Nome della scuola:
IC Santa Chiara Pascoli Altamura
Descrivere la propria storia di educatore, di impegno, innovazione e determinazione legata al proprio contesto scolastico: :
Il mio ingresso da educatore nel “mondo” della scuola è datato 2005, anno in cui sono stata immessa in ruolo nonché anno di lancio di eTwinning… destino? Direi di sì, posso dire di essere “nata sotto una buona stella”: da subito infatti ho iniziato a costruire la mia strategia didattica integrando i progetti europei e il digitale nel processo di insegnamento/apprendimento e avvalendomi della piattaforma eTwinning sia come strumento a supporto della didattica per attuare una metodologia innovativa sia come risorsa per un mio costante sviluppo professionale. Arrivando dal mondo accademico temevo, per un verso, che la scuola potesse sminuire le mie competenze, per un altro, di non essere pronta per gestire una classe con piccoli studenti. Per queste ragioni avevo bisogno sia di stimoli sia di risultati. Ho conosciuto eTwinning durante la formazione ai neoassunti e subito mi ha colpita al cuore e aperto la mente! Ho studiato con impegno, approfondito e scoperto tutto ciò che poi avrei potuto realizzare per me e per i miei studenti, per non annoiarli e per non annoiarmi, per coinvolgerli, aprire il loro cuore, la loro mente… cambiare la loro vita! Ho sempre lavorato su me stessa con la determinazione di ottenere risultati concreti nel mio contesto scolastico perché lo sentivo “stretto”, “chiuso”, “grigio”, “noioso” e volevo renderlo per i miei studenti colorato, divertente, accattivante, aperto, coinvolgente attraverso metodologie “seduttive”, alternative e innovative e allo stesso tempo offrire loro “carezze educative”. I risultati sono stati immediati e misurati sia dai risultati sugli apprendimenti degli studenti, sia sul grado di gradimento delle famiglie, sia sul clima di collaborazione tra i colleghi, sui consensi del dirigente scolastico; il tutto coronato da Premi, riconoscimenti e una grande risonanza mediatica sul territorio locale e nazionale. Gli stessi risultati sono stati replicati in tutte le scuole in cui ho prestato servizio, dove sono sempre riuscita a lasciare nei cuori traccia del mio passaggio e a piantare semi nelle menti che poi hanno fatto crescere piante ricche di fiori duraturi. Ancora oggi raccolgo fiori in quei giardini dove l’emozione è la fonte di ogni apprendimento.
Probabilmente per queste ragioni dal 2008 ho iniziato a svolgere la funzione di Ambasciatrice eTwinning, il mio motto era: eTwinning... il modo migliore per insegnare divertendo e coinvolgendo! e volevo renderlo virale tra i docenti affinché tutti gli studenti potessero beneficiare delle medesime opportunità. Ha così preso il via un’avventura che mi ha visto crescere sia sotto il profilo professionale di formatore sia sotto il profilo personale nelle competenze socio-emotive in ambito educativo e sociale.
Contemporaneamente ho ricevuto incarichi Miur di formazione di docenti neoimmessi, incarichi in Programmi Operativi Nazionali per corsi metodologico-didattici, incarico all’Università di Foggia per Corso di formazione "Progettazione didattica e valutazione degli apprendimenti" nell'ambito degli interventi formativi previsti dalla "Strategia per l'adozione della Carta Europea dei Ricercatori", incarichi nelle scuole del territorio nell’ambito dei progetti Diritti a scuola per la sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa ….. grazie ai quali ho avuto numerose opportunità di disseminazione.
Grazie ad un incarico presso l’USR Puglia, dal 2015, ho avuto l’opportunità di intensificare gli interventi formativi per i docenti nel campo della innovazione didattica, nuove metodologie e ricerca didattica per la realizzazione di Progetti Nazionali a Supporto alle istituzioni scolastiche ed alle loro reti per l’attuazione e l’implementazione della legge n. 107/2015.
Dall'anno 2016/2017 partecipo con l'Università di Foggia al “Teachers Training Project” in rete con altre Università Nazionali e internazionali per la promozione di metodologie didattiche innovative aperte al contesto europeo nella formazione dei futuri docenti. Sono anche formatore del PNSD, per le reti di Ambito ho formato gli Animatori Digitali e i membri del Team dell’innovazione in tutta la mia provincia, nonché membro dell’Equipe Territoriale per la promozione e l’attuazione delle azioni del PNSD nella Regione Puglia. All’Università di Foggia sono professore a contratto per la formazione dei futuri docenti nell’ambito dei TFA sostegno. Tutte opportunità che mi consento, per un verso, di crescere sia sotto il profilo professionale di formatore sia sotto il profilo personale nelle competenze socio-emotive in ambito educativo e sociale, per altro verso, di continuare a lasciare nei cuori traccia del mio passaggio e a piantare semi nelle menti con l’auspicio che facciano crescere piante ricche di fiori che gli studenti potranno raccogliere nel loro percorso educativo e formativo.
