Il docente innovatore

Impreparato a insegnare e a gestire le classi in pandemia, così si è sentito Luca Scalzullo, docente di tecnologia all'IC Rita Levi Montalcini di Salerno, scuola guidata dalla dirigente Ida Lenza. Ma alla sfida, lanciata da una alunna il primo giorno di scuola, non hai mai rinunciato: "prof. ci fa innamorare tutti della sua materia?" Per aiutare i suoi alunni in lockdown ha realizzato un canale youtube con tutorial, un sito web con appunti e lezioni, un canale telegram su scienza e storie di scienziati, tanti incontri online pomeridiani e serali per vedere insieme documentari, film e discutere con i suoi alunni e le loro famiglie. A distanza, ma da vicino, magari anche sul divano, ma sempre con il naso all'insù, per scoprire cose nuove. “Io non so se sono un innovatore, non so se sia giusto premiarmi, so solo che quando penso all'innovazione penso ad un'unica grande parola, empatia, e so che adesso non farei nessun altro lavoro”.

 

Luca Scalzullo ha vinto il premio Tullio De Mauro per la categoria "docente innovatore" alla decima edizione del Global Junior Challenge, il concorso internazionale ideato e promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, che premia l’uso creativo e innovativo delle tecnologie per l’istruzione e il futuro dei giovani. La decima edizione, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Erickson e il patrocinio di Roma Capitale, è dedicata ai progetti che in emergenza sanitaria sono riusciti a coniugare innovazione e qualità della formazione con l'inclusione, coinvolgendo attivamente anche le famiglie e l’intera comunità educante.

 

"L'innovazione è uno stato mentale, uno stato dell'anima. Accompagniamo gli studenti in un futuro che di fatto è già qua. Bisogna sapersi sporcare le mani. Essere capaci di "scendere" in mezzo ai propri alunni e di spingerli verso il futuro. Più del risultato, conta il cammino percorso insieme". Così Luca Scalzullo ha commentato la vittoria, dopo la premiazione in Campidoglio.

 

 

La motivazione del premio
Creatività, spirito critico, socialità, empatia: lo studente è al centro di un processo olistico di apprendimento in cui conoscenza e consapevolezza, di sé e degli altri, concorrono in eguale misura alla crescita personale, collettiva e di comunità. Attraverso tutorial fruibili da smartphone, un sito web con appunti e lezioni, un canale telegram con racconti di scienza e riunioni Meet per studiare o assistere insieme all’atterraggio del rover Perseverance su Marte, il docente ha saputo rispondere con resilienza, prontezza e creatività a una delle sfide più importanti della scuola in emergenza: garantire, seppur a distanza, una continuità didattica e relazionale con alunni e genitori, senza lasciare nessuno indietro.