THE INNER WORLD

Nome dell'ente che lo ha realizzato /ORGANIZATION/INSTITUTE PRESENTING THE PROJECT: *: 
IC2 "ARNOLFO DI CAMBIO"
Regione/Region: 
TOSCANA
Paese/ Country: 
ITALIA
Città/ City: 
COLLE DI VAL D'ELSA
Descrizione del progetto/Describe the project : 
THE INNER WORLD è un progetto eTwinning, nato dalla collaborazione di scuole primarie e secondarie di Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia, Estonia, Ungheria. Il progetto è indirizzato ad alunni di un'ampia fascia d'età, nello spirito di continuità della nostra scuola, un giovane Istituto Comprensivo (siamo IC da soli tre anni). Il progetto unisce fantasia, senso civico, creatività, collaborazione... e un pizzico di mistero! Nelle classi di mezzo mondo improvvisamente arrivano, a intervalli regolari, le lettere di un misterioso sovrano: è THE INNER WORLD SOVEREIGN, il re (o regina… l’inglese “sovereign” ci ha permesso di giocare sul dubbio) di un universo fatto di pianeti misteriosi, popolati da creature fantastiche, tra cui la Terra - popolata dagli uomini. Il sovrano dice poco di sé, si rivolge invece ai piccoli umani, chiedendo loro di parlare di sé e dei propri mondi, e parlare e incontrarsi gli uni con gli altri. Chiede loro di conoscersi, giocare, collaborare, insegnarsi l’un l’altro a parlare una stessa lingua o tante lingue, guidarsi l’uno nella terra dell’altro, e infine lasciarsi ispirare dal meglio delle rispettive terre e inventare insieme una città che sia la casa di tutti, la capitale dell’INNER WORLD. Nell'organizzazione del progetto, semplice e lineare, le lettere del misterioso sovrano sono state la traccia che ha scandito le tappe: 1. conoscersi – parlarsi – presentare la propria realtà e condividerla/confrontarla con quella altrui – 2. riflettere sui propri “luoghi del cuore” e condividerli – 3. creare insieme (attraverso la tecnologia, la fantasia, e una moltitudine di lingue) un “luogo comune”, una città che sia di tutti e che abbia il meglio di ogni città. In base ad esse è stato strutturato lo spazio online del progetto, che è pubblico (https://twinspace.etwinning.net/77522/home - cliccare su PAGES). Sono stati privilegiati spazi di discussione e d’incontro, sia su forum (che non è pubblico, ma per visionarlo potete accedere con il profilo guest del sovrano – USERNAME: inner.world.sovereign PASSWORD: scuola), sia per videoconferenza, via Adobe o Skype. Tutti gli incontri sono documentati sul TwinSpace. L’idea era far capire agli alunni che un mondo comune si costruisce col confronto, l’incontro, la conoscenza, col parlare una lingua comune - e questa è una delle basi della democrazia. Le strategie di lavoro hanno fatto sempre riferimento al Project Based Learning, nel contesto di un progetto curricolare multidisciplinare (particolarmente coinvolte sono state le Lingue, la Tecnologia e l’Arte, la Storia). L’uso delle tecnologie è stato funzionale alla modalità di lavoro e al contenuto da veicolare: sono stati scelti strumenti che unissero semplicità di utilizzo e possibilità di lavoro collaborativo (strumenti di videoconferenza, forum, chat, ma anche google drive nelle sue varie funzioni, tool di video e image editing, semplici strumenti di creazione ebook ecc.). Le tecnologie sono state usate (dopo adeguata riflessione in classe) nella loro dimensione sociale: per incontrarsi, collaborare, esprimersi, senza abusarne e senza trasformarle in un'arma. In un periodo in cui terre e città sono sempre più dilaniate tra “noi” e “loro”, questo è stato il nostro contributo a creare un “noi” inclusivo di tutti.
