La distanza che unisce

Tipologia dell'ente/Kind of organization: 
Scuola primaria
Nome dell'ente che lo ha realizzato/Organization-institute presenting the project: 
VI Istituto comprensivo Bruno Ciari di Padova
Regione/Region: 
Veneto
Paese/ Country: 
Italia
Città/City: 
Padova
Descrizione del progetto/Describe the project : 
Il progetto «La distanza che unisce» nasce all’interno di un percorso intrapreso dalla scuola primaria N.Tommaseo subito dopo il lockdown 2020. Ad oggi, tutte le classi attuano la DDI grazie alla piattaforma Office365 dell'Istituto. Con il rientro in presenza, la scuola si è trovata di fronte ad un grande quesito: gli alunni saranno in grado di rispettare tutte le norme previste per il rientro in classe? Fin dal primo giorno di scuola, i bambini si sono sentiti ripetere: "Mantieni la distanza dai compagni!" Noi adulti, spesso, diamo per scontato che i bambini capiscano sempre tutto quello che diciamo loro. Avete mai provato a chiedere ad un bambino: “Quant’è 1 metro di distanza?” Noi l’abbiamo fatto e le risposte sono state davvero illuminanti. Come può un bambino che non ha ancora interiorizzato il concetto di misura, riuscire anche a mantenere quella richiesta mentre si muove? Questa è la sfida che abbiamo lanciato ai nostri alunni: trovare una soluzione al problema del distanziamento che, dopo una riflessione avviata in tutte le classi, è risultato essere senza dubbio il punto più importante e difficile da rispettare. Le classi coinvolte nella realizzazione del progetto sono stati i 34 alunni delle classi 4A e 4B che hanno imparato a programmare fin dalla classe prima e che hanno consolidato quest’anno il concetto di unità di misura. Lo scopo del progetto si evince dal titolo stesso: "La distanza che unisce" perchè, se saremo tutti uniti nel rispetto delle norme anticovid, riusciremo a sconfiggere il virus. Abbiamo analizzato le risorse tecnologiche a disposizione (innovare vuol dire fare cose nuove con quello che si ha già) considerando anche che i pc a scuola non si possono usare. Bisognava trovare un’attività che fosse possibile svolgere con la modalità della DDI. Abbiamo scelto la scheda elettronica Microbit per la nostra missione perché si può programmare attraverso il simulatore on line: i bambini caricano i programmi sulle cartelle condivise nella loro classe virtuale in Teams mentre a scuola si collega il Microbit per vedere dal vivo l’esecuzione dei programmi. I bambini hanno scoperto che i Microbit possono comunicare tra loro e questo ha fatto accendere la lampadina: programmare i Microbit in modo che ci avvisino quando siamo troppo vicini! Abbiamo realizzato e programmato delle spille chiamate "Metrobit" che mostrano una X sul pannello led quando i bambini che le indossano sono troppo vicini tra di loro e una faccina felice quando la distanza torna maggiore di 1 metro. Le spille sono state realizzate pensando ai compagni delle classi prime e seconde per aiutarli a capire quanto devono stare distanti tra loro.
Link al video di presentazione/Link to the presentation video: 
https://6icpadova-my.sharepoint.com/:v:/g/personal/chiara_celino_6icpadova_onmicrosoft_com/EWFdTnCdUilBuKNgL9GhpOIBnbFVvw2UJ9ocbs-QAasKTQ?e=eVcNeb
Categoria del progetto/Project category : 
Educazione fino a 10 anni/Up to 10 years
Uso delle tecnologie / Use of technologies: 
I bambini coinvolti nel progetto sono stati gli alunni delle classi 4A e 4B che hanno imparato a programmare fin dalla classe prima. Il progetto ha previsto l'utilizzo delle schede programmabili Microbit e della piattaforma Office365 di Istituto in un'ottica di Didattica digitale integrata. Le insegnanti hanno registrato in classe insieme ai bambini delle videolezioni di informatica per consentire agli alunni di lavorare a casa con i loro computer, dato che quelli della scuola non potevano essere usati per le norme anticovid. Le videolezioni sono state caricate sull'applicazione Stream e inserite in canali della classe su Teams. Insieme alla docente di italiano/ed.civica i bambini hanno prodotto, durante riunioni in streaming a piccoli gruppi, un testo regolativo sulle norme anticovid condiviso poi nel cloud Onedrive. In matematica hanno realizzato una presentazione in Power point sul concetto di misura. In tecnologia hanno scritto dei programmi a blocchi sul sito https://makecode.microbit.org/#editor poi caricati su cartelle condivise della classe su Teams. I programmi sono stati verificati in classe collegando il Microbit. Microbit non ha il sensore di prossimità quindi la sua programmazione ha messo in gioco una vasta gamma di abilità: il pensiero creativo, il design, la dinamica, l’elettronica e la programmazione, l’attitudine a risolvere problemi logici. Queste abilità laboratoriali hanno agevolato l’acquisizione delle Digital hard skills (gli alunni sanno usare programmi e pacchetti informatici, usano il cloud, hanno consolidato la conoscenza di linguaggi di programmazione a blocchi e sanno editare video autoprodotti) e delle Digital soft skills (le capacità di problem solving e di risoluzione dei problemi tecnici nonché competenze più di tipo relazionale e comportamentale nel lavoro collaborativo attraverso la piattaforma di Istituto nel rispetto del suo regolamento). I bambini hanno compreso che l'uomo non subisce la Tecnologia passivamente e che può aiutarci a risolvere problemi vicini e concreti quando ne comprendiamo il funzionamento.
