole si arricchiscono e si valorizzano. Determinate nell'asserire tutto ciò i nostri alunni hanno dimostrato sempre di avere un'ottima preparazione didattica, disciplina, rispetto e sensibilità. L'educazione civica non ha ritrovato la sua valenza solo negli ultimi tempi, per noi è stata da sempre il fulcro del nostro interesse e del nostro lavoro.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti::
La pandemia è arrivata inaspettata quindi dopo un primo momento di sconcerto, noi insegnanti abbiamo iniziato con lo spiegare la situazione con sincerità, convinte che ai bambini bisogna dire la verità nella giusta maniera. La prevenzione è stata la parte più delicata e importante perché ha richiesto il maggior impegno e senso di responsabilità da parte dei bambini. Le limitazioni della libertà, la mancanza del contatto umano sicuramente hanno inciso nel buonumore che da sempre ha caratterizzato gli alunni ma si sono dimostrati sin da subito ligi alle regole, forse più degli adulti. In DAD abbiamo cercato di affrontare la situazione all'insegna della normalità per quanto fosse possibile, condividendo con la classe ogni elaborato. Mi sono sempre preoccupata di come far trascorrere il tempo in modo creativo, alimentando la curiosità, la ricerca e la voglia di fare. Il senso di solitudine non doveva entrare nelle case dei nostri alunni. Così, vere opere artistiche progettate e condivise, lettura di libri insieme, giochi e pensieri in padlet, comunicazioni continue, realizzazioni di video, balli e canzoni, hanno caratterizzato il nostro lock down. Niente pianti, niente autocommiserazioni ma coraggio e determinazione nell'affrontare la situazione e se qualche pensiero negativo arrivava o qualche lacrimuccia scendeva ... via con le nostre mille attività. Risultato? I programmi terminati e approfonditi come sempre, la classe determinata a riappropriarsi della propria normalità e della propria libertà.
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro:
Il futuro? Sicuramente ricco di esperienze nuove, volto a promuovere la crescita soprattutto da un punto di vista umano. Un futuro sempre memore del passato, custode dei valori che fanno dell'uomo un essere umano. Il libro con il suo profumo e la sua consistenza, amico irrinunciabile, il computer con la sua potenzialità, aiuto e risorsa inesauribile. Perchè superare quello che c'è di buono? io preferisco integrare, unire, migliorare e mai eliminare. La scuola non deve cancellare lo sforzo fatto dalle menti e dalle mani dell'uomo ma deve semmai facilitare con le nuove tecnologie la sua crescita. I bambini devono toccare il libro, disegnare e colorare sul foglio, scrivere e comunicare oralmente i propri pensieri, devono poter correre e giocare all'aria aperta e se tutto questo può essere perfezionato e facilitato dal computer ben venga e se il computer possa accorciare le differenze, possa arricchire il sapere, possa anche rilassare e rendere gioiose le menti, va benissimo. L'educazione all'insegna della creatività, della progettazione, del dinamismo è la nostra educazione del futuro. Certamente tutto è difficile, impegnativo e richiede dedizione e passione ma noi abbiamo sperimentato realmente che tutti insieme collaborando è possibile realizzare un percorso veramente vincente.