Finalità
Educare attraverso l’autoregolazione. L’autoregolazione non ha a che vedere soltanto con il controllo degli aspetti cognitivi, ma anche di quelli emotivi e comportamentali: essa migliora praticandola; se vogliamo aiutare a far crescere le capacità di autoregolazione dei nostri studenti dobbiamo offrir loro opportunità di praticarle.
In un’ottica di rafforzamento della cittadinanza digitale, se il fine è quello che gli studenti “utilizzino gli strumenti digitali in modo produttivo, responsabile e creativo”, è anche indispensabile educare ad un uso consapevole delle tecnologie, che deve passare attraverso un corretto uso dei device a scuola.
Obiettivi
• prevenire e mettere in campo azioni mirate a ridurre il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo;
• integrare le tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della rete, attraverso la costruzione di strategie finalizzate a rendere internet un luogo più sicuro;
• promuovere pratiche di mediazione dei conflitti sociali, di educazione alla convivenza e alla coesione sociale
• sviluppare politiche di prevenzione e di controllo sociale, di educazione e partecipazione giovanile, di informazione e comunicazione mediante la sperimentazione di interventi specifici, limitati, controllabili e trasferibili;
• promuovere e consolidare la sicurezza online;
• promuovere l’inclusione, la socializzazione e la coesione sociale, attraverso una corretta
formazione/informazione degli studenti, dei docenti, delle famiglie e della comunità.
Soluzione
Consolidare una consapevolezza digitale nei docenti e quindi negli alunni, attraverso una strutturata educazione alla cittadinanza digitale, dove l’uso delle tecnologie non deve costituire un fine, ma uno strumento per aumentare le potenzialità di istruzione e formazione
IC VIA CENEDA - ROMA
Destinatari del progetto
• Alunni di tutte le classi Tempi del progetto
• Intero anno scolastico. Il progetto sarà parte integrante del progetto d’istituto. Responsabili del progetto
• Tutti i docenti. Il progetto coinvolgerà tutte le discipline Figure istituzionali coinvolte nel progetto
• Polizia di Stato - Polizia postale
• Psicologia generale, Dipartimento DISCAB Università degli Studi dell’Aquila • Telefono Azzurro
• AGE - Associazione italiana Genitori
• Comunità Educante Diffusa - Municipio VII - Roma
Struttura del progetto
FASE1 - FORMAZIONE
• Incontro con la referente del bullismo e il team del bullismo.
• Incontro con la Polizia Postale per tutti gli alunni al fine di far conoscere gli strumenti di
comunicazione/interazione in Internet, i possibili rischi, l’esistenza e l’utilizzo di sistemi di
controllo per la configurazione personalizzata dei computer della scuola e di casa.
• Incontro con docenti universitari di psicologia cognitiva, incentrato sui punti di forza e
sulle criticità dell’uso degli strumenti digitali da parte degli adolescenti.
• Workshop con SOS Telefono Azzurro.
FASE 2 - SVILUPPO
• Formazione rivolta agli alunni. In questa fase si intendono affrontare i problemi di esposizione dei bambini e dei ragazzi al cyberbullismo. I docenti aiuteranno gli alunni a utilizzare gli strumenti di comunicazione/interazione Internet in modo corretto. Verranno individuati 2 o 3 alunni per plesso che saranno formati in maniera specifica per diventare ambasciatori contro il bullismo e cyberbullismo. Essi saranno un punto di riferimento per tutti i ragazzi dell’istituto.
FASE 3 - DISSEMINAZIONE
• Gli alunni, “ambasciatori contro il bullismo e cyberbullismo”, realizzeranno prodotti digitali per la diffusione/informazione rivolta ad alunni, famiglie e comunità sociale.
• “Cyber FACTOR”: gli alunni dell’Istituto valuteranno, attraverso l’uso di survey digitali, i prodotti realizzati dai loro compagni e verrà premiato il gruppo che avrà raggiunto il miglior risultato, dimostrando di aver conseguito il Cyber FACTOR!
• Evento finale in collaborazione con la Comunità Educante Diffusa del VII Municipio con la premiazione.
PRODOTTI FINALI
Per potenziare l’uso delle nuove tecnologie gli studenti realizzeranno vari prodotti:
• Un gioco interattivo digitale, utilizzando la metodologia del Game Based Learning, che
aiuti a riconoscere le vittime del bullismo o del cyberbullismo, a mettere in atto comportamenti adeguati, a fornire agli studenti gli strumenti necessari per combattere il fenomeno, rendendoli non più spettatori ma protagonisti attivi.
• Video (cose da fare e da non fare), da pubblicare e diffondere attraverso le piattaforme digitali.
• Una brochure riassuntiva con i suggerimenti per una corretta navigazione, da diffondere a tutta la comunità, anche attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell’Istituto.