Categoria del progetto/Project category : 
Educazione fino ai 15 anni/Up to 15 years
Link al video di presentazione/Link to the presentation video: 
https://youtu.be/HypiQgMhNtI
In che modo il progetto usa le tecnologie in modo innovativo/Use of technologies ...: 
La parola chiave, nel progetto e nell'uso delle tecnologie, è stata COMUNICARE. Gli insegnanti hanno usato la tecnologia per collaborare e per stimolare i ragazzi alla comunicazione/collaborazione in modo ludico, cooperativo e creativo. L'uso delle tecnologie è avvenuto sempre in classe, sempre in gruppo (dopo aver stabilito i ruoli - per i piccoli assegnati dagli insegnanti, per i più grandi scelti liberamente). I partner hanno lavorato in questo senso in maniera uniforme, condividendo anche sul TwinSpace semplici norme di uso consapevole delle TIC. Viviamo un periodo in cui le tecnologie, specie per la comunicazione, rischiano di essere mal comprese o addirittura pervertite, trasformandosi da mezzo di comunicazione e d’incontro, in strumento di odio, offesa, scontro. Abbiamo voluto riflettere sul fatto che il web non è un luogo senza regole, ma un luogo in cui vigono le stesse regole che guidano la società civile. La scelta degli strumenti è stata a volte proposta dagli insegnanti, altre volte lasciata alla creatività e alle competenze e curiosità degli alunni (per esempio per i video, oltre ad iMovie sono stati utilizzati anche tool online come Animoto ed altri... per gli ebook Calameo, Myebook, Issuu ecc.). Le prime presentazioni sono state effettuate su un padlet, poi sul TwinBoard del TwinSpace. La mappa ipertesto della capitale è stata realizzata con Google Drawings (perché Thinglink è diventato a pagamento). In ogni caso, l'uso delle TIC è stato subordinato ai learning objects da realizzare e alle competenze/età degli alunni. Il progetto si è basato soprattutto sull'incontro diretto - volevamo che gli alunni si conoscessero "dal vero", si vedessero: quindi abbiamo scelto di fare più videochiamate possibile. Abbiamo perciò usato strumenti di videoconferenza: preferibilmente Adobe Connect, spesso Skype come piano B (qualche volta anche Messenger dal profilo degli insegnanti come piano C). Quando possibile gli eventi sono stati registrati, almeno in parte, e inseriti o linkati nelle apposite pagine. In conclusione, abbiamo usato le TIC per favorire la comunicazione e la visione anche fisica dello “straniero” (inteso come persona e come luogo). Il valore educativo – ed anche l’innovazione - nell'uso delle tecnologie è per noi stato questo: scegliere e far scegliere tanti strumenti da usare insieme, per dimostrare ai ragazzi che online ci si incontra per conoscersi e costruire (nel nostro caso, costruire una città ideale, che è anche costruire rapporti), non per ferirsi e distruggere. Se l'odio circola online ogni giorno di più, noi abbiamo usato la tecnologia e la rete per far circolare la collaborazione, la conoscenza e l'amicizia: la costruzione della "città ideale" è la costruzione di uno spazio online libero dall'odio e dai sentimenti negativi, pieno invece di gioia di vivere, amicizia, cultura. La rete può fare anche questo: ed oggi, questo è innovativo.