Descrizione di come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 con i propri studenti::
Nell’anno scolastico 2020-2021, per partecipare al Premio scuola digitale, i miei alunni hanno descritto come è stata affrontata l’emergenza da COVID-19 nella nostra scuola. Con questa narrazione siamo arrivati tra i finalisti:
Alunno secondaria 1°: "La fase di emergenza che stiamo vivendo e che costringe le persone a stare distanti, ci ha fatto comprendere il valore della tecnologia e abbiamo scoperto che gli ambienti digitali e le piattaforme sono una grande risorsa.
Proprio internet e il digitale infatti stanno tenendo in vita le relazioni e permettono a noi studenti e agli insegnanti di portare avanti con lo studio.
Nella nostra scuola avevamo già esperienze di digitale e forse per questo non abbiamo avuto particolari difficoltà a reagire all’emergenza. Penso per esempio alla piattaforma eTwinning dove continuiamo a svolgere le attività dei progetti Erasmus per comunicare, condividere e collaborare tra di noi e con i nostri compagni europei.
Non è stato semplice, ma siamo riusciti con i nuovi strumenti tecnologici e attraverso la App della scuola e la piattaforma Classroom, a mantenere le interazioni con i professori.
La didattica digitale sincrona e asincrona ha sconvolto i luoghi e le abitudini, le condizioni e i tempi del fare scuola, e consente a noi ragazzi di interagire, di fare attività interessanti, anche di tornare sui contenuti più complessi".
Alunna primaria: "Anche noi più piccoli della scuola primaria abbiamo scoperto nuovi modi per imparare e nuovi strumenti per comunicare che lasciano più spazio al gioco e alla riflessione. Penso alle attività di coding con Scratch che ci hanno permesso di sviluppare il pensiero logico computazionale utile a risolvere i problemi anche nella vita.
Questa sfida rappresenta la prova concreta che attraverso la ricerca e la curiosità si possono costruire materiali didattici in grado di aiutarci a “imparare ad imparare” insieme. Con le nostre maestre abbiamo infatti progettato e realizzato attività digitali utilizzando molti web tool come le learning apps, le Escape room, Crosswords, Word Wall, Kahoot, Quizziz
Seguendo le indicazioni e i suggerimenti dei nostri insegnanti ci stiamo impegnando per assicurarci il ritorno a una nuova “normalità”, che siamo certi ci vedrà tutti più forti, più responsabili e più competenti. Perchè sono sempre le situazioni di difficoltà ad attivare il pensiero e la creatività"
Descrivi la tua visione di educazione per il futuro:
Nella mia visione di educazione ripongo grande importanza al ruolo che le emozioni e l’affettività hanno in ambito educativo e scolastico. Oggi si riconosce che la scuola non si debba solo limitare all’insegnamento dei concetti e delle nozioni, ma deve anche promuovere il potenziamento delle competenze socio-emotive, in modo da favorire lo sviluppo complessivo e armonico dei bambini. Il costrutto di competenza socio-emotiva si riferisce all’insieme di abilità che consentono ad un individuo di riconoscere e avere consapevolezza delle proprie e altrui emozioni, di essere capace di regolarle in modo adeguato al sistema socio-culturale, di saperle comunicare e riconoscere negli altri, in modo da sviluppare e mantenere relazioni interpersonali positive.
In ambito educativo, nella consapevolezza che non sia possibile insegnare competenze di cui non si è in possesso, così come non è possibile proporre un insegnamento di qualità in assenza di uno stato di benessere e di efficacia personale e lavorativa da parte della figura docente, credo sia prioritaria la promozione di percorsi formativi che abbiano in primis lo scopo di potenziare le competenze socio-emotive.
Ho sperimentato sul mio percorso formativo come i docenti non influenzino i propri alunni solamente grazie alle conoscenze e ai metodi tramite cui insegnano, ma anche attraverso la propria intelligenza emotiva e le sue ricadute sui rapporti che stabiliscono con essi, il sostegno e il modellamento indiretto e talvolta inconsapevole delle loro competenze socio-emotive e dei loro apprendimenti, il clima emotivo che costruiscono all’interno della classe, nonché sulla propria persona e la propria vita privata.
Perciò, tenendo ben presenti gli effetti dell’intelligenza emotiva degli studenti stessi sul proprio percorso scolastico, è fondamentale che vi sia una mission dell’educazione focalizzata sulle relazioni tra l’intelligenza emotiva degli insegnanti e la loro efficacia professionale, le competenze intrapersonali ed interpersonali (tra cui l’empatia), il benessere e la gestione dello stress, alcuni tratti comportamentali (quali la resilienza, la positività, la capacità di problem-solving, la flessibilità, l’abilità di leadership e la motivazione) e il clima scolastico.