Descrizione del progetto
Il progetto nasce dalla necessità di promuovere una riflessione sia sugli episodi di bullismo, troppo spesso scambiati come “uno scherzo di cattivo gusto”, sia sulle tematiche della sicurezza online. Questo progetto vuole favorire l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della rete attraverso la costruzione di strategie finalizzate a rendere internet un luogo più sicuro: le relazioni con i pari fra i pre- adolescenti sono centrali per la crescita e lo sviluppo dei singoli e sicuramente la scuola è l’agenzia educativa di riferimento per favorirle. A volte esse sono costruite su comportamenti non sani per la crescita di futuri cittadini: bullismo, illegalità, utilizzo scorretto delle nuove tecnologie. Azioni di bullismo sono ormai citate da molti in moltissime situazioni: scuola, compagnie di amici, tempo libero, vita associativa, ...e ultimamente si parla sempre più di cyberbullismo ovvero l’utilizzo delle tecnologie nelle azioni di prevaricazione offensiva (ad es. gli haters) e ripetuta nel tempo. Le ricerche indicano che oltre il 90% degli adolescenti in
Italia sono utenti di internet, e il 98% di questi dichiara di avere un profilo su uno dei social network più conosciuti e usati (Instagram, tik tok, ecc.); l’utilizzo dei nuovi cellulari o smartphone consente una connettività praticamente illimitata. Internet rappresenta per gli adolescenti un contesto di esperienze e “social networkizzazione” irrinunciabile: si usa per mantenersi in contatto con amici e conoscenti, cercare informazioni, studiare, etc.
Le nuove tecnologie, quindi, sono in grado di offrire a chi ne fa uso grandi opportunità, specialmente nel campo comunicativo-relazionale, ma nello stesso tempo espongono i giovani utenti a nuovi rischi, quale il loro uso distorto o improprio, per colpire intenzionalmente persone indifese e arrecare danno alla loro reputazione.
È importante parlare di consapevolezza e corretta informazione nella prevenzione di questi episodi, anche nel contesto scolastico. Il senso di inadeguatezza dei docenti, di fronte alla necessità di contrastare e gestire efficacemente atti di bullismo che possono sfociare anche in tragedia (anche in periodi differiti da quello in cui occorrono in genere vessazioni e provocazioni più o meno gravi), rende urgente la necessità di agire in modo efficace per scongiurare i pericoli di danni fisici e psichici irreparabili, risolvere in via definitiva piccole controversie tra i pari e rafforzare i soggetti più fragili, garantendo a tutti la possibilità di esprimersi al meglio, con un sostegno più competente e attivo e una didattica trasversale dell’inclusione, dei diritti di tutti, rinnovata e più efficace. La necessità di conoscere, controllare e quindi prevenire il fenomeno del bullismo e cyber-bullismo, in costante crescita, risulta in conclusione necessaria. La scuola, infatti, non è un ente e struttura educativa isolata, ma rappresenta la più moderna e contemporanea visione di ogni aspetto di crescita, educazione e cultura.
Agli insegnanti quindi spetta un duplice compito:
1. Aiutare i ragazzi che si trovano in difficoltà perché oggetto di prevaricazioni online, ma anche intervenire nei confronti di chi fa un uso inadeguato della rete e dei cellulari ascoltando eventuali problemi, fornendo consigli.
2. Sensibilizzare, dare informazioni ai ragazzi ed ai genitori, su quelli che sono i rischi della rete nel subire comportamenti o atteggiamenti che danno fastidio, che umiliano, che fanno del male e al contempo di sensibilizzare anche sul rischio che un ragazzo potrebbe correre nel fare delle cose che lui ritiene essere solo degli scherzi o un modo per mettersi in mostra e farsi vedere coraggiosi, ma che in realtà sono dei veri e propri reati. Queste sono le
motivazioni che stanno alla base del presente progetto: riuscire a far interagire insegnanti, studenti e genitori su questi temi con modalità a volte divertenti, ma comunque sempre in modo serio.
OBIETTIVI GENERALI PER CONTRASTARE IL FENOMENO DEL BULLISMO
1. Sensibilizzare e istruire i ragazzi sulle caratteristiche del fenomeno e dotarli degli strumenti per affrontarlo
2. Misurare il livello di presenza del fenomeno “bullismo” nella scuola
3. Identificare le vittime di bullismo e provvedere alla loro tutela mediante programmi di
intervento individuali
4. Identificare i “bulli” e limitare gli atti di bullismo mediante lo studio e la realizzazione di
programmi individuali per il recupero dei casi “a rischio”
5. Individuare e sperimentare strategie innovative per affrontare il fenomeno.
6. Creazione di uno sportello psicologico di Istituto dedicato per tutti gli alunni, i genitori e i
docenti, nel rispetto del possibile e garantito anonimato dell’interlocutore.
OBIETTIVI GENERALI PER CONTRASTARE I PERICOLI DI INTERNET E IL CYBER-BULLISMO
1. Far conoscere e riconoscere ai ragazzi i pericoli della Rete: pedofilia e cyberbullismo
2. Istruire i ragazzi in merito alle strategie comportamentali per ridurre i rischi di
esposizione ai pericoli della rete
3. Istruire i ragazzi ad un uso consapevole e corretto della rete, sfruttandone le potenziali
positive;
4. Promuovere interventi di collaborazione e tutoring di aiuto reciproco
5. Attuare percorsi di educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza
COMPETENZE ATTESE
Riconoscere casi di bullismo o cyberbullismo presso le strutture scolastiche coinvolte Saper supportare le vittime di bullismo e cyberbullismo
Implementare un programma di recupero per i “bulli”
Sviluppare capacità di collaborazione, autoaffermazione ed integrità
Lavorare in gruppo, creare confidenza e sviluppare empatia