Indicare gli elementi di innovazione del progetto:/ What are the technological aspects of the project?: 
Il progetto è innovativo perché ha permesso ad alunni di diverse età, diverse lingue e diversi Paesi di collaborare e costruire qualcosa insieme per via informatica, incontrandosi, divertendosi, e soprattutto immaginando insieme una città che fosse la città di tutti. Guardatela questa città (sul sito https://twinspace.etwinning.net/77522/home nella relativa pagina) - alcuni punti sono davvero impressionanti: i ragazzi sognano infatti un mondo fatto di spazi naturali, di sport, di biblioteche, di buona cucina (!) e di luoghi d’incontro. Con nostro stupore, non ci sono sale giochi, non ci sono giochi online, la tecnologia è vista nella sua dimensione sociale, come mezzo d'incontro e non come strumento per isolarsi. Potendo scegliere, i ragazzi scelgono di stare insieme: meglio se dal vivo, altrimenti online. E’ un progetto innovativo perché nessuno immaginava che i ragazzi “grandi” sarebbero stati al gioco del personaggio misterioso, e invece è stato così, perché anche i grandi sanno usare la fantasia. E’ un progetto innovativo perché è naturalmente integrato nel curricolo verticale: siamo da tre anni Istituto Comprensivo e svolgiamo attività in continuità. I progetti in gemellaggio costituiscono l’approfondimento e arricchimento di una sezione del curricolo (quest’anno abbiamo coinvolto Lingue, Geografia, Tecnologia e Informatica, Convivenza Civile). Il progetto è inserito nel POF, discusso nei Dipartimenti Disciplinari, illustrato a inizio anno alle famiglie durante la presentazione della scuola. Per le competenze disciplinari specifiche, abbiamo fatto riferimento ai traguardi di competenza contenuti nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (2012) per i rispettivi livelli. Per quanto invece concerne la “RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 22 maggio 2018”, abbiamo privilegiato le competenze: -alfabetica funzionale, -multilinguistica, -digitale, -personale, sociale e capacità di imparare a imparare, -in materia di cittadinanza, -in materia di consapevolezza ed espressione culturali. Innovativa è la modalità di lavoro sui vari moduli del progetto, che ha coinvolto vari attori (insegnanti e alunni partner, ma anche famiglie e comunità): 1. lettura della lettera del sovrano e/o introduzione dell’attività da parte dell’insegnante (esplicitazione e riflessione sugli obiettivi: cosa vogliamo fare e perché); 2. creazione dei gruppi di lavoro (nazionali o internazionali, elettivi) e libera attribuzione delle consegne/ruoli (se necessario, condivisione delle istruzioni/regole per un utilizzo corretto degli strumenti, specie informatici); 3. creazione degli elaborati e pubblicazione su TwinSpace, blog ecc. 4. condivisione e dibattito con i partner e/o con le famiglie e con gli esperti (live event o in presenza); 5. eventuali modifiche e realizzazione del prodotto finale; 6. valutazione/autovalutazione/feedback. Il progetto, infine, è innovativo perché mai come in questo caso l’incontro diretto con gli altri ha avuto continuità e frequenza: i partner sono entrati nelle nostre classi a scadenze regolari, tutti noi siamo stati perciò insegnanti e alunni. Basti vedere la sezione sulle lingue, dove gli alunni si insegnano l’un l’altro le rispettive lingue: la nostra città ideale non ha fatto la fine della Torre di Babele! Il web, quindi, ci ha permesso davvero di fare scuola insieme: d'altra parte, la migliore medicina contro il pregiudizio e il razzismo sono l'incontro e la comunicazione. E questi si insegnano anche a scuola. Per questo motivo, pensiamo che il progetto sia davvero rispondente - per impianto metodologico, uso delle tecnologie, profilo etico - al pensiero e alle indicazioni del Professor De Mauro.
