Do Ut Des: Scuola->territorio->scuola.

Nome della scuola: 
IISTG "Don G. Pes"
Paese: 
Italia
Regione: 
Sardegna
Città: 
Tempio Pausania
Link al Video di presentazione: 
https://youtu.be/A0Mo7s8nJPU
Descrizione del lavoro educativo innovativo e inclusivo: 
Sono passati più o meno sei anni, ma, mi ricordo con piacere cosa è successo quel giorno nella mia classe terza C.A.T. (ex corso geometri) del IISTG Don Gavino Pes di Tempio Pausania: entro in classe, distribuisco ai miei studenti un foglio con la pianta di una villetta che dovranno riprodurre non più con matite e squadrette, ma con un programma che ho fatto installare nei PC dell’aula CAD…..da oggi si disegna con il B.I.M. ,….si guardano, nessuno sa cosa sia …” è un software di modellazione, un sistema di gestione dell’informazione nella fase progettuale di un edificio”. Altra novità dovremo imparare ad utilizzarlo insieme perché io, non provo vergogna a dirlo, ne ho una conoscenza molto superficiale. Nessuno ci crede, “al prof. piace scherzare…” Il modo di imparare è semplice: quando uno di noi ha un problema, sull'utilizzo di un comando chiede aiuto e, interviene chi è in grado di risolverlo e così, senza accorgercene, diventiamo finalmente un gruppo. L’anno scolastico successivo propongo agli studenti una nuova avventura, quella di estendere la nostra esperienza ai professionisti che operano nel territorio: nasce così il progetto “do ut des”. La chiave del progetto è che i professionisti che parteciperanno al corso in cambio forniranno agli studenti un servizio così che l’impegno concreto venga incentivato e ricompensato. L’idea è quella del circolo virtuoso, un do ut des: io aiuto un professionista ad usare il B.I.M. ed in cambio ricevo ospitalità, nel suo studio. Il desiderio e l’ambizione del progetto è che l’Istituto diventi veicolo di motivazioni, riacquisendo anche la fiducia dei propri studenti, tramite un’attività di apertura effettiva al territorio. In altre parole il sogno è quello di far sentire gli Studenti parte importante all'interno della Scuola e quindi creare un senso di appartenenza. Questo può anche essere utile per far ampliare agli studenti le proprie conoscenze e i propri interessi, vivendo in maniera più consapevole la propria attività di studente. Regalare ore del loro tempo vuol dire riceverne altre, a testimonianza del fatto che il volontariato non è solamente oro per chi lo riceve, ma diventa platino per chi lo opera. I tecnici che aderiscono all'iniziativa sono una dozzina e ogni mio studente ne affianca uno e gli fa da tutor, insegna ad utilizzare il programma, in cambio riceve consigli sui materiali da utilizzare, sul come progettare. C’è da aggiungere che di questa classe, diventata quinta CAT fa parte Elisa, diversamente abile, iper coccolata dai compagni, che, grazie al loro aiuto ha imparato a disegnare con il BIM e, al termine delle lezioni, porta a casa orgogliosa copia dei suoi disegni. Fine dell’anno scolastico: i miei studenti, ormai diventati una piccola tribù, in cui chi sa aiuta, si diplomano. Elisa fa un esame da sogno, non ha bisogno di regali da nessuno… è cresciuta anche lei. La Comunità Europea ha stabilito che, dal 2020 il B.I.M. dovrà essere utilizzato per ogni progetto da finanziare con fondi comunitari………ho l’impressione che noi piccola Scuola siamo stati avanguardia. Piero Francesco Romano
Allegati: 
Disciplina/e Insegnata: 
Progettazione, Costruzioni ed Impianti