Indicare gli elementi di innovazione del progetto / What are the innovative aspects of the project?: 
Le spille Metrobit non esistono in commercio. Nessuno si è preoccupato di fornire ai bambini più piccoli gli strumenti necessari a comprendere il concetto di misura/distanza. L'innovazione sta nell'aver analizzato un grande problema pratico e nell'aver trovato una soluzione utilizzando le risorse già a disposizione della scuola, adattandole allo scopo con non poche difficoltà dato che il Microbit non ha il sensore di prossimità.
Con quanti utenti interagisce il progetto?/How many users does the project interact with? : 
Ad oggi, le spille sono state usate solo all'interno della scuola primaria N.Tommaseo che conta circa 200 alunni.
Di quali mezzi o canali si avvale il progetto?/Which media or channels does the project use?: 
Per il momento, il progetto è stato pubblicato solo sul canale Youtube dell'Ust Veneto come progetto vincitore del Premio digitale della provincia di Padova.
Il progetto è già stato replicato? /Has the project already been replicated? : 
Non ancora
Quali sono le aspettative future?/What are future expectations?: 
Raggiunto lo scopo di far contribuire gli alunni in modo attivo alla lotta contro il Coronavirus, le spille andrebbero affinate perchè, lavorando sulla trasmissione di frequenza, risentono delle interferenze presenti nell'ambiente. Con i prossimi acquisti previsti dall'Istituto, sarà fornita ai bambini un nuovo kit programmabile con sensori più affidabili.
Durata progetto/project duration: 
3 mesi per la realizzazione
Risultati ottenuti/Results: 
Microbit non ha il sensore di prossimità quindi la sua programmazione ha messo in gioco una vasta gamma di abilità: il pensiero creativo, il design, la dinamica, l’elettronica e la programmazione, l’attitudine a risolvere problemi logici. Queste abilità laboratoriali hanno agevolato l’acquisizione delle Digital hard skills (gli alunni sanno usare programmi e pacchetti informatici, usano il cloud, hanno consolidato la conoscenza di linguaggi di programmazione a blocchi e sanno editare video autoprodotti) e delle Digital soft skills (le capacità di problem solving e di risoluzione dei problemi tecnici nonché competenze più di tipo relazionale e comportamentale nel lavoro collaborativo attraverso la piattaforma di Istituto nel rispetto del suo regolamento). I bambini hanno compreso che l'uomo non subisce la Tecnologia passivamente e che questa può aiutarci a risolvere problemi vicini e concreti quando ne comprendiamo il funzionamento.
Cognome del coordinatore del progetto/project coordinator surname : 
Celino
Nome del coordinatore del progetto/project coordinator name : 
Chiara
Il Progetto ha contribuito ad affrontare la pandemia da Covid-19? / Has the project helped facing the emergency of Covid-19? : 
Sicuramente si. Ha offerto a noi insegnanti lo spunto per analizzare insieme ai bambini le difficoltà pratiche della situazione e per insegnare ai bambini ad affrontare l'emergenza in modo proattivo. Realizzare uno strumento per far capire e mantenere il distanziamento ai compagni più piccoli, ha coinvolto attivamente i bambini nella ricerca delle soluzioni al problema, senza attendere che altri trovassero le soluzioni al posto loro e questo li ha resi orgogliosi del servizio offerto alla scuola nella lotta contro il Coronavirus.