Quali sono gli aspetti tecnologici del progetto?What are the technological aspects of the project?: 
Tutto il progetto è di natura tecnologica, perché le attività di collaborazione, tutte basate sull'incontro diretto, sono avvenute online. Lo scopo era rendere reale l'altro, lo straniero, il diverso, e mettersi in grado di collaborare: la rete spersonalizza, lo schermo può essere una maschera. Ma non per noi. Noi "ci abbiamo messo la faccia" attraverso la tecnologia, proprio per incontrarci davvero con i partner. Il progetto è un gemellaggio virtuale tra classi di diversi Paesi, che si sono incontrate ed hanno lavorato insieme grazie alla tecnologia. Infatti, il progetto è stato steso in maniera condivisa tra i partner: sono state stabilite le tre tappe fondamentali, poi ognuno è stato lasciato libero di aggiungere gli “spin-off” che preferiva, sempre in partnership tra classi e per via informatica, privilegiando la stessa fascia d'età. Tutti hanno seguito il percorso che abbiamo co-creato all'inizio. Abbiamo collaborato così: 1) all'inizio di ogni tappa, gli insegnanti partner si sono accordati (per mail e live); 2) gli alunni (in gruppi nazionali) hanno realizzato, scegliendo opportuni strumenti, il prodotto richiesto dalla lettera del Sovereign; 3) ognuno ha guardato i prodotti di tutti (gli insegnanti si sono impegnati perché le presentazioni fossero l'inizio di un dialogo, non una collection di monologhi); 4) si sono preparate domande reciproche in base ai prodotti visti e organizzate attività da condividere con i partner; 5) gli alunni si sono incontrati in live events appositamente organizzati per dibattere l'argomento di ogni tappa (vedere video sul TwinSpace); 6) in seguito si è effettuata nelle classi una riflessione condivisa, sui blog di classe, in circle-time, sul journal, sul forum. Questo per tutte le tappe. All'inizio ci siamo scambiati cartoline e bigliettini per posta. E’ stato divertente e motivante veder apparire sul TwinSpace le foto dei partner che preparavano i biglietti che poi avremmo ricevuto. Poi, per tutta la durata del progetto, gli alunni si sono scritti sul forum o sui rispettivi profili o per messaggio privato. Alcune classi (tra cui la mia) hanno fatto lo scambio epistolare. I piccoli della primaria si sono trasformati in insegnanti di lingue, registrando lezioni di Italiano per i compagni Ungheresi e poi incontrandoli in live events (nella città ideale c'è bisogno anche della scuola, perché bisogna capirsi!). Il prodotto finale, semplice, è la mappa ipertesto della Capitale; è stato realizzato in gruppo sovranazionale (la mappa disegnata dai ragazzi italiani, gli ebook da Turchi+Portoghesei+Italiani, i quartieri realizzati da gruppi misti di tutti i partner). I ragazzi hanno usato il TwinSpace e Google Drive per organizzarsi e per creare insieme i vari prodotti. Gli ebook creati in gruppi misti sono stati realizzati con Issuu e Calameo. Il progetto ha contribuito a "fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti” perché tutti sono stati motivati a partecipare, incoraggiati dalla collaborazione, dall'alternativa alla lezione frontale, dall'uso reale della lingua (per comunicare con altri, non per "recitare una lezione"), dalle TIC utilizzate come veicolo di conoscenza, creatività condivisa e socializzazione. Gli alunni hanno provato ruoli diversi (insegnare la propria lingua ai partner, insegnare l'uso di uno strumento, imparare la lingua dei partner o l'uso di uno strumento, essere liberi di immaginare...) e tutti sono riusciti a trovare una dimensione di successo (quindi maggior motivazione nello studio nel suo complesso).
Con quanti utenti interagisce il progetto?/How many users does the project interact with? : 
Sul sito del progetto hanno collaborato circa 400 utenti, tra alunni e docenti. Nella nostra scuola sono stati coinvolti circa 100 alunni (quattro classi, due di primaria e due di secondaria di primo grado). Il TwinSpace è pubblico, aperto alla visione degli oltre 700.000 iscritti eTwinning e dell'intera rete. Sono stati linkati al progetto i vari blog di classe, con le riflessioni ed il feedback degli alunni. Tutti questi spazi, incluso il TwinSpace, sono di libera fruizione per le famiglie.
Di quali mezzi o canali si avvale il progetto?/Which media or channels does the project use?: 
Per garantire massima visibilità, il progetto si è svolto ed è stato documentato sul relativo sito https://twinspace.etwinning.net/77522 a cui sono stati collegati i blog di classe delle varie classi coinvolte (per esempio https://piccoliscrittoricampiglia.blogspot.com/search/label/eTwinning e http://siamodellab.blogspot.com/p/etwinning-i-nostri-partner.html). E' stato inserito nel PTOF, ed è quindi visibile alle famiglie anche non coinvolte nel progetto, ed è documentato sul sito della scuola. Per la comunicazione tra alunni, invece, sono stati utilizzati solo i canali del TwinSpace (anche per le videoconferenze si è preferito Adobe quando possibile) in quanto lo spazio è protetto, quindi sicuro per gli alunni.
Il progetto è già stato replicato? /Has the project already been replicated? : 
Il progetto è stato replicato da alcuni dei partner, ne sono nati diversi spin-off, e nel caso della nostra scuola, addirittura, ha avuto un seguito: quest'anno, infatti, lavoriamo con la stessa metodologia sulla creazione di una biblioteca ideale europea (il progetto si chiama EU READING: THE EUROPEAN COMMUNITY OF READERS). Possiamo infatti rivelare adesso l'identità di "The Inner World Sovereign", che è stato per tutti i partner una persona veramente esistente: la bibliotecaria (nel nostro caso una donna, per gli altri partner ci sono anche sovrani uomini!). L'idea di partneza, infatti, è che i libri siano un "mondo interiore" dove ognuno può sentirsi a casa: prima abbiamo creato una città ideale, un luogo di tutti, adesso cerchiamo il luogo interiore, il "di tutti" che è dentro di noi e che si può trovare tra le pagine di un libro. Il progetto THE INNER WORLD, nella sua struttura, è semplice, e basato sull'uso delle tecnologie per conoscersi, prima, e per fare insieme, poi: replicarlo è semplice, ampliarlo e proseguirlo è divertente e produttivo.
Quali sono le aspettative future?/What are future expectations?: 
Nel futuro speriamo di ottenere e consolidare i risultati ottenuti in questo progetto: l'impatto sugli alunni è stato infatti ottimo per motivazione, coinvolgimento e partecipazione. Dal punto di vista dello spostamento rispetto ai livelli di partenza, come conoscenza di contenuti e competenze disciplinari, i risultati sono brillanti e misurabili, specie ora che tutto è visibile dal registro online. Sono migliorate le competenze trasversali di lavoro in team e rispetto delle regole. Gli alunni apprezzano queste attività perché creative e pratiche, anche nell'ambito di problem-solving (reale: trovare soluzioni per far funzionare qualcosa, sia esso un tool, una conversazione in lingua o la collaborazione in un gruppo). La scuola ha tratto grande beneficio dal progetto: siamo un comprensivo di recente nascita, questo percorso ci ha permesso di confrontarci tra ordini diversi su argomenti reali e realizzare attività in comune. Il primo successo è stata la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: insegnanti di diverso grado e Paese, alunni, Dirigenti, famiglie. Il vero successo infine è aver raggiunto l'obiettivo del progetto: capire che siamo cittadini del mondo e che il nostro “mondo interiore” ideale è sostanzialmente lo stesso dei nostri coetanei, di qualsiasi Paese essi siano. Per il futuro, quindi, speriamo di poter continuare a collaborare e di poter coinvolgere sempre più alunni, nelle nostre classi, in Europa, nel mondo. Vogliamo diffondere l'idea del "fare insieme" e dell'imparare insieme. Insieme, è una bella parola: diamo il nostro contributo affinché diventi realtà. NOTA: non alleghiamo ulteriori materiali perché tutto ciò che abbiamo prodotto si trova nel Twinspace https://twinspace.etwinning.net/77522 inclusi i materiali di preparazione e documentazione.
Durata progetto/project duration: 
anno scolastico 2018-2019
Tipologia dell'ente/Kind of organization: 
ISTITUTO COMPRENSIVO